Asti. A Passepartout en Hiver “arrivano” i Saraceni: storia del loro insediamento in Piemonte.
Domenica 12 marzo alle 17 alla Casa del Teatro Maria Grazia Cavallino e Luigina Trecarichi saranno protagoniste dell’incontro “Il ‘caso’ dei Saraceni: tracce e indizi in Piemonte” per il nuovo appuntamento della rassegna Passepartout en Hiver.
Si affronterà un tema piuttosto sentito dalla storiografia medievale, quello che vede protagonisti i Saraceni e i loro rapporti con il mondo medievale cristiano, testimoniati da tracce di presenza culturale islamica che si ritrovano nell’Astigiano dal 900 al 1200.
Lo stanziamento dei Saraceni nelle nostre campagne portò nuovi prodotti agricoli come il grano saraceno, nuove tecniche di lavoro e ingegnosi sistemi di approvvigionamento idrico. Un’opportunità per riflettere anche sui flussi migratori e sui loro effetti storici, fenomeno di stringente attualità. Le fonti tradiscono spesso strumentalizzazioni e visioni parziali del fenomeno relativo alle vicende saracene, e al loro ruolo nella vita delle comunità che ne vennero a contatto. Questo incontro vuole essere di stimolo per ulteriori ricerche e approfondimenti, che chiariscano vicende di casa nostra ancora avvolte nel mistero. Dai rapporti tra califfi e imperatori ai toponimi e alle tracce che suggeriscono che non si tratta solo di leggende tra le nostre colline.
Maria Grazia Cavallino ha studiato Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Torino. È insegnante appassionata di storia e cultura astigiana. Ha pubblicato vari articoli e studi su argomenti di interesse locale. Tra i suoi contributi più significativi la pubblicazione della biografia e delle opere del pittore Giovanni Lamberti, del letterato Giacinto Grassi, lo studio sulle Madonne del Latte nell’Astigiano e la pubblicazione della biografia e degli scritti dello scultore Luigi Borsarelli di Rifreddo.
Luigina Trecarichi ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica di Torino e ha sostenuto gli esami del percorso di studio per il conseguimento del grado accademico di Baccalaureato in Teologia presso la stessa facoltà. Insegnante presso la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di San Damiano d’Asti e istruttrice C.A.I., da alcuni anni si interessa di ricerca soprattutto nell’ambito della storia e della cultura delle Alpi e dell’alpinismo.
Come sempre, a ogni autore vengono affiancati dei pittori della CNA Artisti. Domenica sarà il turno di Elisabetta Moretti e Matteo Bisaccia.
Elisabetta Moretti, originaria di Grosseto ma astigiana di adozione, ha partecipato a diverse mostre collettive nazionali e internazionali. Oltre a rassegne locali realizzate in collaborazione della CNA Artisti di Asti, ha preso parte ad appuntamenti di rilievo come la mostra “Internazionale Arte 2015 – World Chamber Congress”, presso il Museo MIIT di Torino e il Celeste Prize 2015.
Matteo Bisaccia è pittore e incisore originario di Vinchio. Tra le sue opere si contano dipinti a olio, a tempera, ad acquerello, pastelli, xilografie e sculture polimateriche. La pittura naif, l’arte antica e l’archeologia industriale ispirano lavori che hanno una vocazione narrativa “dolcemente fuori moda”, come li definisce l’autore.