Asti. M5S: il rapporto incestuoso tra Banca e Politica blocca lo sviluppo del territorio.

Davide Giargia, Alberto Pasta, Massimo Cerruti

“Banca e Politica!” E’ questa la mappa del potere di Asti descritta lo scorso 9 marzo dall’avvocato Alberto Pasta in una conferenza molto partecipata tenutasi nella sala Platone del municipio. Organizzato dal Movimento 5 Stelle e dal candidato sindaco Massimo Cerruti, l’incontro ha voluto fornire alla cittadinanza, con tanto di slides esplicative, l’organigramma dei centri di potere che governano la città:

Non è il Comune – ha detto Alberto Pasta – il massimo centro di potere di Asti, soprattutto dopo i continui tagli di bilancio e dei trasferimenti da Roma. Esiste una concentrazione di poteri ed un rapporto quasi incestuoso tra la politica e il mondo bancario fatto di collegamenti con società immobiliari e del credito.”

Mappa dei consiglieri fondazione CRAsti

A questo banchetto siedono, secondo quanto ricostruito dall’avvocato Pasta, sia le forze di destra sia quelle di sinistra, equamente distribuite.

Non è un caso che Fabrizio Brignolo sia stato il primo, e finora unico, presidente di Provincia dichiarato decaduto a seguito di un nostro ricorso in tribunale che ravvisava l’incompatibilità tra la carica politica e quella di consigliere nella Fondazione bancaria della CRAsti. Se guardiamo l’organigramma della Fondazione vediamo che attualmente ne fanno parte un membro del PD (Sergio Tirone), uno della Lega Nord (Giuseppe Cardona) ed uno della lista Berlusconi (Domenica Cardona). Nel Consiglio di indirizzo della Fondazione sono inoltre rappresentati Forza Italia e Alleanza Nazionale, oltre ad una schiera di parenti di ex sindaci ed ex presidenti della provincia.”

Le nomine nei consigli di amministrazione delle banche astigiane e delle società che fanno parte delle sfera di influenza di queste ultime (Pitagora, che si occupa di cessione del quinto, Immobiliare Maristella, Revaluta, che opera nella stima di immobili etc.) non sono gratuite. Tra gettoni di presenza e indennità varie, l’avvocato Pasta ha calcolato il movimento di circa 3-4 milioni di euro all’anno.

E non si può non vedere – continua Pasta – il conflitto di interessi che emerge dagli intrecci delle varie attività gestite da questo sistema. Un esempio per tutti: Revaluta è presieduta da Aldo Pia, che è presidente anche della Banca di Asti. Dunque chi stima un immobile è lo stesso che concede i mutui di cui quell’immobile è garanzia.”

Questo circolo chiuso, secondo il M5S, è un freno allo sviluppo della città e del territorio e l’assoluta solidarietà tra destra e sinistra ne ha garantito finora il perpetrarsi uguale a se stesso.

Basta guardare la storia delle amministrazioni degli ultimi trent’anni ad Asti – chiosa il candidato Massimo Cerruti – Non ce n’è una che sia stata confermata nella tornata elettorale successiva. Segno che i cittadini non hanno mai visto rispettate aspettative e promesse.”

Cerruti sottolinea il declino della città e di voler essere l’elemento della discontinuità  che spezzi questo sistema: 

Chi vince deve governare e chi perde controllare. Destra e sinistra finora hanno vinto sempre, perché pur perdendo, hanno partecipato alla spartizione delle poltrone. Io non intendo, se dovessi diventare Sindaco, sedere in consigli di amministrazione di nessuna banca. Di lavoro il sindaco ne ha già abbastanza: risanare i bilanci, rilanciare le opere utili, eliminare gli sprechi, cose che abbiamo visto in questi anni come il Teleriscaldamento, a cui dico il mio definitivo no, o la gestione dell’illuminazione a led che rappresenterà un costo per Asti per i prossimi 25 anni, invece di diventare un guadagno, come è stato nei comuni virtuosi.”

Carmela Pagnotta