Cambiano – Slot sì, slot no. Saggese propone la cancellazione delle limitazioni di orario, contrario il Movimento 5 Stelle. Il Centro per Cambiano tendenzialmente a favore «ma vogliamo leggere la mozione».

A Cambiano, così come in molte altre cittadine nelle quali è stato introdotto per regolamento comunale una restrizione all’orario di apertura degli esercizi nei quali sono presenti slot machine o similari, impazza la polemica. Contrari gli esercenti interessati, che lamentano un calo pesante degli introiti, sia diretti che indiretti (es. consumazioni al banco bar). Contrarie anche molte forze politiche, che puntano l’attenzione sul fatto che basta spostarsi di qualche chilometro per aggirare il problema, oppure giocare on line.

Ernesto Saggese

Se ne parlerà nel prossimo consiglio comunale di Cambiano, data ancora da fissarsi, in quanto Vento di Cambiamento, capitanato da Ernesto Saggese, ha presentato una mozione sul punto: «Non serve ridurre gli orari per combattere la ludopatia – argomenta il consigliere – La riduzione non inibisce gli accaniti del gioco, ma crea solo un danno agli esercenti. Oltre tutto, penalizzando il gioco legale si rischia di favorire quello illegale. Le patologie legate al gioco compulsivo non sono necessariamente legate alle slot machine: chi gioca ha altre opportunità per farlo. Si faccia piuttosto formazione e prevenzione».

Gianluca Gentile

Di diverso avviso il Movimento Cinque Stelle tramite il portavoce Gianluca Gentile: «La modifica al regolamento comunale di Cambiano è stata introdotta in seguito ad una richiesta da noi avanzata e deve essere preservata. La riduzione degli orari di utilizzo degli apparecchi automatici è finalizzata ad impedire che si possano sviluppare sessioni di gioco troppo lunghe, tali da far perdere la cognizione del tempo e da aumentare la dipendenza dalle macchinette. Non dimentichiamo che il disturbo da gioco d’azzardo patologico porta all’annullamento della personalità. E’ inoltre importante che si realizzi una rete sul territorio, a partire dall’ambiente scolastico, che possa diffondere la conoscenza del problema e nello stesso tempo avviare azioni di prevenzione a tutti i livelli».

Alberto Benna

Affatto convinti dell’utilità della riduzione degli orari sono anche i consiglieri de Il Centro per Cambiano: «Comprendiamo il problema della ludopatia, ma condividiamo la posizione di Saggese quanto asserisce che alcune interruzioni orarie nell’uso delle slot non serve a contenere il fenomeno, bensì incentivi la vendita di gratta e vinci, il gioco on line e addirittura causi lo spostamento di clienti abituali in comuni limitrofi che non applicano queste riduzioni, ad esempio Trofarello, causando perdite molto ingenti ai nostri commercianti  – così Alberto Benna – Il proibizionismo medievale non serve, e non è creando nuovi problemi (le gravi perdite per i commercianti) che si risolve quello originario. Sono da perseguire, invece, la cultura e l’educazione, soprattutto nelle scuole e nella famiglia. In consiglio comunale abbiamo già proposto di impiegare i soldi ricavati dalle multe di chi non rispetta le ordinanze per creare centri d’ascolto contro la ludopatia ed eventualmente promuovere iniziative che incentivino la dismissione delle slot, per esempio sconti sulla tariffa rifiuti» Un voto quindi a favore della mozione Saggese? «Vedremo, quando avremo modo di leggerla nella sua interezza. Ci stiamo battendo affinché i consiglieri possano avere accesso alle mozioni da chiunque presentate in tempo utile, e non all’ultimo minuto così come accade ora, per avere il tempo di studiarle ed approfondirle com’è doveroso che sia. Ora siamo all’assurdo che i giornali conoscono le mozioni prima di noi. Per questo abbiamo presentato una mozione su questo dolente punto, che deve trovare soluzione al più presto».