Chieri, domenica 2 aprile ritorna il “Cous Cous Fest” per sostenere progetti solidali in Mozambico
Domenica 2 aprile 2017 – Ore 12.30
International School of Turin Strada Pecetto, 34 – Chieri (complesso Bonafous)
Da San Vito Lo Capo il Cous Cous Fest approda per la quinta volta a Torino e Chieri dal 30 marzo al 2 aprile con una GRANDE FESTA per sostenere i progetti di OAF-I
Quinta edizione per il “COUS COUS FEST in Tour”: il prestigioso evento gastronomico internazionale approda anche quest’anno a Torino direttamente dalla località siciliana di San Vito Lo Capo per sostenere i progetti solidali di OAF-I (Organizzazione di Aiuto Fraterno Italia) in Mozambico. Le chef siciliane Maria Piera Spagnolo (del Ristorante Thaam) e Caterina Abrignani (della Trattoria Gnà Sara) saranno protagoniste, tra Torino e Chieri, della Grande Festa del Cous Cous (domenica 2 aprile, a Chieri), di due Laboratori (29 e 31 marzo, a Torino presso la Cookin’ Factory) e di una Cena di Gala (30 marzo, a Torino presso il Sermig). DOMENICA 2 APRILE 2017 “GRANDE FESTA” DEL COUS COUS E DELLA TRADIZIONE SICILIANA L’APPUNTAMENTO È ALLE 12.30 PRESSO L’INTERNATIONAL SCHOOL OF TURIN, IN STRADA PECETTO 34, A CHIERI
Ingresso: 27.00 euro – Bambini: 3-10 anni: 16.00 euro – Bambini 0-2 anni : gratis
E’ previsto anche Cous Cous per celiaci solo su prenotazione
Menù: cous cous di pesce, pasta con broccolo alla palermitana, trancio di tonno in agrodolce, cannoli con ricotta, vini siciliani MERCOLEDÌ 29 MARZO E VENERDÌ 31 MARZO #CousFISH & #CousVEG LABORATORI CON DEGUSTAZIONE (dalle 19.00 alle 22.00) Costo: 70.00 euro. Max 20 persone. Prenotazione obbligatoria
I Laboratori si svolgeranno presso la COOKIN’ FACTORY, Via Savonarola 2M, Torino Il laboratorio di mercoledì 29 marzo prevede caponata di melanzane, cous cous di pesce, tonno in agrodolce con cipolla, crostata di ricotta Il laboratorio di venerdì 31 marzo prevede sformato di ricotta e mentuccia, cous cous vegetariano, zucca in agrodolce, cascatelle alla sanvitese con ricotta
GIOVEDÌ 30 MARZO 2017 CENA DI GALA – ore 20.30 SERMIG – Arsenale della Pace, Piazza Borgo Dora 61 – TORINO euro 50
Menù completo anche per celiaci
Prenotazione obbligatoria Menù: Frittelle di Neonata, Caponata di Melanzane, Panelle, Bruschette con Primo Sale e Uovo di Tonno, Cous Cous pantesco, Bucatini con Sarde alla trapanese, Involtino di Pesce Spada con Purea di Ortaggi, Insalata pantesca, Crostatina di ricotta, vini siciliani INFORMAZIONI E PREVENDITE: OAF-I Organizzazione di Aiuto Fraterno – Italia Corso Marconi, 7 – Torino tel. 366-5848457 www.oafi.org e-mail: info@oafi.org
IL COUS COUS FEST: la località siciliana di San Vito Lo Capo da 19 anni ospita la kermesse dedicata all’integrazione culturale che ha come protagonista indiscusso il cous cous, il famoso piatto tipico del Nordafrica e della Sicilia occidentale (dove venne portato nella seconda metà dell’800 dai lavoratori di San Vito lo Capo che si recavano nella costa tunisina), simbolo di meticciato gastronomico e contaminazione culturale. Il cous cous rappresenta una vera cultura gastronomica a sé, un ‘piatto di principi e di popolo’ come ricordava Edmondo De Amicis. OAF-I PER IL MOZAMBICO: tutto il ricavato della GRANDE FESTA DEL COUS COUS, dei Laboratori e della Cena di Gala sarà destinato al sostegno delle attività della Scuola Secondaria Sant’Ignazio di Loyola di Msaladzi, nell’Altopiano di Angonia, zona un tempo considerata il granaio del Mozambico e i cui abitanti ora sono invece costretti a convivere con lunghi periodi di carestie e frequenti inondazioni. Queste, insieme a cattivi investimenti infrastrutturali, hanno fatto sì che non si sia riuscito fino ad oggi a trarre frutto dal pur elevato potenziale di questa terra. I lavori per la sua costruzione che sono stati in gran parte realizzati verranno completati nel 2017. Per questo OAF-I vuole dare il suo contributo alla promozione e al sostegno di uno sviluppo rurale delle comunità che abitano i villaggi sparsi nella zona della provincia di Tete, coinvolta dal progetto (distretti di Angonia e Tsangano). Il sostegno alla scuola, vuole infatti dare l’opportunità a 300 giovani di frequentare i corsi di agropecuaria (basi di agricoltura e zootecnia), sperimentare attivamente quanto appreso e di trasmetterlo poi nei loro villaggi; essi diventeranno così i protagonisti di tale sviluppo del Mozambico.