CRONACA – Torino, gadget contraffatti e bagarinaggio al concerto di Ed Sheeran

In occasione delle uniche date italiane del cantante britannico Ed Sheeran, che ha radunato al Pala Alpitur di Torino migliaia di giovani provenienti da ogni parte d’Italia ma anche da paesi esteri, la Guardia di Finanza di Torino ha condotto un’operazione a tutto campo a contrasto della contraffazione e sicurezza prodotti e del bagarinaggio. Numerosi gli abusivi, di certo non interessati all’evento musicale, che tentavano di cedere biglietti di ingresso a prezzi maggiorati ad “acquirenti dell’ultimo minuto” e i venditori di gadget contraffatti intenti, in questo caso, a “svenderli” a poco prezzo. Nel corso delle due serate del concerto, che da tempo avevano registrato il “sold out”, i Finanzieri hanno identificato un centinaio di persone che avevano effettuato l’acquisto dei tagliandi di ingresso a prezzi maggiorati anche del 400% su siti on line non autorizzati alla vendita indiretta, c.d. “secondary ticketing”, ed hanno anche sequestrato numerosi biglietti contraffatti. Grazie agli interventi della scorsa serata, è stato possibile individuare un punto vendita del nord Italia che acquistava on line i biglietti e li rivendeva con una maggiorazione di sei volte il prezzo d’acquisto. Sono tuttora in corso le indagini dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria finalizzate ad individuare i siti di smercio dei biglietti Nutrito anche il numero dei soggetti che vendeva a prezzi irrisori gadget contraffatti dell’artista, “fascette”, cappellini bracciali… I Finanzieri del Gruppo Torino hanno sequestrato centinaia di prodotti falsi e denunciato all’Autorità Giudiziaria una quindicina di persone per i reati di ricettazione ed introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti. Guardia di Finanza COMANDO PROVINCIALE TORINO L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea, anche perché il consumatore ha sempre il diritto di sapere come sta spendendo i suoi soldi. I fenomeni illegali di abusivismo commerciale cagionano, in questo caso, un danno all’artista pari al mancato incasso dei diritti connessi allo sfruttamento della sua immagine nonché alla società di merchandising autorizzata alla vendita in “esclusiva” dei prodotti originali, oltre a trarre in inganno i fan del cantante circa la genuinità dei prodotti. La vendita dei tagliandi fuori dal circuito ufficiale, invece, oltre a richiedere agli acquirenti un maggior esborso di denaro non dovuto cela, sempre più spesso per questi ultimi, vere e proprie truffe.