Chieri, al “Monti” una ‘lezione di vita’ di Marco Dolfin

Sabato 18,presso l’Auditorium R.Livatino, il Liceo Monti ha ospitato l’atleta paralimpico Marco Dolfin e sua moglie Samanta Ronco. L’incontro, dal titolo “Una lezione di vita”, si è concentrato sull’esperienza di vita del chierese Marco, chirurgo ortopedico all’Ospedale Giovanni Bosco di Torino, che nel 2011 subì un grave incidente in moto, divenendo paraplegico. La conferenza, organizzata dalla commissione Educazione alla Salute e Benessere a Scuola, ha visto la partecipazione della dirigente scolastica reggente Marinella Principiano, degli studenti, dei docenti, e di tutta la popolazione interessata.

Marco e Samanta hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso per circa due ore, raccontando la loro storia. Tutto accadde nel 2011: a luglio Marco consegue la specializzazione in ortopedia e traumatologia, segue ad agosto il matrimonio con Samanta e, quindici giorni dopo il rientro dal viaggio di nozze, il grave incidente motociclistico. Marco ne esce con una frattura mielica della vertebra T12,che gli causa una paraplegia incompleta. Nonostante ciò non si scoraggia e decide di riprendersi la propria vita. In questo momento delicato gioca una grande ruolo di sostegno la moglie, che pur dando al marito quell’autonomia di cui necessita, gli resta accanto. Sarà proprio durante la lunga riabilitazione che Marco, appoggiato da Samanta, si avvicinerà dapprima al tennistavolo e poi al nuoto. L’atleta riscoprirà quindi la sua passione per questo sport e inizierà degli allenamenti che lo porteranno nel 2016 a partecipare alla Paralimpiadi di Rio, gareggiando nei 100 metri “rana” e classificandosi al quarto posto.

Nell’ambito lavorativo,nonostante il consiglio di molti di rinunciare e cambiare specialità, Marco persevera e trova una soluzione per poter continuare ad operare. Grazie all’incontro con un chirurgo di Rieti,che aveva subito un simile incidente, Marco scopre una speciale carrozzina che quest’uomo utilizza per poter operare in piedi. Dolfin compra quindi questa macchina e,grazie ad alcune modifiche, ritorna a lavorare autonomamente.

 

La coppia ha inoltre dedicato un tempo per le domande, che hanno riguardato il cambiamento nell’approccio con il dolore dei pazienti, le difficoltà e le scelte prese nel campo sportivo, la cerimonia d’apertura di Rio. Marco ha risposto senza problemi ad ogni domanda, ironizzando anche su se stesso e mostrando un rapporto di fiducia e complicità con la moglie. L’unione dei due ha creato la forza per sostenere ed allargare la famiglia, con l’arrivo, due anni e mezzo fa, di due gemelli. È proprio il caso di citare la celebre frase di Virginia Woolf :“Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna“.

Federica Marocco