Referendum lavoro. Giovanni Prezioso della Cgil Asti: Non smobilitiamo. Non abbiamo ancora vinto!
Il decreto del governo Gentiloni che ha abrogato l’attuale istituto dei voucher e ha ripristinato la responsabilità solidale negli appalti, se venisse convertito in legge, rappresenterebbe una vittoria per la Cgil, promotrice dei referendum sul lavoro, prima ancora di giungere al voto. Il condizionale è d’obbligo perché quel “se” pende sulla conversione in legge, tutt’altro che scontata.
Per questo, in attesa di sapere se il Parlamento darà seguito alle mosse del governo, la Cgil non smobilita la campagna referendaria in vista del possibile e probabile voto.
A questo proposito il segretario generale della Cgil Asti, Giovanni Prezioso, scrive ai militanti:
Voglio ringraziare le compagne ed i compagni che specialmente nell’ultima settimana hanno dato un contributo straordinario alla campagna referendaria, che ha visto ad Asti anche la presenza del compagno Nino Baseotto. Da più parti ho ricevuto segnali di apprezzamento per il susseguirsi delle numerose iniziative messe in campo in modo particolare i giorni 17/18 che hanno tentato di coinvolgere i cittadini astigiani. Persone note ad Asti mi hanno comunicato di essere volentieri a disposizione e a sostegno delle nostre iniziative a fianco alla nostra causa. Aldo Mirate, arch. Augusta Mazzarolli, dir. scolastico Ugo Rapetti, Massimo Padovani, Maurizio La Matina; solo per citarne alcuni, oltre ad esponenti di forze politiche locali. Il decreto del Governo che elimina i voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti segna un punto a nostro favore. Ma sbaglieremmo a pensare che abbiamo già vinto. Occorre attendere che il decreto il Parlamento lo trasformi in legge e che questo sia ritenuto sufficiente a superare i referendum dalla Corte di Cassazione. Per questo la campagna referendaria non è finita! Occorrerà, magari riprendendo un po’ di fiato, continuare nelle iniziative finchè non saremo certi del risultato. Intanto possiamo essere orgogliosi di un fatto certo: la Cgil è riuscita a mettere al centro della discussione del Paese i temi del lavoro e ad interrompere la spirale negativa in fatto di diritti dei lavoratori. Per questi motivi occorre continuare! Anche perché il nostro obiettivo è “la carta dei diritti universali del lavoro”. Di nuovo grazie e forza! Ce la faremo!“.