PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: da Cartoomics il futuro di Zagor & Cico
A Cartoomics Moreno Burattini – sceneggiatore e curatore di Zagor – ha presentato una lunga lista di succulente anticipazioni sul futuro di Zagor, accompagnato dall’eclettico sceneggiatore Tito Faraci e dal disegnatore Roberto Piere, di cui è stato celebrato l’esordio sulla serie lo scorso febbraio. Roberto Piere, che negli anni ’90 disegnò due storie per Zona X (“L’ultima spiaggia” e “I predatori delle nebbie”), lavora in realtà alla Sergio Bonelli Editore dal 1993. La sua attività principale è infatti quella di grafico (come un altro grande disegnatore zagoriano, Michele Pepe), attività poco appariscente ma fondamentale per garantire l’uscita in edicola degli albi. Il grafico è infatti quello che corregge le tavole, se occorre le ritocca, imitando lo stile del disegnatore di turno.
Per questo motivo Piere ha impiegato ben 10 anni per realizzare le 250 pagine della storia in pubblicazione sugli albi “Terranova”, “Tra i ghiacci del grande Nord” e nella prima parte de “Il grido della Banshee”. Un lavoro maniacale fatto di ricerca e ricostruzione minuziosa (ad esempio nella realizzazione delle navi) su una storia scritta su misura per lui da Burattini. Il bravissimo disegnatore tornerà però presto su Zagor, si spera senza dover attendere altri 10 anni (“2, massimo 3” ha dichiarato). Sta infatti lavorando su una storia per un futuro Color Zagor il cui protagonista sarà Tonka.
Il prossimo annuale a colori, previsto in uscita ad inizio agosto, si intitolerà “L’antica maledizione” e sarà dedicato al Dottor Metrevelic – da poco rivisto nell’avventura sul ritorno di Ylenia – per i disegni del grande Gallieno Ferri, nell’ultima sua opera rimasta parzialmente incompiuta – ne aveva realizzato 73 pagine su 126 previste – e per questo terminata dal Gianni Sedioli (matite) e Marco Verni (chine). Gallieno Ferri, di cui ricorre in questi giorni l’anniversario della scomparsa (2/4/2016), ha disegnato fino all’ultimo con una qualità e una passione incredibili, a dispetto dei suoi 87 anni compiuti. A maggio verrà ricordato dalla Sergio Bonelli Editore anche nell’Avventura Magazine, che oltre a celebrarlo in diversi articoli, riproporrà due storie da lui disegnate, la prima avventura di Zagor e la prima di Mister No, altro personaggio da lui realizzato graficamente e di cui ne ha disegnato le copertine fino al nr. 115.
Giuliano Piccininno – autore già apparso su numerosi albi di Dampyr e su uno de Le Storie, “Atto d’accusa” – esordirà su Zagor nell’avventura che inizia su “Il grido della Banshee” e proseguirà su “L’araldo di Cromm”. A seguire vedremo i disegni di Massimo Pesce, su sceneggiatura di Jacopo Rauch, per il ritorno del ronin Takeda, già protagonista degli albi “L’uomo venuto dall’oriente” (485), “Il cuore e la spada” e “Il tempo della vendetta”. In questa avventura, già disegnata da Massimo Pesce su testi di Moreno Burattini, si narrava dell’arrivo di Takeda dal Giappone per vendicare il suo signore, il Principe Minamoto, scontratosi con Zagor in una storia del periodo d’oro contenuta negli albi “L’ultima vittima” (116), “Arrivano i Samurai” e “La scure e la sciabola” scritti da Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e disegnati da Franco Bignotti. Scopriremo quindi come si risolverà il giuramento di Takeda di uccidere Zagor, rimasto in sospeso a causa del debito d’onore verso chi ha salvato la vita a lui e alla moglie.
Il 28 marzo uscirà in edicola il primo Maxi del 2017 (previsti 3 nell’anno), realizzato dalla affiata coppia Gianni Sedioli & Marco Verni (rispettivamente matite e chine) su testi di Giovanni Eccher (sceneggiatore di bellissimi Nathan Never), dal titolo “La nave del mistero” e con allegato un bloc-notes zagoriano in omaggio. Marco Verni tornerà nel corso dell’anno anche con una storia da lui solo disegnata. A seguire toccherà a Walter Venturi, su testi di Luigi Mignacco, riportare in scena nientemeno che il Duca Smirnoff, spietato antagonista di Zagor nella storica avventura “Intrigo internazionale” – scritta da Alfredo Castelli e disegnata dal mitico Franco Donatelli – contenuta negli albi 150 “Il segno del coraggio”, 151 “La fortezza di Smirnoff” e 152 “Missione compiuta”.
Il secondo Maxi Zagor del 2017 sarà invece realizzato da Marco Torricelli, su sceneggiatura di Antonio Zamberletti, e riguarderà la Bestia del Gévaudan, mistero storico che ha ispirato film come “Il patto dei lupi” di Gans ed è già apparsa su Martin Mystère nr. 312 “Il ritorno della bestia” e Dampyr nr. 159 “La bestia del Gevaudan”. Il terzo Maxi sarà invece una assoluta novità per Zagor. Si intitolerà “I racconti di Darkwood” e sarà una storia lunga costituita da più storie brevi di 32/40 pagine, realizzate da autori non zagoriani come Lola Airaghi (da Brendon e Morgan Lost), Romeo Toffanetti (da Nathan Never) – su testi di Marcello Toninelli (che torna a Zagor dopo tanti anni) – e Dante Bastianoni (sempre da Nathan Never).
Ne “I racconti di Darkwood” vi saranno anche alcuni autori zagoriani come Gianni Sedioli – su testi di Paolo Di Orazio (ideatore delle mitiche riviste Splatter e Mostri) – e Marcello Mangiantini – su testi della prima sceneggiatrice donna a cimentarsi con Zagor, Gabriella Contu – che per queste storie brevi adotteranno uno stile innovativo e soluzioni sperimentali, uscendo dai canoni della tipica gabbia bonelliana, vale a dire la suddivisione delle vignette tradizionalmente utilizzata negli albi Bonelli. Si tratta di una novità particolarmente importante per la testata che, se da una parte mantiene forte lo spirito (!) del personaggio, dall’altra si apre a interpretazioni moderne e accattivanti.
Ritornano le avventure di CICO!
Tito Faraci, già autore di “Cico Moschettiere”, nr. 23 della vecchia serie a lui dedicata, è tornato a scrivere CICO. Uscirà infatti in edicola, a partire da giugno 2017, una miniserie di 6 albi mensili a colori di 60 pagine, in formato più grande del classico Bonelli, presumibilmente quello del Dylan Dog del Corriere della Sera. “Avevo chiesto di fare una storia di Cico” esordisce l’autore “e invece ne è nata una miniserie. Mi sto divertendo tantissimo. Rido da solo. Dentro ci ho messo commedia, umorismo, comicità, gag e tanta avventura. Ogni episodio si svolgerà in una diversa epoca storica. Cico verrà trasportato in un vortice temporale grazie ad un escamotage ideato da Moreno Burattini, un editor straordinario, dalla presenza costante ma discreta, con cui mi trovo benissimo.”
“Fare comicità è una cosa serissima!” dichiara Tito. “Abbiamo fatto tantissima ricerca per ricostruire le varie epoche storiche in modo preciso e credibile. Il copertinista sarà Walter Venturi, disegnatore anche del primo numero. A Lui seguiranno Giorgio Sommacal (disegnatore storico di Cattivik), Stefano Voltolini, Oskar (Oscar Scalco, disegnatore di Alan Ford e poi di Nathan Never), Luca Pozza in coppia con Luca Corda e infine Giuliano Piccininno”.