Chieri, il cielo è dei gabbiani
Domenica mattina 26 marzo. Il cielo di Chieri risuona di garriti. Uno stormo composto da una decina di gabbiani svolazza nel cielo plumbeo contendendo lo spazio ai soliti piccioni nostrani appollaiati sul braccio lungo della gru che da anni staziona in via Principe Amedeo. Il suono della lo voce stridula si confonde con quello delle campane del Duomo. Che arrivino da una delle colonie che popolano il Po e i suoi affluenti Dora e Stura? O direttamente dal mare per nidificare proprio qui? É il periodo giusto. In ogni caso, il fenomeno é inusuale e desta curiosità. Ma l’incursione dura poco. Dopo una decina di minuti di volo di ispezione, lo stormo si allontana. Il cielo di Chieri é nuovamente libero e i colombi si riappropriano dei loro consueti spazi.
Monica Roncari