Asti. Manifestazione pacifica contro l’assemblea del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi.

E’ stata indetta da Nuovi Diritti Cgil, Coordinamento Donne Cgil e dall’associazione Love is Love, una manifestazione pacifica, autorizzata dalla questura, per protestare contro l’assemblea pubblica del Popolo della Famiglia, il movimento di Mario Adinolfi, che si terrĂ  domani, 29 marzo, al Circolo San Secondo.

Mario Adinolfi

La mobilitazione è convocata in piazza Catena, lato via Carducci, alle 20,30, mezz’ora prima dell’inizio dell’assemblea.

Gli organizzatori hanno diffuso le motivazioni della protesta attraverso un comunicato dal titolo “Popolo della famiglia o popolo dell’odio?” che recita:

Il 29 marzo ad Asti presso il Circolo Culturale San Secondo si terrà un’iniziativa pubblica del cosiddetto POPOLO DELLA FAMIGLIA il movimento politico capeggiato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato.

Le posizioni cattoliche estremiste assunte da questo movimento nel suo primo anno di vita, hanno generato polemiche assai controverse.

La nostra Costituzione tutela e garantisce la libertĂ  di espressione e di opinione.

Tale libertà non deve essere però confusa o sovrapposta con l’incitazione all’odio ed alla violenza.

Ci meraviglia che il Circolo Culturale San Secondo, riconosciuto in città come punto di riferimento per l’incontro dialogante tra cristianesimo e laicità dello Stato, dia spazio ad un partito politico il cui leader, Mario Adinolfi, sia oggettivamente riconosciuto nel panorama italiano come un estremista cattolico.

E’ utile ricordare allora chi sia Mario Adinolfi.

Giornalista, politico, incallito giocatore di poker. Si sposa a 20 anni con Elena Banzi dal quale divorzia dopo 10 anni. Nel 2013 si risposa in un Hotel di Las Vegas in Nevada. Dopo essere stato militante del Partito Democratico, fonda nel 2016 il POPOLO DELLA FAMIGLIA.

Nel 2015 alla trasmissione radiofonica LA ZANZARA dichiara che “la donna deve essere sottomessa all’uomo”. Nel 2016, dopo la strage di Orlando, difende don Pusceddu che in una sua omelia afferma che i” gay meritano la morte”.

Definisce le persone transessuali come “moderni ircocervi, uomini con finte tette di silicone che fanno solo tristezza”.

Nel 2016, ancora, definisce il film d’animazione KUNG FU PANDA 3 come strumento di propaganda omosessuale ed invita poi ad “imbracciare i fucili “ contro l’approvazione della Legge Cirinnà (Unioni Civili e coppie di fatto).

Questa non è libertà di espressione!

In un Paese come il nostro, dove la violenza di genere (femminicidio) ed omofobica riempie quotidianamente le colonne della cronaca nera, tali posizioni sono intollerabili.

Per questo motivo, Nuovi Diritti Asti, il Coordinamento Donne CGIL e l’Associazione Love is Love, manifesteranno pacificamente il loro dissenso in quel contesto rivendicando la costruzione di una societĂ  inclusiva, rispettosa, civile e laica così come indicato dalla nostra Costituzione Repubblicana”.