Chieri, l’incidente all’ex Tabasso, l’attacco di Sacco: “Amministrazione negligente, troppe aree abbandonate”
Duro l’attacco della capogruppo di opposizione Rachele Sacco dopo l’incidente avvenuto nella ex fabbrica tessile Tabasso di via Vittorio Emanuele. L’accusa è di negligenza da parte dell’amministrazione comunale che da oltre un anno boccia le mozioni “sicurezza” del gruppo consigliare. «Abbiamo più volte palesato la necessità di monitorare le aree dismesse del nostro Comune – marca Sacco – Ricordiamo all’amministrazione che aveva promesso di riqualificare la zona e ora per la loro non curanza iniziamo a vedere i risultati. La riqualificazione della Tabasso era nel programma elettorale di questa amministrazione e dopo quasi tre anni è diventata teatro di un grave incidente». A scatenare la consigliera sono i fatti di cronaca: «Un ragazzo è precipitato mentre faceva parkur tra un edificio e l’altro. Possibile che un’area così grande sia lasciata incustodita, senza essere messa in sicurezza? – sottolinea Sacco – E come la Tabasso ce ne sono altri di edifici simili: la ex scuola di via Tana, che dopo la nostra interrogazione è stata chiusa, i capannoni militari di piazza Europa, l’ex sede Asl in via San Giorgio» Sacco fa quindi una considerazione: «L’ex vice sindaco Ugo Mattei aveva fatto in fretta e furia un regolamento sui beni comuni per mettere mano sulla Tabasso, aveva formato un Comitato parlato di teatro, parcheggi e ora? Tutto dimenticato e ormai i capannoni sono diventati dimora per i senzatetto che dormono nell’area parcheggi e per i giovani che rischiano di ammazzarsi. Da tempo erano pervenute segnalazioni dai cittadini, ma nessuno si è mosso. Sono allibita che questa amministrazione non comprenda l’importanza delle nostre mozioni per installare più telecamere sul territorio. Con una sala controllo avremmo potuto limitare i danni. Anche in questo Consiglio avevamo presentato una mozione, che abbiamo dovuto ritirare per mancanza di tempo, ma è necessario presentare un’interrogazione per ogni area dismessa affinché l’amministrazione apra di gli occhi?»