PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto: Morgan Lost, Igraine e “Le lacrime del diavolo”

Leggendo “Le lacrime del diavolo” – l’albo in edicola di Morgan Lost, il nr. 18 – per la terza volta, ho cercato di visualizzarlo nella mia mente come un film. Immagino sia lo stesso meccanismo che utilizza Claudio Chiaverotti quando scrive le sceneggiature del personaggio. Di sicuro i disegni della sempre più brava Valentina “Val” Romeo rendono questo esercizio mentale estremamente facile, tanto sono immediati e chiari da leggere, con personaggi vivi e tridimensionali, inquadrature dinamiche e scorrevoli, cura dei dettagli e dell’atmosfera. La serie di Morgan Lost continua a non deludere le aspettative dei suoi affezionati lettori, anzi, migliora ad ogni numero, si affina, si perfeziona, senza smettere di stupire e affascinare. Eppure non si può certo dire che Claudio Chiaverotti e i suoi disegnatori “se la tirino”, insomma, che si prendano troppo sul serio.

 

Non penso nemmeno che Claudio scriva le sue storie a fumetti pensandole già per un film, come fa ad esempio lo sceneggiatore scozzese Mark Millar (autore di fumetti/film come Wanted, Kick-Ass e Secret Service/Kingsman). Siamo in Italia. Le sue sceneggiature nascono semplicemente dalla sua passione per il cinema che diventa ispirazione soffusa, metabolizzata e quindi parte integrante del fumetto, magari di una sola vignetta, senza l’invadenza che assume quando è evidente citazione. Stesso discorso vale per la critica sociale. Nelle storie di Morgan Lost troviamo spesso aspetti della nostra società trasposti in modo iperbolico – ma si potrebbe dire che sono solo portati allo scoperto – come l’organizzazione del mondo del lavoro, il voyerismo morboso nell’informazione e addirittura l’utilizzo dei cellulari che, in quest’ultimo albo, fa dire a Morgan Lost “sarà la peste del ventesimo secolo”.

 

Dicevo nell’introduzione che Morgan Lost ad ogni numero si perfeziona. E’ così per la caratterizzazione dei personaggi, che acquista solidità storia dopo storia, pur senza indugiare in lunghe digressioni , come avviene ne “Le lacrime del diavolo” per Smiley e per il commissario Regina Dollarhyde. E’ così anche per i dialoghi, sempre carichi di emozioni e sentimento, uno dei tratti distintivi della scrittura di Chiaverotti da sempre. Però, a mio parere, nelle storie di Brendon – l’altro figlio di Claudio – le riflessioni dei personaggi e dello stesso protagonista, pensieri o parole che fossero, spesso tradivano un modo di sentire che li accomunava, un filo invisibile che, se da una parte li legava all’autore, dall’altra toglieva loro unicità, personalità propria. In Morgan Lost questo non avviene, anzi, c’è stata una notevole evoluzione, un affinamento che ha portato a dialoghi e pensieri più asciutti e diretti, dosati, a volte sostituiti da significativi silenzi che conferiscono, nel complesso, una maggiore carica emozionale.

 

“Le lacrime del diavolo” procede con un ritmo perfetto, scandito su trama solida e lineare – se pur ricca di flashback – grazie allo splendido lavoro di Val Romeo. Anche lei non è una disegnatrice che se la tira, non cerca di stupire con trovate autoriali, eppure le sue tavole si fanno guardare e riguardare. Linee sottili e morbide che conferiscono plasticità ai personaggi e profondità alle tavole, neri solo quando indispensabili, per lasciare spazio ai toni di grigio dello Studio Arancio e al rosso. E poi cosa dire della varietà di caratterizzazioni? Da fare invidia alla maggior parte dei disegnatori, di oggi e del passato, anche per personaggi che compaiono in poche vignette, come il capitano Grigorjev e la vincitrice del concorso canoro Sheyla Le Boef. Tavole spettacolari – come quelle del film “Blood and blades on Mars” e dell’incubo di Igraine – e tanta, tanta espressività nella recitazione dei personaggi unite ad grande attenzione ai particolari.

 

E poi c’è Igraine. Compare nella serie fin dal primo albo, a pagina 2, ma è sempre rimasta sullo sfondo, una dei Cacciatori di Serial Killer, una collega di Morgan Lost. Fino alle ultime pagine del numero scorso “Jerome X”. Ne “Le lacrime del diavolo” Igraine diventa co-protagonista. Claudio Chiaverotti ne ha tirato fuori potenzialità incredibili e Val Romeo ne dà una grande interpretazione, sia per l’aspetto fisico, sia per quel mix di forza e fragilità che ne fanno/farebbero un’ottima compagna per Morgan Lost. Tant’è che, solo per lei, Morgan si rimette a balbettare. Certo, in questo albo abbiamo un grande cattivo, un diavolo crudele e spietato che, allo stesso tempo, si rivela essere un uomo dalla vita banale e insignificante, perché il male spesso è banale, niente di più. La vera protagonista della storia è, a tutti gli effetti, Igraine.

 

In questi giorni ho riletto anche le prime due avventure di Morgan Lost – che in realtà formano una storia doppia – nelle grandi tavole della riedizione in volume “L’uomo dell’ultima notte”. Dopo 18 albi, alla luce di quello che è accaduto in questo anno e mezzo di pubblicazioni, la rilettura restituisce un gusto nuovo, più saporito. Certamente, ripensando a quanto diceva all’esordio Claudio sul nuovo personaggio, le promesse sono state mantenute, gli ingredienti rispettati, magari alcuni in misura maggiore, altri in modo meno evidente. Del resto nel corso di una serie sono anche i personaggi ad evolversi un po’ da se, a reclamare vita propria, come è accaduto a Morgan Lost, che si è rivelato un tipo di eroe molto particolare, forte e prestante come quelli classici, ma più umano di tanti antieroi moderni. Per tornare al cinema, a me fa venire in mente il James Bond di Daniel Craig.

 

Se non siete lettori della serie e volete recuperare gli arretrati – la lista non è presente sugli albi ma solo sul sito della Sergio Bonelli Editore – riporto qui l’elenco completo, con data di uscita e disegnatori. I testi sono tutti del creatore Claudio Chiaverotti, le copertine di Fabrizio De Tommaso.

 

1 – L’uomo dell’ultima notte 10/2015 disegni di Michele Rubini

2 – Non lasciarmi 11/2015 disegni di Giovanni Talami

3 – Mister Sandman 12/2015 disegni di Giovanni Freghieri

4 – La rosa nera 1/2016 disegni di Val Romeo

5 – L’orologio del tempo 2/2016 disegni di Giuseppe Liotti

 

6 – I coniugi Rabbit 3/2016 disegni di Cristiano Spadavecchia

7 – Vulcano 7 4/2016 disegni di Andrea Fattori

8 – Per morte e per amore 5/2016 disegni di Ennio Bufi

9 – Megamultiplex 6/2016 disegni di Lola Airaghi

10 – Senza nome e senza volto 7/2016 disegni di Marco Perugini

11 – L’ombra dello Sciacallo 8/2016 disegni di Max Bertolini

12 – Killer Clown 9/2016 disegni di Val Romeo

13 – Il segreto di Juliet 10/2016 disegni di Luca Raimondo

14 – Una vita perfetta 11/2016 disegni di Max Bertolini

15 – I canti dei morti 12/2016 disegni di Cristiano Spadavecchia

16 – Ricordati di Elizabeth 1/2017 disegni di Giuseppe Liotti

17 – Jerome X 2/2017 disegni di Alessandro Pastrovicchio

18 – Le lacrime del diavolo 3/2017 disegni di Val Romeo

 

Prossime uscite (a parte il 19, l’ordine potrebbe non essere quello indicato):

19 – Memorie di una telecamera 4/2017 disegni di Cristiano Spadavecchia

20 – Sogni di qualcun altro 5/2017 disegni di Giovanni Talami

21 – ??? 6/2017 disegni di Andrea Fattori

22 – Killer Toons 7/2017 disegni di Alessandro Pastrovicchio

23 – I silenzi alla fine del mondo 8/2017 disegni di Marco Perugini

24 – ??? 9/2017 disegni ???

per poi lasciare spazio alla nuova stagione con continuity più serrata, come annunciato nella conferenza di Cartoomics.

 

Ringrazio Val Romeo per le tavole qui presentate nel bianco e nero originale, prima della colorazione dello Studio Arancio. Le copertine degli albi sono tutte del mostruosamente bravo Fabrizio De Tommaso. ©SBE