CRONACA – TORINO, STAZIONE DI TORINO PORTA NUOVA: ARRESTATO PER RICICLAGGIO, PORTO ABUSIVO DI ARMI E POSSESSO DI DOCUMENTI E CARTE DI CREDITO
Nei giorni scorsi gli operatori del Settore Operativo Polizia Ferroviaria della Stazione di Torino Porta Nuova, impegnati nel quotidiano servizio d’istituto di prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario, hanno proceduto al controllo di un cittadino albanese di 28 anni, in Italia senza fissa dimora, nei pressi del binario n.1 della stazione.
Dal passaporto esibito si evinceva che il soggetto era entrato in Italia nel Febbraio scorso dal porto di Brindisi.
L’atteggiamento insofferente e nervoso del soggetto ha insospettito gli operatori che lo hanno accompagnato negli Uffici di Polizia per gli accertamenti del caso.
Dai controlli, oltre che numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono stati rinvenuti, nella disponibilità dell’uomo, diversi documenti d’identità, tessere sanitarie, carte di credito, dodici telefoni cellulari, cinque sim card, tutti intestati a persone diverse, tutte italiane, un navigatore satellitare, una video camera, una penna usb, contenente documenti, oltre a due coltelli, di cui uno a serramanico con lama di 9,5 cm, e l’altro, un coltellino svizzero con lama di 6,5 cm.
Il soggetto, dopo essere stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica per l’esatta identificazione, veniva tratto in arresto e posto a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria per violazione del D.Lgvo n.231/2007 in materia di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose.
Tale disposizione normativa punisce chi indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi.
Lo straniero è stato contestualmente indagato, in stato di libertà, anche per i reati di riciclaggio e porto abusivo di armi. Proseguono le indagini per accertare quando e a chi siano stati sottratti i documenti sequestrati.