Libri & Co – GLI INVITI DI GIOELE: MERCOLEDI’ 19 APRILE GUIDO DAVICO BONINO INCONTRA I SUOI LETTORI

Guido Davico Bonino

Nato a Torino nel 1938, è stato capo ufficio stampa e segretario generale della casa editrice Einaudi. Ha insegnato letteratura italiana e storia del teatro nelle università di Cagliari, Bologna e Torino (1987-2005). E’ stato critico teatrale de “La Stampa” (1977-1987). Ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Parigi (2001-2003). E’ autore di diverse monografie, edizioni di classici italiani, traduzioni dal francese e inglese, antologie di poesia e narrativa per Einaudi, Garzanti, Mondadori, Rizzoli.

 

 

 

 

 

Giro di Boa, edizioni Lindau

Vi sono libri – romanzi, raccolte di poesie, saggi – che hanno su ogni lettore appassionato un potere quasi incantatorio. Se ne rimane segnati e il fascino che da loro irradia ci avvince e conquista a un punto tale che, anche se volessimo, non riusciremmo più a liberarcene. Ne siamo così «malati» che ci sentiamo felici se possiamo confrontare la nostra attrazione per loro con quella che altri, prima di noi, hanno subito… Questa piccola guida a grandi romanzi europei del Novecento è nata con il proposito non tanto di sfoggiare provocatorie (o presunte tali) interpretazioni critiche di codesti capolavori quanto piuttosto di condividere con altri appassionati la fascinazione che le loro pagine hanno esercitato su di noi. Di qui il tono «piano» del discorso, i termini di riferimento il più possibile chiari e concreti, i suggerimenti assai espliciti a privilegiare questo o quel tema, questa o quella particolare struttura narrativa. Un libro da comodino, insomma, a cui ci auguriamo vengano accostati, uno dopo l’altro, i capolavori di cui qui si discorre.

 

 

 

 

“Ti scrivo che ti amo” 299 lettere d’amore italiane, edizioni Utet

«Dopo una serata tristissima e dopo una notte quasi insonne, sono uscito stamane di casa alle nove e sono andato a vedere se tra la posta di quell’ora ci fosse la lettera desiderata ed aspettata con una così terribile ansietà. Non c’era», scrive un disperato Gabriele D’Annunzio a Barbara Leoni, e continua: «Se alle cinque non arrivasse la lettera? Se io rimanessi tutto il giorno senza sapere nulla di te? Sarebbe orribile. Io non ci posso pensare senza terrore.» Le lettere del passato ci parlano d’amore in modi e toni spesso diversi dai nostri. Hanno presupposti ormai a noi sconosciuti: la distanza, il segreto, l’attesa. Per gli amanti lontani è il tentativo di mantenere vivo un legame sfidando i chilometri e i tempi lunghi delle poste; per gli amanti vicini la lettera è invece il luogo in cui si confessano le paure, i bisogni, ciò che un tempo a voce spesso non si poteva dire. Per entrambi, vicini e lontani, dilatava con dolcezza i ritmi della comunicazione e quelli propri dell’amore. Di fronte alla pagina bianca, l’amore epistolare si concretizzava in parole capaci di tracciare ogni fase del rapporto, ogni sfumatura di un sentimento complesso e mutevole. Ci sono lettere che raccontano l’amore coniugale, a volte illuminandone le crepe in superficie; altre ci parlano di un amore che si ferma sulle soglie dell’amicizia, sublimandosi in stima e rispetto; ci sono poi quelle infiammate di passione o avvelenate dalla gelosia, quelle dolorose della rinuncia, dell’abbandono, del distacco. Ciascuna è unica e singolare, rivelatrice: il prodotto inimitabile dell’incontro di due vite. Guido Davico Bonino ci guida fra i meccanismi del sentimento amoroso sfruttando lo sterminato patrimonio di lettere di grandi personaggi italiani: nomi celebri come Luigi Pirandello, Giacomo Leopardi e Grazia Deledda o meno noti ma preziosi come Andrea Calmo e Cassandra Fedele, lettere di scrittrici e scrittori ma anche di politici e partigiani, compositori, cantanti e pittori. Con ebook scaricabile fino al 30/06/2017.