PIEMONTE ARTE: TOMALINO SERRA, PITTORI DEL’900, BENE VAGIENNA, PINOCCHIO, IO ESPONGO, CHILLEMI

AL COLLEGIO S. GIUSEPPE DI TORINO LE OPERE DI TOMALINO SERRA

A vent’anni dalla scomparsa, la mostra ricordo di Michele Tomalino Serra si può vedere nelle sale del Collegio S. Giuseppe, in via San Francesco da Paola 23. Curata da Donatella Taverna, Alfredo Centra e Francesco De Caria, l’esposizione rinnova l’incontro con un artista appartato, attento ai valori di una pittura legata alla lezione del suo maestro Gigi Morbelli. Mentre era profondamente vicino alle esperienze del postimpressionismo francese.

E i fiori in un secchio di plastica, un angolo dello studio con oggetti, volti, brocche e scale, un cielo percorso da grandi nuvole, esprimono i momenti di un dipingere sensibile al variare della luce e delle stagioni.

Le limpide pagine figurative dei suoi quadri appartengono alla cultura visiva del secondo Novecento torinese, a una continua ricerca di forme e colori, secondo una inesauribile volontà di trasmettere l’amore per la pittura (A. Mis.)

Collegio S. Giuseppe, via San Francesco da Paola 23, orario:lunedì- venerdì 10,30-12/16-18, sabato 10,30-12, tel.011/8123250, sino al 20 maggio.

 

TORINO, LA STORICA GALLERIA FOGLIATO PRESENTA I «PITTORI DEL 900»

Ritorna nelle sale della Galleria Fogliato, in via Mazzini 9, la storica rassegna «Pittori del 900», a cura di Sandro e Carlo Alberto Fogliato.

Una mostra che rinnova l’interesse intorno a pagine legate al «Notturno sul Po» di Menzio e alla nevicata in corso Vadocco a Torino di Vellan, alla poetica natura morta di Galante e all’inverno a Venezia di Zolla e alla capacità espressiva di Felice Casorati e Giulio Da Milano.

Un itinerario, quindi, che offre ai visitatori una serie di suggestive testimonianze figurative caratterizzate dalla «Natività» di Spazzapan e dalla Spiaggia di Monterosso di Lupo,

dalla luminosa «Estate a Spotorno» di Maggi, sino agli oggetti di Paulucci visti e interpretati secondo una misurata resa pittorica.

E tra gli altri numerosi quadri esposti, si ricordano le immagini delineate dai paesaggisti Ghivarello, Rolla, Musso, Levrero, Metello Merlo, Solavaggione e le esperienze di Fico, Treves, Tabusso, Rovero, Micheletti, i pretini di Morando e Pasteris,

Carena, Boetto, Albano e Deabate.

Angelo Mistrangelo

Galleria Fogliato, in via Mazzini 9, orario:martedì-sabato 10-13/

16-19,30, tel.011/887733, sino al 13 maggio  

 

LE MOSTRE A BENE VAGIENNA TRA PORCELLANE E PAESAGGI

Un’ampia scelta di mostre caratterizza il programma culturale di Bene Vagienna, a cura dell’Associazione Culturale Amici di Bene-Onlus. Si tratta di Memorie benesi dai 400 anni dalla scomparsa di Giovanni Botero ai 40 anni dalla nascita degli Amici di Bene.

E così, domenica 30 aprile l’itinerario espositivo di apre alle 8 con la 102° edizione di «Augusta Antiquaria», mentre alle 10 viene inaugurata alla Cella della Torre Campanaria la mostra «Espressioni d’arte» con le opere di Rosanna Biletta (sino al 25 giugno).

E attraverso il suggestivo percorso urbano si arriva alla Chiesa di San Bernardino dei Disciplinanti Bianchi, dove, alle 10,30, si tiene il vernissage della personale di Ernesto Billò, intitolata «Sedendo e mirando. Appunti all’acquerello» (sino al 25 giugno).

Alle 11, invece, Enrico Perotto presenta a Palazzo Lucerna di Rorà già Oreglia di Novello la collettiva «Espressioni d’arte in divenire», realizzata in collaborazione con Michelangelo Fessia, con lavori di ventidue pittori e scultori dell’Associazione Culturale Magau. E questo sesto appuntamento della rassegna «GrandArte 2016-2017 – identità perdute?, annovera le esperienze di Gemma Asteggiano, Cesare Botto, Walter Canavesio, Christian Costa, Adriana Giorgis, Valeria Arpino, Cristina Bollano, Chiara Cinquemani, Cornelio Cerato, Mario Conte, Roberto De Siena, Marina Falco, Giulio Fantone, Cristiano Fuccelli, Franco Marabotto, Paola Meineri Gazzola, Corrado Odifreddi, Massimo Ovidi, Paolo Peano, Carla Siccardi, Claudio Signanini e Luigi Sostegni (sino al 25 giugno).

E, infine, alle 11,30, si può partecipare all’apertura a Casa Ravera della preziosa mostra «Fragile canile» con una sorprendente raccolta di oltre 200 piccole sculture in porcellana e non solo, finemente decorate, dal XVIII secolo ai giorni nostri, che si può vedere fino al 25 giugno. Una collezione raccontata in catalogo da Giovanni Prelle Forneris, allestita per l’occasione da Orietta Lorenzini e proposta al pubblico con la collaborazione dei critici d’arte Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo.

E si passa dai bambini che abbracciano l’amico cane al personaggio di Bonaventura con bassotto, dal puttino con levriero di epoca Decò al «Cagnolino» della manifattura Lenci. Accanto ai cani di Fornasetti, si ammirano quelli realizzati dalle manifatture Meissen, Rosenthal e Copenaghen, in una sorta di fiabesca narrazione legata ai cani dispettosi e quelli spiritosi, alla Bambina con cane di Cacciapuoti e ai cani composti secondo lo stile futurista (A.M.)

 

“PRESO PER IL NASO. PINOCCHIO E I CARABINIERI”

Torino. Caserma “Cernaia” – 22 aprile – 13 maggio 2017

Dal 22 aprile, presso la Scuola Allievi CC di Torino, rivive la favola di Pinocchio e l’accostamento del celebre burattino ai Carabinieri non è casuale. E’ infatti nella seconda metà dell’Ottocento che, nel bel mezzo del processo di unificazione dello Stato italiano, si affaccia nelle comunità annesse al Regno Sardo – Piemontese la figura del Carabiniere. Un tutore della legge innovativo per il tempo che, nel comunicare ordine e sicurezza, non sfugge alla penna dello scrittore toscano Carlo Lorenzini, in arte Carlo Collodi, che li inserisce nel suo racconto, quasi fossero una novità fiabesca.

“Preso per il naso” è un percorso espositivo dove l’estemporaneità e le intemperanze del burattino si scontrano con l’imperturbabilità del Carabiniere.

La manifestazione, curata, organizzata e diretta da Antonio Attini e Franco Balducci, con la partecipazione della pittrice Teresita Terreno, vedrà non solo opere a tela e grafiche, ma cimeli e oggetti che proveranno a far rivivere alle più diverse infanzie un’esperienza unica.

Caserma “Cernaia”, Sale di Rappresentanza dal 22 aprile – 13 maggio 2017;

Orari di apertura dal pubblico:

Lunedi al Sabato: ore 09.30 – 12.00 / 14.00 -18.00

Domenica: ore 09.30 – 12.00

Ingresso da Via Valfrè n. 5

 

TORINO, FUMETTI E GIORNALINI DI INIZIO ‘900 IN MOSTRA A PALAZZO CISTERNA

“Il libro ritrovato” letture per l’infanzia di inizio secolo da Ciriè a Torino

Cosa leggevano i bambini e gli adolescenti di inizio ‘900?

Una bella mostra fino al 12 maggio a palazzo Cisterna – propone alcuni pezzi rari e molte curiosità: ci sono le edizioni degli anni ’30 del “Corriere dei piccoli” ma anche del “Giornale dei piccoli” come la famosa rivista settimanale si chiamò durante la seconda Guerra mondiale, avendo dovuto cambiare nome.

Ci sono i fumetti di “Topolino” degli anni ’40 in una versione assai diversa da quella a cui tutti siamo abituati: la rivista negli anni ’40 pubblicava anche storie di altri personaggi, da Mandrake a Gordon, compresa una versione a fumetti di Cabiria.

In mostra anche alcuni numeri di “Paperino” sempre degli anni ’40 (quando il papero ebbe una rivista tutta sua) e poi volumi di fine ‘800 ed inizio ‘900 dedicati alla letteratura che ha fattosognare milioni di ragazzini, da “I viaggi di Gulliver” ai libri di Jules Verne in edizioni francesi di pregio, passando per una sezione dedicata al “Pinocchio” di Collodi.

La mostra – frutto delle collezioni di alcune famiglie – era stata allestita a palazzo Doria di Ciriè arriva ora a Palazzo Cisterna dove verrà inaugurata venerdì 21 aprile alle ore 17: è curata da un gruppo di donne ciriacesi coordinate da Vanna Corghi e Maria Melis, che per due anni hanno catalogato libri e riviste, raccogliendo oltre 1600 pezzi che raccontano un secolo di storia della letteratura per ragazzi.

 

TORINO: ALLA CONSERVERIA PASTIS LA SERATA FINALE DI IO ESPONGO

Alla Conserveria Pastis, in Piazza Emanuele Filiberto 11 a Torino, si è tenuta

la serata finale del XIX° Concorso Artistico <Io Espongo>, con la partecipazione

di un pubblico numeroso che ha assistito alla premiazione degli artisti

vincitori del concorso.

La giuria presieduta da Angelo Mistrangelo, composta tra gli altri da Fabrizio Vespa, Giuseppe Calopresti, Daniela Formento, Andrea Cordero, Elisabetta Tolosano, Bruna Biamino, Marco Colombo, Samuele Mollo, Vincenzo De Nicolai, Antonio Pola, Angelo Nastasi, Livia Casalini, Sveva D’Antonio, Corrado Gugliotta, Cristina Giovando, ha assegnato i seguenti premi:

1° PREMIO

Deka Mohamed per il video <You don’t know me>, che esprime il senso di una ricerca <in divenire> tra intensità dell’immagine e tecnica espressiva.

MENZIONI SPECIALI

Miriam Modena per il video <In principio era il verbo>, per un filmato che prende forma e multiforme definizione da un intervento gestuale.

Matilde Barberi Squarotti per la fotografia <Incomunicabilità dell’universo>,

in cui esplora le inesplorate galassie dell’esistenza.

PREMIO DEL PUBBLICO

Fabio Crupi per la tecnica mista <Survivor> tra segno e struttura urbana.

I CONCORRENTI

Il Concorso pone l’attenzione sulle nuove esperienze dell’arte visiva e sono rapidi disegni, scatti fotografici, simboli, segnali, tessiture cromatiche che si snodano lungo i percorsi della memoria, della consapevolezza e dell’incertezza, che prendono forma nelle opere degli oltre sessanta partecipanti alle mostre-concorso «Io Espongo» 2017, promosse e organizzate dall’Associazione Culturale Azimut. Percorsi realizzati in collaborazione con la fotografa Bruna Biamino e l’Associazione Nomen Omen di Andrea Cordero, con l’Istituto IED di Torino e il Concorso Fotografico Cavour del liceo torinese. I 18 artisti finalisti della XIX° rassegna di «Io espongo», curata dall’Associazione Azimut,rappresentano il nucleo di una selezione effettuata dagli esperti del settore e dal pubblico, tra ricerca e tensione espressiva, in una sorta di costante incontro con l’ambiente, la realtà, il sogno. E l’impegno di Fabrizio Vespa e quello di Antonio Minniti e Andrea Tortorella, accompagnato da quanti operano all’interno dell’Azimut o da artisti come Daniele Galliano, si identifica in questo concorso approdato a una nuova stagione di immagini, di scorci urbani, di impressioni. Una stagione che ha attraversato un tempo multiforme, segnato da interiori scansioni, riflesso in specchi di poliedriche memorie, meditazioni e insinuanti sensazioni. Sensazioni che emergono dal simbolico e misurato «Tramonto» di Irino Sciarino e dalla tela-ritratto di donna «Behind Blue Eyes» di Matteo Germano, dalle figure femminili di Irina Aka Querkammer, che esprimono un senso di ribellione contro i luoghi comuni, alle mappe astratto-informali di Emanuele Longo, che rivela nei suoi lavori affinità con la Scuola di New York. E di pagina in pagina s’incontra la tecnica vettoriale di «Idea di sè» di Jacopo Giavara, il video «You don’t know me» di Deka Mohamed formatasi allo IED, i volti della bambine, con i nastri nei capelli, indagati da Deborah Salvati, la tecnica mista «Survivor» di Fabio Crupi immersa in un clima di malinconica visione, mentre si scoprono le emozioni fotografiche e i frammenti di corpi di Francesca Gemmino. Una mostra, quindi, per raccontare gli sviluppi del linguaggio di ogni singolo artista, per ricondurci a parole non dette ma immaginate, per riconvertire sguardi in paesaggi o nelle improvvisazioni della formazione performativa Blucordero (tre musicisti e un pittore), per connettersi con le pulsioni di Stefano Scagliola e il modellato in creta patinata «Goose» di Francesco Zavattaro Ardizzi. Fotografie, sculture, dipinti, intuizioni, illustrazioni, schizzi, concorrono a ricreare un mondo di subitanee impressioni, di fotografie sull’«Incomunicabilità dell’universo» eseguite da Matilde Barberi, vincitrice del Concorso Fotografico CFC al Salone del Libro, e la fantasia multidisciplinare del paesaggio urbano di Nicola Malnato, sino all’indagine poetica sulla bellezza e verità di Andy MacFly. E il discorso si chiude con l’onirica stampa fotografica di Serena De Bianchi, che trae ispirazione dalla letteratura e da episodi autobiografici, e l’opera ad olio, pastello e carboncino «Deep» di Davide Robaldo che lavora tra astrazione e ammaliante figurazione, sino al video di Miriam Modena.

 

 

 

CONDOVE, MOSTRA “POLVERE DI STELLE” DI VENERE CHILLEMI

Domenica 30 aprile alle ore 16 gli Amici di San Rocco inaugureranno la mostra “Polvere di stelle” di Venere Chillemi. L’artista presenterà un Corpus di circa 12 opere dal titolo “Polvere di Stelle “realizzate in tecnica mista su tela: intense iconografie astratte che contrassegnano il suo percorso spirituale.

Chiesa romanica di San Rocco Via Cesare Battisti – Condove

Esposizione dal 30 aprile al 21 maggio 2017

Orari: mercoledì: 10.00 – 12.00; venerdì: 16.00 – 19.00; sabato e domenica: 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00; lunedì 1 Maggio: 09.00 – 12.00 / 14.00 – 19.00.

 

TORINO, “BIOGRAFIA DI UN ‘OMBRA”: UN LIBRO DI POESIA ILLUSTRATA

Giovedì 27 aprile, presso lo spazio B della Libreria Bodoni di Torino, a partire dalle 18:30, Mattia Muscatello e Gabriele Sanzo, giovani della provincia astigiana, parleranno del loro libro di poesia illustrata “Biografia di un’ombra” per raccontare l’avventura di due ventenni che hanno deciso di investire il proprio futuro nell’espressione artistica. Il volume, prima loro opera di 38 componimenti e altrettante illustrazioni, scritte da Mattia e illustrate da Gabriele, dopo poche settimane è già alla seconda ristampa. “Sono laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie – racconta Mattia – ho iniziato a scrivere poesie quasi per caso. Poi un viaggio qualche tempo fa mi ha fatto capire che era il momento di provare a pubblicare un volume…”

giovedì 27 aprile – Libreria Bodoni, Spazio B – via Carlo Alberto 41, Torino

ore 18:30 – ingresso libero