Chieri, parcheggio Oasi chiuso da due anni. “E’ dei privati, il Comune non può imporre nulla…”
Il parcheggio dell’Oasi, in pieno centro, fa discutere. A dire il vero, molti cittadini, più che discutere, si indignano: non si capisce bene perché siano passati due anni da quando il parcheggio è stato dichiarato inagibile, senza che nessuno sia intervenuto operativamente, abbia fatto quel che serve per riaprirlo. “La spiegazione è semplice e terribile al tempo stesso – dice l’assessore ai lavori pubblici del comune di Chieri, Massimo Ceppi – ed è nella natura di quel parcheggio: siamo di fronte ad una proprietà privata assoggettata ad uso pubblico, con tanto di convenzione sottoscritta nel 1994 tra Comune e condominio.” Un condominio padrone di un parcheggio, un bel pasticcio. “In quegli anni, le convenzioni si facevano senza pensare troppo alla possibile, probabile necessità futura di fare delle manutenzioni. E’ successo anche per molte strade private, vedi l’esempio recente di Via Moncenisio. Ecco, al parcheggio dell’Oasi ci troviamo di fronte ad un caso sovrapponibile a quello della via privata al cui centro si è aperto un cratere legato alla fognatura, e di cui i privati proprietari della strada stentano a capire che tocca a loro pagare l’intervento, che il Comune al massimo può fare dei rattoppi.”
Dunque, i preziosi, tanto rimpianti posti auto dell’Oasi sono nelle mani di un condominio? “In parte è così – prosegue Ceppi – e comunque non siamo a casa nostra: quindi, l’ufficio tecnico ha dovuto confrontarsi, oltre che con la Soprintendenza (l’area è tutelata dal punto di vista archeologico) anche con il condominio. Che ha fatto quel che doveva fare, o meglio quasi tutto quel che doveva. Facendo i conti con una convenzione del tutto inadeguata.”
E adesso? “Gli uffici mi assicurano che presto il condominio, che ha da tempo nominato un progettista-direttore dei lavori e che penso abbia fatto un appalto per le opere da eseguire, potrà avviare il cantiere. In questa fase, il Comune può fare ben poco, se non vigilare e sollecitare.”
In realtà, il condominio paga il cantiere e il Comune, alla fine rimborsa la sua parte. Ma sia chiaro: non si tratta di un’opera pubblica, ma di un intervento a carico dei privati, a cui il comune contribuisce. C’è un capitolato fatto da loro, che prevede anche le tempistiche. Noi paghiamo a stato di avanzamento dei lavori.”
Ci sara’ pure una convenzione che gestisce i rapporti tra i privati e l’amministrazione…..
L’amministrazione alza sempre le mani con i piu’ forti e bastona sempre i piu’ deboli.
Siamo proprio in buone mani.