Ospedale unico dell’asl 5, Sacco contro i colleghi dell’opposizione: “Aspettare ottobre per il consiglio comunale aperto è un favore alla maggioranza”

Rachele Sacco

“ La Lista per Chieri insieme al Movimento 5 Stelle e al gruppo Lire hanno bloccato la mozione presentata da Forza Italia per la richiesta di un Consiglio comunale aperto sull’Ospedale Unico modificando la loro istanza presentata a marzo. La Lista per Chieri ha definito la nostra mozione “pregiudiziale” giustificando che nella seduta di marzo avevano già portato in discussione la richiesta di un incontro con l’assessore alla Sanità Saitta, integrando ora con la richiesta di un consiglio comunale aperto. I 5 stelle non hanno votato a favore della pregiudiziale, si sono però uniti a Lire e Lista per Chieri per chiedere consiglio comunale aperto ad ottobre dopo che io avevo presentato già la mozione, protocollata il 13 aprile e loro richiesta è arrivata il 21 aprile.” Rachele Sacco, capogruppo F.I. trae le sue conclusioni: «Stanno cercando di imbavagliarmi, arrogandosi la paternità della nostra battaglia per l’Ospedale Unico dopo due anni di lavoro. In pratica hanno fatto loro la mia proposta annunciata nello stesso consiglio e protocollata quasi quindici giorni prima della loro, Dimostrando per l’ennesima volta di essere non la stampella, ma la stampellona della maggioranza. Una vera porcata, soprattutto perché questa richiesta di Consiglio Comunale aperto è per ottobre. Tra sei mesi! Lo stesso tempo delle liste di attesa della nostra Asl per una visita specialistica»

Uno sgambetto politico tra i banchi della stessa opposizione?: «Questa scelta è una chiara marchetta elettorale, di nessun interesse per la cittadinanza – motiva la consigliera – Un consiglio comunale aperto è un’azione da fare con urgenza, non si può attendere ottobre. E’ già troppo tempo che stiamo a guardare dalla finestra le decisione della Giunta Regionale, senza che la nostra amministrazione faccia nulla. E la Lista per Chieri, ora appoggiata anche dal resto dell’opposizione, non fa altro che far perdere tempo per permettere ai vertici regionali di agire, ma cercando di salvarsi la faccia alle prossime elezioni. E’ una vergogna»