Chieri, un progetto per un ‘parco agrario’ a Fontaneto

Massimo Ceppi, assessore all’urbanistica del Comune di Chieri, ha rilanciato con forza, in un convegno venerdì scorso in biblioteca, l’idea di realizzare un ‘parco agrario’ che comprenda la zona sud di Chieri, da Fontaneto a strada Riva.

“L’idea di realizzare un parco agrario a Fontaneto, partendo dallo studio sugli agro ecosistemi commissionato dall’Amministrazione Gay, dall’idea di Parco Sud risalente ad un’ipotesi di variante della seconda metà degli anni 2000 – dice Ceppi –  è maturata e si è definita durante la stesura del Programma del Sindaco ed è stata inserita nelle linee programmatiche di questa amministrazione all’inizio del mandato. Pertanto l’azione di inserire la previsione urbanistica all’interno della variante strutturale LIFE costituisce un’attuazione del programma di mandato del Sindaco.

La variante strutturale LIFE, attuazione del progetto europeo SAM4CP (soil administration model for community profit) che ha tra i suoi punti cardine la sensibilizzazione rispetto al valore intrinseco del suolo, come precisamente spiegato nell’ambito di un incontro pubblico venerdì scorso, si basa su quattro pilastri:

  • lo studio sulle potenzialità agronomiche dei terreni pubblici (SeaCoop)
  • lo studio sulla Rete Ecologica Locale svolto dal Dipartimento interateneo DIST (Polito – Unito)
  • l’analisi delle istanze di retrocessione da edificabile ad agricolo
  • la quantificazione dei servizi ecosistemici nell’ambito del progetto LIFE SAM4CP (progetto finanziato interamente dell’Unione Europea che vede impegnati Città Metropolitana, Polito, Ispra e Crea quali soggetti a supporto nella redazione della variante strutturale)

Alla luce di considerazioni inerenti:

  • il numero di istanze di retrocessione,
  • le previsioni urbanistiche non più attuali,
  • la presenza di ambiti a funzionalità ecologica elevata
  • la possibilità di avviare politiche di multifunzionalità in linea anche con il progetto Agrichieri, finanziato dalla Fondazione CRT, e portato avanti dal DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali),

è stato individuato quale ambito principale da trattarsi con la Variante Strutturale, il Fontaneto.

La nuova pianificazione propone:

  • la retrocessione ad agricolo della previsione di Fontaneto 3 e di alcuni ambiti a servizio ospedaliero ormai non più attuali
  • l’introduzione di norme per la definizione di bordi urbani che affacciano verso la circonvallazione
  • l’introduzione di norme per il potenziamento della connettività ecologica
  • l’introduzione di norme per il riconoscimento e la costruzione di un parco agrario nella zona compresa tra il limite urbano e l’area industriale.”

 

Le conclusioni dell’assessore: “Trattandosi di una variante urbanistica è evidente che non si stia procedendo alla progettazione di opere, ma si stiano invece ponendo le basi normative per la costruzione di una previsione progettuale ambiziosa soprattutto per la necessità di coinvolgere gli agricoltori in un processo di condivisione di una visione di trasformazione “leggera” di un ambito vocato alla multifunzionalità e al miglioramento del paesaggio rurale.

Per quanto riguarda la sistemazione dei percosi e l’incremento della fruibilità e della funzionalità ecologica, da quanto emerge dallo studio sulle proprietà pubbliche e sulle loro potenzialità, è risultato sufficiente progettare, programmare e finanziare un’opera pubblica in quanto, le aree e le piste, sono già nella disponibilità del Comune che non ha quindi esigenza di acquisire altre superfici.

La variante ha quindi l’obbiettivo di incrementare la reticolarità ecologica (sulla base delle indicazioni dello studio sulla Rete Ecologica Locale del Politecnico), conservare/incrementare i servizi ecosistemici mediante retrocessioni e contenimento del consumo di suolo (sulla base delle indicazioni del progetto europeo LIFESAM4CP), migliorare la qualità paesaggistica, cercare un miglior equilibrio tra biodiversità e agricoltura (PSR), dialogare con il mondo agricolo per sviluppare progetti di multifunzionalità (Progetto AgriChieri con DISAFA), migliorare la fruibilità anche mediante percorsi didattici e progetti di compensazione ambientale (ad es. tramite bandi AzzeroCO2, Cittadino Albero Compagnia San Paolo, ecc)”.