Chieri, il treno che non funziona. Un cittadino scrive: “Servizio indecente, rimborsi ridicoli”

Sui disservizi del treno di Chieri registriamo questo intervento, che volentieri pubblichiamo:

“In qualità di cittadino di Chieri nonché utilizzatore ed abbonato da circa due anni alla linea ferroviaria Chieri – Porta Susa (c.d. linea sfm1 Chieri – Rivarolo) esprimo alcune mie osservazioni in merito alla gestione del predetto servizio di trasporto pubblico.  Premesso che – come riportato nel sito www.sfmtorino.it – “la linea sfm1 ha una particolarità: è interamente effettuata da GTT, ma nella tratta Porta Susa – Chieri il servizio è effettuato da GTT per conto di Trenitalia”, ritengo che il servizio offerto da GTT sia semplicemente indecente ed indegno di un Paese civile.  In particolare:  1. Nelle ore pomeridiane/serali i treni sono perennemente in ritardo. Un viaggio che sulla carta dovrebbe durare 30 minuti spesso si trasforma in un’odissea anche di 90 minuti e oltre per ragioni il più delle volte misteriose attesa l’assoluta mancanza di informazioni.  E’ inconcepibile che alla stazione di Porta Susa a volte sia segnalato un ritardo di 5 o 10 minuti che poi diventano 30: non si fa prima a dire che una corsa è stata cancellata e la gente si può organizzare con altri mezzi?  A volte i ritardi vengono comunicati ben oltre l’orario di arrivo: mi chiedo come sia possibile nel 2017 non avere un sistema di tracciamento dell’intero percorso del treno.  Molti utenti – rassegnati – si scaricano qualche APP sul cellulare e consultano i ritardi con il grosso limite che i treni sono tracciati solo dalla stazione di Settimo Torinese.   Infine, quando il treno è eccessivamente in ritardo, la farsa: si scende obbligatoriamente alla stazione Torino Lingotto o Trofarello e si aspetta il treno successivo per poi completare il viaggio pigiati come sardine.  Negli ultimi quindici giorni la situazione è ulteriormente peggiorata.  2. Imperversano molteplici scioperi indetti da sigle sindacali più o meno note e dalle motivazioni misteriose, casualmente spesso di venerdì.  I Capotreno – in caso di ritardi fantozziani – non mostrano un minimo di empatia con i passeggeri, spesso non paiono neppure informati dei fatti e altrettanto spesso menzionano svogliatamente generici problemi tecnici.   3. Il servizio reclami di GTT a cui si può esclusivamente scrivere attraverso il sito internet fornisce risposte preconfenzionate frutto di un evidente copia-incolla e, in definitiva, è una inutile perdita di tempo posto che i problemi sono sempre gli stessi.  4. I treni (salvo qualche eccezione) sono seminuovi. Mi chiedo per quale ragione sia impossibile regolare il riscaldamento e soprattutto l’aria condizionata a livelli umanamente sopportabili.  Da maggio a settembre i viaggiatori sono spesso obbligati a coprirsi con maglioni e sciarpe attese le temperature glaciali delle carrozze.  Sul punto i Capotreno sostengono che trattasi di sistema completamente automatico che si può solo accendere e spegnere: signori questo sistema fa pena e quando vedete gente con le sciarpe a luglio magari spegnete l’aria condizionata!  5. Ad oggi GTT, a causa degli evidenti disservizi, ha effettuato dei rimborsi (ridicoli) unicamente per la tratta Rivarolo – Torino; probabilmente i cittadini di Chieri usufruiscono di un servizio impeccabile.  Personalmente non mi interessano i miseri rimborsi di GTT, vorrei semplicemente non sprecare il tempo che dovrei invece dedicare ad esempio a mio figlio. “

avv. Emanuele Caiazza