Chieri, in 220 alla fiaccolata per la pace
220 persone, contate una ad una: la fiaccolata per la pace s’è aperta con lo striscione “Restiamo umani”, portato da rappresentanti del Comitato Pace e Cooperazione, di Support Syrian Children e dei richiedenti asilo ospiti di Chieri. Numerosi interventi/testimonianze all’arrivo nel cortile del Municipio, sia degli organizzatori, sia del pubblico, a cui si è unita anche la voce vibrante di un ragazzo somalo richiedente asilo, che ha cantato la toccante Blowin’n the wind di Dylan. La serata si è conclusa con l’intervento musicale di Africhieri, a testimonianza di buona integrazione e speranza.Rita Clemente, coordinatrice del Comitato Pace e Cooperazione Internazionale di Chieri, ringrazia: “Un numero piccolo, 220 persone, ma grosso considerando che abitiamo in una piccola cittadina di provincia conservatrice e chiusa nelle sue piccole certezze. È stata una sfilata silenziosa con le fiaccole ad esprimere la nostra vicinanza a persone che soffrono. Non c’erano simboli di partito, di divisione, ma cartelli e bandiere dell pace, striscioni e magliette di Support Syrien Children, di Emergency e di Pace e Cooperazione.Grazie alla città di Chieri che ha risposto in modo splendido alla nostra richiesta di dare un segnale di pace. Grazie a chi si è prodigato perché la marcia con fiaccolata riuscisse nel modo migliore possibile. Grazie ai volontari/le volontarie di Pace e Cooperazione e di Support Syrian Children. Grazie ai Richiedenti asilo, ospiti del Comune di Chieri, che hanno animato la riflessione. Grazie ad Africhieri e alla sua musica. Grazie ai consiglieri comunali che ci hanno appoggiati e hanno creduto all’importanza di questo segno. Grazie ai giovani, partecipanti e testimoni. Grazie alle Associazioni presenti”