Calliano. Incidente alla Fassa Bortolo. La Cgil Asti denuncia: “Basta morti sul lavoro!”
L’incidente sul lavoro di venerdì 26 maggio nello stabilimento di Calliano della Fassa Bortolo ha provocato l’ennesima morte bianca: un operaio biellese di 35 anni, Alberto Trentin, ha perso la vita incastrato in uno dei macchinari dell’azienda.
A seguito del gravissimo evento che rimette in discussione le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, la Cgil Asti denuncia con un comunicato stampa: “Ancora uno! Ancora un lavoratore uscito da casa per andare a lavorare non ne fatto più ritorno!”
Il segretario generale della Fillea Cgil Asti, Filippo Rubulotta, annuncia un’assemblea per lunedì 29 maggio per decidere azioni di denuncia e di sostegno alla famiglia dell’operaio deceduto:
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro, quello di ieri alla Fassa Bortolo di Calliano in cui ha perso la vita Alberto Trentin un giovane lavoratore di 35 anni, ci colpisce profondamente e ci pone ancora una volta davanti alla terribile realtà degli infortuni anche mortali sul lavoro.
Una realtà celata, manipolata, spesso sottaciuta ma sempre maledettamente e quotidianamente presente.
La rincorsa continua alla quantità del prodotto, che con la crisi ha raggiunto livelli di esasperazione, ha creato un “mostro” che si nutre della qualità, della sicurezza e delle vite stesse di chi produce.
In queste ore il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno alla moglie ed alla famiglia del povero Alberto, ai suoi compagni di lavoro con i quali, attoniti, ieri abbiamo vissuto ore tremende e lunedì prossimo 29 maggio, nell’assemblea già convocata, decideremo le forme più opportune di denuncia e contrasto di questo tragico evento e di sostegno alla famiglia.
Altresì riponiamo, come sempre, la massima fiducia negli Organismi competenti che stanno svolgendo, sin dai primi momenti dopo l’incidente, le indagini necessarie a definire l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità.
Saremo presenti, nelle forme e nei modi che ci sono consentiti dalla Legge, nella ricerca di questa verità e nel contribuire attivamente alla lotta di questo “mostro” che colpisce ovunque, indiscriminatamente e senza distinzione alcuna.
Crediamo fermamente nel diritto al lavoro, lo abbiamo ancora ribadito nella recente manifestazione nazionale del 25 maggio, al lavoro buono e al lavoro sicuro!
Quello che permette di rientrare a casa dopo la giornata lavorativa!
Lottare per questo diritto rappresenta un dovere civile per ognuno di noi!”
Il Segretario Generale Fillea Cgil Asti
Rubulotta Filippo