DECRETO VACCINI, IL PIANO DELLA REGIONE PIEMONTE: PER ISCRIVERSI A SCUOLA BASTA LA PRENOTAZIONE
Accettare l’iscrizione a scuola anche per i bambini che non sono vaccinati ma le cui famiglie hanno comunque prenotato le vaccinazioni presso l’Asl competente: è la proposta che l’assessore alla SanitĂ ha avanzato questo pomeriggio intervenendo in Consiglio regionale sul tema della prossima applicazione del decreto vaccini approvato dal Governo.
L’obiettivo della Giunta regionale è quello di ridurre il piĂą possibile le difficoltĂ e i passaggi burocratici a carico delle famiglie, consentendo l’accesso alla scuola non soltanto a chi ha giĂ fatto i vaccini obbligatori ma anche a chi ha prenotato le sedute vaccinali. Per questo motivo l’assessore alla SanitĂ sta valutando un’ulteriore operazione: concordare con le Asl ed il Miur la possibilitĂ per le famiglie di effettuare la richiesta di vaccinazione contestualmente all’iscrizione all’anno scolastico, possibilmente attraverso un modulo unico concordato con tutte le Asl e messo a disposizione delle scuole e delle stesse famiglie. L’assessore si dice comunque fiducioso nel fatto che il decreto, che sarĂ a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, contenga tutti gli elementi in grado di dare risposta alle eventuali problematiche delle Regioni.
In Piemonte, secondo le prime stime, sono 22.850 i bambini e i ragazzi da vaccinare per un totale di 264mila sedute e un costo di oltre 7 milioni di euro. Per quanto riguarda il finanziamento, la Regione Piemonte, anche nel suo ruolo di coordinamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ha chiesto al Governo di anticipare i fondi giĂ previsti per i prossimi anni sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Intanto, in attesa della pubblicazione del decreto, l’Assessorato alla SanitĂ ha giĂ iniziato a organizzarsi.
L’intenzione di corso Regina Margherita è coinvolgere istituti scolastici e operatori delle Asl, utilizzando tutte le strade possibili per semplificare le procedure per le famiglie. VerrĂ chiesto anche un incontro con i pediatri di libera scelta per trovare una modalitĂ di collaborazione. Allo stesso tempo, l’assessore solleciterĂ a livello nazionale una grande campagna di informazione e di sensibilizzazione sul tema e un’attivitĂ di formazione rivolta agli operatori scolastici.