Il jiu jitsu brasiliano? Si impara…a Riva presso Chieri

Arte marziale purtroppo poco conosciuta in Italia, il Brazilian jiu jitsu deriva dal più comune judo, da cui si differenzia per lo stile di lotta: infatti predilige la lotta a terra rispetto a quella in piedi. Mentre nel judo lo scopo è proiettare e sottomettere l’avversario, nel jiu jitsu l’obiettivo è raggiungere una posizione di controllo sull’avversario al fine di applicare una tecnica, come leve articolari o strangolamenti, per finalizzarlo e renderlo inoffensivo. Nata come disciplina di difesa, utilizzando la lotta a terra, permette ad una persona esile di neutralizzare la forza di un avversario più grande e forte e, utilizzando le tecniche giuste, renderlo completamente inoffensivo; proprio per questo motivo è molto efficace nell’autodifesa femminile.

Il jiu jitsu però non è solo un’arte marziale, bensì ad oggi è riconosciuto anche come sport, vi sono infatti molte competizioni come, nel territorio piemontese, il Torino Jiu Jitsu Challenge, evento nato nel Marzo del 2007 che ha luogo al Palaruffini, in cui si scontrano sfidanti da ogni parte dell’Italia.

A questa manifestazione partecipano combattenti provenienti anche dal territorio piemontese, in particolare dalla palestra torinese, le Officine, e da alcuni corsi in palestre sul territorio torinese, come ad esempio Riva presso Chieri.

I combattimenti vengono organizzati tra pari peso, cintura e sesso; ma vi è la categoria degli assoluti in cui i pari cintura dello stesso sesso si sfidano indipendentemente dal peso.

É inoltre una delle arti marziali fondamentali negli scontri di MMA, ovvero le arti marziali miste, che contribuì a far nascere grazie alla pratica del vale tudo, ovvero combattimenti liberi in cui valeva tutto tranne graffi, morsi e dita negli occhi; in questi combattimenti perciò si trovavano a sfidarsi combattenti di varie arti marziali, questi scontri hanno contribuito a combinare e ad adattare tecniche e stili diversi in base alle situazioni e all’avversario.

Il Jiu jitsu è quindi un’arte marziale completa, uno sport decisamente impegnativo, una disciplina utile anche per l’autodifesa ma, una volta che si inizia, finisce per diventare uno stile di vita.

 

Lorena Maschio