Astiteatro 39 apre con l’anteprima del concorso Scintille.
Si avvicina l’appuntamento con Asti Teatro 39 con un’anteprima molto amata dagli astigiani: venerdì 16 e sabato 17 giugno si terrà nei cortili del centro storico l’ottava edizione di Scintille, il concorso rivolto a compagnie teatrali under 35 che premierà i vincitori con la produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale.
L’iniziativa, a ingresso libero, è promossa dal Comune di Asti, dal Teatro Menotti di Milano e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo. Le otto compagnie selezionate presenteranno un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo al Cortile della Leva (via San Martino 3), alla Cascina del Racconto (via Bonzanigo 46), al cortile Cotti Ceres (Palazzo Gazelli, ingresso da via Quintino Sella), e alla Cà del Miclass (Palazzo Gazelli, ingresso da via San Martino). Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo economico di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2017/2018 di Asti e del Teatro Menotti di Milano. La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si svilupperà attraverso la programmazione di una recita dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese.
Il programma:
Venerdì 16 giugno
Cortile della Leva, ore 21.45 – 22.45 – 23.45: Traparentesi “Border heads” (Udine)
Ideazione ed esecuzione: Martina Tavano e Erica MattioniScene e luci: Alex NazziMusiche: Meredith Monk con arrangiamento di Gianni Rojatti
Un uomo e una donna separati da un confine naturale, un fiume. Stranieri l’uno all’altra, parlano e si muovono con ritmi e tempi che hanno sapori diversi. Da quel confine si osservano curiosi e cresce il bisogno di un dialogo, la necessità di raccontarsi, ma parlano lingue differenti. Il loro unico tramite è il corpo che mosso si fa significante e trova risonanze comuni, contrappunti e gesti che si fanno comunicazione. Ma ecco che sopraggiunge la paura, “battono in ritirata” in territori che conoscono, il fiume si gonfia, li allontana e loro non sono ancora riusciti a dire i loro nomi.
Cà del Miclass, ore 22.00 – 23.00 – 24.00: Farfintadiesseresani “Papillon” (Milano)
diretto da Donato Demitacon, Francesca Bugelli, Pierluigi Castellini, Andrea Delfino, Donato Demita, Dalila Reas, Luana Rossin, Giacomo Goinamusica di Mordecai
Diapositive di una società felicemente democratica.”Uomini macchina con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, voi siete uomini.”Forse bisognerebbe rallentare, guardarsi attorno, rinunciare a qualcosa.Pronti a partire!.
Cascina del Racconto, ore 22.15 – 23.15 – 00.15: Contromano Teatro “Mothertongue” (Bari)
Con Sofia Pauly, Vincenzo Zampa, Ciro Esposito, Alessandra Ardito, Manuela Rorro Luci: Alessandro Grasso Suoni: Rolando Macrini Scena: Massimo Staich Drammaturgia: Giulia Tollis Aiuto Regia: Valentina Carbonara Regia: Elio Colasanto
Mothertongue si ispira alla tragedia Shakespeariana del Macbeth trasfigurandola ed estraendo da essa l’essenza del male umano. Mothertongue è un pretesto per compiere un viaggio nell’umanità e nel suo lato più nero, in quel piacere che si prova a compiere azioni di violenza e di come esse, una volta compiute, modifichino la consapevolezza che ha di sé l’esecutore, ne sporchino la coscienza, in maniera indelebile, senza possibilità di tornare indietro.
Cortile Cotti Ceres, ore 22.30 – 23.30 – 00.30: Véronique Ensemble “Tre quarti” (Trento)
Di e con Luca Salata, Tommaso Brunelli, Davide Salata, Regia: Giacomo Costantini, Disegno Luci: Matteo Rubagotti, Costumi: A Dismisura
1950, tre ex-militari, per cercare di sopravvivere al dopoguerra, spendono le loro abilità di musicisti, acrobati e attori sulle assi scricchiolanti di un vecchio palcoscenico viaggiante, accompagnando l’affascinante vedette Veronique. In un rocambolesco rincorrersi di gerarchie e colpi di scena l’Ensemble tenterà di mettere in scena, ancora una volta, il proprio spettacolo.
Sabato 17 giugno
Cortile dela Leva, ore 21.45 – 22.45 – 23.45: Evoè!Teatro “Cosa ci fan qui tutte queste donne?” (Trento)
testo di Roberto Traversoregia collettivacon Emanuele Cerra, Marta Marchi, Ioana Rufu, Clara Settivoce off (registrata) Ida Marinelli
Tre donne chiuse in una stanza si guardano e spiano l’una la reazione dell’altra per tentare di capireperché si trovano in quel posto. Tra le ipotesi comincia ad affiorare l’idea della morte. Sono tutte morte? Ma al contrario si sentono vive, hanno un corpo, una voce e riescono perfino a scherzarci su.Ma se non sono morte che cosa sta succedendo? Perché sono lì? Sono prigioniere? Sono libere? E se sono libere perché non sanno cosa fare?
Cà del Miclass, ore 22.00 – 23.00 – 24.00: La cavalcade en scène “Goose” (Neuchatel, Svizzera)
Con Elise Perrin, Soraya Lema Carballo, Alessandro Carocci; Regia: Ladislaja Pietrangeli
Miseria o miracolo? Su questo quesito si sviluppano le vicissitudini bizzarre e i dubbi quotidiani dei personaggi, colti “in preda alla vita”. Lo spettacolo affronta temi come amore, fede, morte, separazione, realizzazione. Uno sguardo assurdo e a tratti toccante sull’inquieto umano vivere.
Cascina del Racconto, ore 22.15 – 23.15 – 00.15: Syzygy “Cache-cache” (Torino)
Ideazione e Drammaturgia: Francesca Lo Bue, Claire Parry, Interpreti: Andrea Boeryd, Harry Kearton, Francesca Lo Bue, Enrico Mazza, Claire Parry, Ermanno Pingitore, Regia: Collettivo Syzygy, Scenografia: Andrea Boeryd, Francesca Lo Bue, Enrico Mazza, Musiche originali: Claire Parry, Tecnico audio: Giuseppe Lo Bue
Cache-Cache è una trasposizione, in chiave assurda e grottesca, della condizione di paura generatadal susseguirsi degli attentati terroristici in Europa. In un mondo immaginario governato dalle leggi del gioco del nascondino, la vita della tranquilla cittadina di Hidleigh viene repentinamente sconvolta dall’arrivo imprevisto della “Voce”: un’entità invisibile e sconosciuta che ha il potere di togliere la vita a chiunque trovi al termine della sua conta.
Cortile Cotti Ceres, ore 22.30 – 23.30 – 00.30: Dispensa Barzotti “Victor” (Parma)
Drammaturgia di Alessandra Ventrella, Riccardo Calabrò, Rocco Manfredi. Con Consuelo Ghiretti, Riccardo Calabrò, Rocco Manfredi, Regia Alessandra Ventrella. Liberamente ispirato a Frankenstein di Mary Shelley.
Victor, il figlio di una coppia di innamorati, viene alla luce senza vita. È in quel giorno che il tempo sembra arrestarsi in un’eterna veglia funebre. I due fanno così del dolore la propria casa e altro nonsembra loro di poter fare, per riprendere a vivere, che tentare una seconda gravidanza, una seconda possibilità. Un nuovo inizio, ma con lo stesso figlio: a rinascere è però un figlio vecchio,un giocattolo rotto di nuovo vicino alla morte.