Valfenera. Qualche riflessione sul voto con il riconfermato sindaco Paolo Lanfranco
Delle consultazioni amministrative dell’astigiano quella che ha visto protagonisti Paolo Lanfranco, già due volte sindaco in quel di Valfenera, e i candidati della sua lista era forse la più ardua. La sua terza candidatura non aveva avversari tangibili ma un ostacolo che si chiamava quorum. Vivere con Valfenera è stata infatti l’unica lista elettorale in lizza e pertanto per superare lo scrutinio doveva ottenere la conferma di almeno il 50% più uno degli elettori iscritti nelle liste comunali.
A circa una settimana dalla chiusura dei seggi e con il quorum raggiunto (54% dei votanti) qualche riflessione sull’esito del voto Paolo Lanfranco la traccia all’inizio del suo terzo mandato.
Il risultato raggiunto non era per nulla scontato – dice – due elettori su dieci che sono rimasti a casa hanno spostato immediatamente le percentuali di affluenza verso il basso. E se guardo a Comuni piemontesi anche più grandi di Valfenera come Mathi, dove la situazione sembrava abbastanza tranquilla eppure il quorum è mancato per pochi voti (48,8%), vedo che la disaffezione per la partecipazione democratica è cresciuta negli anni irrimediabilmente“.
Che cosa la colpisce di più dell’esito di questa tornata di amministrative?
Senz’altro il crollo delle percentuali dei votanti. Siamo passati a livello nazionale dal 67% del 2012 a circa il 60% nel 2017. Sette punti percentuali persi vuol dire non solo perdita di consenso ma anche mancanza di fiducia nelle regole democratiche. Un dato su cui dobbiamo necessariamente riflettere. E poi la considerazione che l’operato di un amministratore locale spesso non venga giudicato nella totalità dei provvedimenti rivolti a tutta la comunità, ma piuttosto per la mancata concessione dell’asfaltatura di un tratto di strada o della non installazione di un dosso nei pressi della propria casa. Che il funzionamento di una democrazia si riduca alla pretesa di piccoli favori è scoraggiante“.
Come si riparte da un risultato che la vede raccogliere il consenso di oltre metà dei suoi concittadini dopo dieci anni di lavoro per Valfenera?
Con una grande fiducia. Significa che lo spirito con cui ci siamo messi al servizio della comunità è stato colto ed apprezzato. E questo ci dà nuovo slancio per mettere mano ad una nuova visione del rilancio del territorio. Credo molto nel fare squadra con i comuni vicini per proporre iniziative che diano un’immagine articolata e un’offerta attrattiva delle nostre cittadine. Ripensare la nostra Fiera bovina perché non sia solo un mercato ma un’occasione per offrire qualcosa di più ad un settore trainante per l’economia di tutta la Regione Piemonte sarà una priorità. E poi ben vengano iniziative come Monferrato On Stage attraverso le quali possiamo entrare in un circuito musicale interessante che può portare da noi un pubblico diverso da quello delle classiche sagre. Dobbiamo sfruttare al meglio le potenzialità dei nostri luoghi a livello turistico ed economico”.
Dopo l’insediamento, che avverrà tra qualche giorno, la giunta di Lanfranco affronterà i primi impegni riguardanti il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo e l’inaugurazione, venerdì 23 giugno alle 20:30, del nuovo campo di calcetto realizzato con il contributo dei fondi comunali e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
La pratica “elezioni” si può dunque mettere in archivio per lasciare spazio ai progetti da realizzare.
Carmela Pagnotta