PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto – OH! Che meraviglia! Leo Ortolani al Circolo dei Lettori di Torino


Leo Ortolani scrive, disegna, inchiostra e realizza le copertine dei suoi fumetti. Fa anche il lettering.

Leo Ortolani è una star del fumetto italiano, uno di quelli che riempiono le sale degli incontri, quale che sia la loro capienza – anche i 600 posti della sala gialle del Salone del Libro di Torino nel 2016 – e generano lunghe code di fan per gli autografi ad ogni manifestazione a cui partecipa.

Così è stato per la serata di presentazione di “OH! Il libro delle meraviglie” al Circolo dei Lettori di Torino il 19 giugno 2017. Non è infatti bastata la prestigiosa Sala Grande a contenere tutto il pubblico venuto per sentirlo. Leo Ortolani diverte e fa ridere, gli adulti e anche i bambini. E’ conosciuto soprattutto per Rat-Man (nato per la partecipazione al concorso Spot su L’Eternauta, nel 1990), ma ha realizzato tanti altri fumetti, come i racconti sulle “Meraviglie del Mondo”.

 


“OH! Il libro delle meraviglie” è la raccolta integrale, con alcuni inediti, di mini-storie pubblicate originariamente su alcune riviste negli anni ’90 (Totem, Il peggio Evo e Fumo di China), ristampati dalla Panini Comics negli albi “Le meraviglie della natura 1 e 2” e “Le meraviglie della tecnica” nei primi anni 2000 e poi nel volume “Le meraviglie del Mondo” nel 2006. Gli inediti presenti nell’attuale edizione cartonata della BAO Publishing sono “Il cristiano tiepido”, “Il pedofilo”, “L’educazione sessuale” e “L’anziano”, quest’ultimo integralmente letto e recitato dal vivo da Leo Ortolani durante l’incontro al Circolo dei Lettori.

 


 

“Ho iniziato a scrivere questi racconti dopo aver finito il militare nell’aeronautica. Dopo aver perso tanto tempo avevo deciso che era venuto il momento di non perderne più. In realtà anche fare il militare mi ha aiutato” ha dichiarato Leo Ortolani che, prima dell’incontro, è stato ospite al TG3 Piemonte, dove ha chiesto di essere chiamato “fumettiere, perché un fumetto si prepara e poi lievita come il pane per il panettiere”. “In queste mini-storie ho scritto di argomenti di cui in genere si cerca di non parlare e di altri che invece si guardano con morbosità, la morbosità dell’italiano medio”. Leo Ortolani non è un moralista, come ha ricordato anche l’editore e presentatore Michele Foschini. “Ci ho messo il mio punto di vista” ha dichiarato Leo, “e anche un po’ di cattiveria, ma non troppa, per dare un po’ di sapore, come si fa con il rafano nel sushi o l’angostura nei cocktail. Ho cercato di dare tridimensionalità ad argomenti bidimensionali.”

 


Il libro è veramente molto divertente e, allo stesso tempo, acuto e ironico. Uno di quei libri che fanno ridere, ma anche riflettere. Gli argomenti trattati sono attualissimi, nonostante la maggior parte dei racconti abbia più di 20 anni. Non è facile definire la genialità di Leo Ortolani ma, leggendo questo libro, se ne ha una evidente dimostrazione. Un autore peraltro sempre ironicamente modesto che, rispondendo alle domande del pubblico, ha dichiarato che “anche studiare da geologo mi ha aiutato. Studiare apre la mente. Ad esempio quando si scrive una storia bisogna verificare la tenuta della sceneggiatura, cosa che nel cinema moderno non si fa più!” (ma noi leggendo Rat-Man abbiamo scoperto che basterebbe farla leggere a Nicolas Cage, se a lui piace vuol dire che è da buttare).

 


Ma come si fa a far ridere? E come fa a farlo così bene Leo Ortolani?

Rispondendo ad una domanda di un giovane lettore, Leo ha dichiarato “mi dro**. E’ un dono. Un dono che va coltivato e affinato nel tempo. Da piccolo facevo tantissime battute brutte. Ad esempio una volta ho scritto una battuta sotto ogni figurina dell’album di Spazio 1999. Cose ignobili, di cui ora mi vergogno. Ma con il tempo si migliora e ci si affina. Ora mi vengono in modo spontaneo, quando inizio una storia a volte me ne preparo un certo numero, ma poi finisce che le metto da parte perché me ne vengono altre. Ci sono tanti autori comici che mi piacciono, per i classici Stanlio e Olio, oppure Mister Bean e anche i Simpson. Mi è sempre piaciuto molto anche Fantozzi di Paolo Villaggio. Non amo invece The Big Bang Theory. Oggi essere Nerd è di moda. Per me essere Nerd era subire gli scherzi dei compagni, venire picchiato nei bagni, anzi, peggio, venire ignorato mentre picchiavano un altro nei bagni.”

 


Leggendo Rat-Man è evidente quanto Leo Ortolani peschi continuamente a piene mani nell’immaginario Nerd, tanti sono i riferimenti a fumetti e film, in particolare americani. L’altra grande passione di Ortolani è infatti proprio per il cinema, passione coltivata fin da ragazzo. “Mi ero comprato un registratore da 1.200.000 lire facendo quadretti che vendevo a 200 lire l’uno o poco più. I primi due che ho registrato sono stati Banana Joe e Rambo, sulla stessa cassetta. Il primo film su cui mi sono bloccato prima della fine è stato Mary Poppins, non ce l’ho fatta a vedere gli spazzacamino che ballavano”. Da questa passione sono nate le sue recensioni (spesso stroncature) pubblicate su riviste e poi raccolte nel libro “Il buio in sala”, sempre edito da BAO Publishing. “Io recensisco le mie avventure di spettatore nei confronti del cinema” ha dichiarato Leo e, a proposito della tante stroncature, “bisogna insegnare ai giovani cosa è il male”.

 


Leo Ortolani sta disegnando l’ultima storia di Rat-Man, quella che verrà pubblicata sull’albo 122, l’ultimo della serie, “un numero doppio dove ogni personaggio avrà un suo spazio e una sua fine (anche Andrea Plazzi, il curatore). Voglio fare un bel finale, perché un bel finale si riverbera su tutta la serie”. La saga finale di Rat-Man è iniziata nel numero 113 e sarà composta da 10 albi. In ognuno di questi vi è una pagina da ritagliare per comporre un poster da spedire alla casa editrice e che darà diritto ad avere in regalo un albo con un finale alternativo. Albo che non sarà mai ristampato. Un regalo che Leo Ortolani vuole fare ai suoi lettori e che sarà terminato probabilmente agli inizi del 2018, perché per Lucca 2017 sta realizzando anche la storia “C’è spazio per tutti”, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).