Italia e Piemonte nel forno: 3 soluzioni per ombreggiare l’outdoor
In questa estate 2017 lo stivale è nella morsa del caldo. Temperature da record si registrano a Ferrara, dove, stando ai dati dell’Aeronautica militare, i gradi percepiti sono 49, sebbene il termometro ne segnasse 37. Alle spalle di Ferrara c’è Termoli, dove la percezione del calore ha sfiorato i 46 gradi (30 i gradi effettivi). Poi Capo Frasca in Sardegna, con 44 gradi percepiti a fronte di 37. Temperature roventi anche a Torino, con 40 gradi percepiti, ma le città con il bollino rosso del Ministero della Salute non sono finite qui: si boccheggia anche a Bologna, Brescia, Bolzano, Trieste, Bergamo, Parma, Cuneo, Padova, Treviso e Pescara, ma anche a Roma, Milano e sulla costa. L’ondata di caldo non risparmia nessuno: si registra un aumento del 10% dell’affluenza negli ospedali, specialmente nelle unità di Pronto Soccorso, con una prevalenza di anziani in condizioni di salute critiche dovute alle temperature elevate. Vivere in queste condizioni diventa pericoloso, specialmente nelle città, dove smog e traffico aumentano ulteriormente la percezione del calore.
Per far fronte all’ondata di calore crescente, occorre provvedere alla creazione di zone d’ombra che consentano di beneficiare di temperature più fresche.
Il consiglio: avete un giardino, un terrazzo o un cortile esterno? Optate per un sistema di copertura che possa ombreggiare gli esterni impedendogli di diventare roventi. Le soluzioni più convenienti sono tre: vela, veranda o pergotenda. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza circa i vantaggi delle tre opzioni, tenendo in considerazione vari aspetti tra cui quello dei permessi edilizi.
Ombreggiare gli esterni con la vela ombreggiante
Una delle soluzioni più adottate per la copertura degli esterni è costituita dalle vele ombreggianti. Queste strutture coniugano perfettamente comodità e utilità, senza trascurare il fattore estetico.
Progettata e realizzata con l’impiego di materiali di derivazione nautica, la vela ombreggiante presenta delle caratteristiche davvero uniche, descritte nel dettaglio all’interno del sito di una ditta che propone una vasta gamma di vele ombreggianti per giardini. La pagina del sito descrive le peculiarità di queste strutture, capaci di resistere in modo ottimale agli agenti atmosferici quali vento, pioggia e salsedine, garantendo altresì un’eccellente schermatura dai raggi UV. La diffusione capillare delle vele ombreggianti ha permesso una massiccia diversificazione dei modelli, che principalmente si distinguono in base al tipo di ancoraggio: a muro, a colonna, a parete oppure ad elementi esterni quali alberi, ecc. Esistono poi le vele ombreggianti con base autoportante zavorrata. Il margine di personalizzazione è ampio: dal tipo di tessuto al colore, la vela ombreggiante si può personalizzare anche per il tipo di materiale e per il modello. L’installazione di una vela da giardino non richiede permessi, in quanto è considerata alla stregua di un elemento di arredo per esterni. L’unica restrizione riguarda il regolamento condominiale, che andrà consultato insieme ai condomini nel caso di una vela da realizzare in un condominio.
Ombreggiare gli esterni con la veranda
La veranda è una struttura esterna che può essere considerata alla stregua di un locale aggiuntivo coperto, chiuso sui lati da vetrate o elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili. Per la realizzazione di una struttura ombreggiante esterna come la veranda è necessario richiedere i permessi per costruire al Comune di riferimento o all’assemblea condominiale nel caso di un condominio. Va detto che le disposizioni comunali in merito variano di Comune in Comune.
Nel 2010, il comune di Torino ha distinto due diversi tipi di veranda: quella ascrivibile agli interventi di “risanamento conservativo” e soggetta solo alla richiesta della DIA e quella che invece comporta l’ampliamento di un locale ed è dunque soggetta a permesso di costruire in quanto prevede un aumento della volumetria (consultate il documento ufficiale). Realizzare una veranda si traduce nel vantaggio di poter disporre di una struttura esterna utilizzabile come una stanza in più, così da beneficiare di uno spazio esterno vivibile tutto l’anno. A seconda della tipologia, la veranda può aumentare il valore commerciale e l’estetica dell’immobile, valorizzandolo.
Ombreggiare gli esterni con la pergotenda
La pergotenda è una delle soluzioni attualmente più scelte per la copertura degli esterni, poiché offre diversi vantaggi tra cui l’assenza di permessi per l’installazione. La pergotenda è una struttura ombreggiante in grado di garantire comfort e praticità, è facilmente rimovibile e la sua connotazione precaria ne consente l’installazione senza l’obbligo di richiedere i permessi. La natura precaria delle pergotende è data dall’assenza di punti di ancoraggio fissi della struttura al terreno, un aspetto stabilito dal Consiglio di Stato attraverso la sentenza 1777 dell’aprile del 2014. Nel caso specifico, applicabile poi anche ai successivi, il CdS ha stabilito che la pergotenda è considerabile come “una struttura leggera e amovibile, caratterizzata da elementi in metallo o in legno di esigua sezione, coperta da telo anche retrattile, stuoie in canna o bambù o materiale in pellicola trasparente, priva di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituita da elementi leggeri, assemblati tra loro, tali da rendere possibile la loro rimozione previo smontaggio e non demolizione”. Allo stato attuale, l’installazione di una pergotenda non prevede una variazione nella volumetria dell’immobile, né va a modificarne la sagoma. L’unica eccezione riguarda la realizzazione di una pergotenda in un condominio: in quel caso, sarà necessario richiedere il permesso dei condomini in sede di assemblea per accertarsi di non arrecare fastidi o disagi ai vicini.
Da ricordare anche la presenza di eventuali vincoli architettonici o paesaggistici cui è soggetto l’immobile (centri storici o zone di pregio), per i quali occorre il nulla osta della Soprintendenza o dell’ente preposto all’osservanza del vincolo.