Astimusica. Rovazzi: lo spettacolo è sotto il palco e lo fanno i ragazzini.

Fabio Rovazz

Non ci si poteva davvero aspettare un concerto con tutti i crismi. In fondo Rovazzi, il fenomeno del “tube” e della rete ha all’attivo solo tre successi musicali. Neppure lui si spinge a definirsi cantante quindi ci atteniamo alla sua regola. E così ieri sera, venerdì 7 luglio, in piazza Cattedrale non si è tenuto un concerto, ma si è assistito ad una lunga introduzione del dj Cugi con le sue basi mixate e a 16 minuti di esibizione del mito dei ragazzini, under 10 o poco più. Di seguito “Andiamo a comandare”, “Tutto molto interessante” e l’ultima hit “Volare”, il brano che vede la partecipazione di Gianni Morandi. E per quei 16 minuti il pubblico ha dovuto attendere parecchio: Rovazzi è salito sul palco alle 22,40 inoltrate saltellando e sciorinando i suoi tormentoni.

Una serata un po’ così che forse Astimusica non meritava. E allora che cosa si salva della seconda data del Festival astigiano? Si salvano proprio quei ragazzini. Lo spettacolo vero di ieri sera sono stati loro. A cominciare dal loro sciamare a frotte lungo corso Alfieri per raggiungere la piazza di Astimusica, seguiti dai loro genitori rassegnati ad un entusiasmo non del tutto condiviso. Colorati, chiassosi, pieni di aspettative nei confronti del loro mito. E poi il loro cantare a squarciagola, tutti insieme, tutti in coro. Hanno riempito la piazza (4.500 le presenze dichiarate), saltellato, alzato le braccia, ballato, rincorso con lo sguardo Rovazzi. 

Hanno anche protestato in attesa di vedere un Rovazzi che non arrivava mai. Sono volate bottigliette sul palco. Sono partiti cori d’impazienza: qualche “basta!” all’indirizzo del dj set e  qualche”buffone”. Ma alla fine hanno perdonato il loro idolo non appena si è manifestato. 

Probabilmente per molti di loro è stato il primo “concerto” della vita. Chissà se avranno ancora voglia di godersi la musica dal vivo nei prossimi anni e avere la curiosità di scoprire i veri, grandi, animali da palco. A volte il primo “imprinting” può fare la differenza! Rovazzi, per ora, lasciamolo alla rete.

Tra le cose da salvare anche l’organizzazione: professionale la sicurezza con tutti gli addetti attenti e nello stesso tempo discreti. Una macchina che funziona alla perfezione.

Questa sera, sabato 8 luglio, Astimusica accoglie Fiorella Mannoia. Si torna alla musica con la emme maiuscola.

 

Carmela Pagnotta