CRONACA – Chieri, “Sto per suicidarmi”: i carabinieri lo salvano
Sono le ore 19 di domenica scorsa quando Enrico (nome di fantasia) chiama il 112 e informa l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Chieri che sta per suicidarsi.
Enrico ha 25 anni, disoccupato, già in cura presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Moncalieri, dice che è depresso e stanco della vita.
L’Appuntato dei Carabinieri dall’altra parte del cavo telefonico capisce subito che non c’è tempo da perdere, inizia a conversare con Enrico cercando di capire perché sia così sconfortato e soprattutto cercando di capire dove si trovi; dopo circa 15 minuti di conversazione l’operatore conquista la fiducia di Enrico che, finalmente, gli confida di essere a Chieri in una via molto periferica, seduto su un muretto nei pressi della sua abitazione.
Immediatamente giungono sul posto alcuni equipaggi dei Carabinieri della Compagnia di Chieri (che già stavano cercando il ragazzo in giro per i giardini, nei posti più isolati) che lo individuano e lo fanno desistere dall’insano gesto.
Enrico si è procurato alcune lesioni ai polsi utilizzando delle forbici, ma non è in pericolo di vita. Un’ambulanza lo accompagna in ospedale a Moncalieri per le cure del caso; i Carabinieri invece si scambiano pacche sulle spalle e sorrisi per l’efficace gestione dell’intervento e per il lieto fine di questa storia, ma solo per qualche minuto però, perché il 112 continua a squillare: un allarme in abitazione, sarà falso o veritiero? Un’altra storia da vivere e da raccontare? Si accendono i lampeggianti e si parte verso un altro destino, si spera sempre a lieto fine.