Chieri, i giovani e le dipendenze: si riflette alle Maddalene
Alle Maddalene si riflette sulle dipendenze in adolescenza. Gremitissima di giovani ed adulti la platea che martedì sera 11 luglio ha riflettuto sul tema “Adolescenti e giovani di fronte alla dipendenza: quali rischi e quali soluzioni”. L’attualissimo argomento trattato, nell’ambito dei festeggiamenti per la patrona della Parrocchia Santa Maria Maddalena in Chieri, ha radunato molte persone in ascolto di don Paolo Fini, parroco della Gran Madre a Torino e Responsabile della Pastorale della salute della Diocesi di Torino. Il presule torinese è fondatore della Centro Torinese di Solidarietà, un’associazione che si occupa di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale di persone dipendenti da sostanze d’ abuso legali e illegali e di sostegno ai loro familiari, in risposta ai bisogni del territorio. Recentemente è stato promotore, insieme alla Città della Salute di Torino del progetto Helper, rivolto al personale sanitario che per vari motivi, non ultimi quelli d erivanti dallo stato di stress che il loro mestiere provoca, si sono avvicinati al mondo delle dipendenze. Le dipendenze che riguardano i giovani sono legate a sostanze illegali come le droghe, ma anche legali (alcool e tabacco) e, nel mondo dell’era digitale, da Internet, dai Social network e dai videogames. Il tempo dedicato alla rete attraverso lo smartphone (inseparabile compagno degli adolescenti) ed il computer varia da 1 a 5 ore al giorno e per molti l’utilizzo è anche notturno. Il confine fra il reale e il virtuale è diventato molto sottile e, spesso, i giovani preferiscono la connessione come forma di comunicazione, accantonando altre forme di socializzazione. E’ uno dei problemi all’ordine del giorno, con le potenzialità che il web offre, ma anche con i pericoli che prospetta, come il cyberbullismo, la violazione della privacy a cui consegue il pericolo di adescamento online. Di fronte a questi problemi è importantissimo il coinvolgimento di genitori ed educatori affinché accompagnino gli adolescenti in questo delicato periodo di vita, aperto a nuove scoperte ed occasioni di crescita, quanto a rischi facilitati dal diffuso utilizzo delle tecnologie.
Monica Roncari