CRONACA – Torino, individuati dalla Polizia di Stato gli autori di una rapina a una tabaccheria di corso Casale

 

Sono tre le persone ritenute responsabili di una rapina avvenuta nel pomeriggio del primo aprile scorso in una tabaccheria di corso Casale.

Nella circostanza, un uomo armato di coltello e parzialmente travisato era entrato nella tabaccheria e sotto la minaccia dell’arma si era impossessato di 1900 euro in contanti. Uscito dall’esercizio, l’uomo era salito a bordo di un furgone bianco, condotto da un complice, che si era diretto nel centro di Torino.

Proprio grazie al furgone, gli uomini del Commissariato Borgo Po sono risaliti agli autori della rapina.

Gli agenti hanno subito scoperto che il furgone era intestato a una ditta ed era in comodato d’uso ad un dipendente, Tebani Andrea di 37 anni. Grazie alle immagini estrapolate da alcuni impianti di sorveglianza e al sistema GPS dell’auto e all’analisi gli agenti hanno ricostruito tutti gli spostamenti antecedenti e successivi alla rapina. I tabulati telefonici dell’utenza di Tebani e alcune immagini hanno subito reso chiaro il ruolo attivo avuto nella vicenda da una donna, Scanu Ylenia di 20 anni. Le immagini, infatti, mostrano la donna scendere dal furgone in via San Secondo, destinazione finale del gruppo dopo la rapina, e aprire il portellone del mezzo dal quale scede una terza persona.

All’identità di quest’ultima, si è giunti proprio grazie alla donna la quale, dopo questa rapina, era stata denunciata pochi giorni dopo per furto in un supermercato di corso Traiano e arrestata il 9 giugno scorso per rapina, sempre a danno di un supermercato, questa volta di via Aosta. In entrambi i casi, i reati erano stati commessi con un giovane che era riuscito a dileguarsi.

Alla luce delle frequentazioni della Scanu, gli agenti del Commissariato Borgo Po sono risalite alla terza persona, Massaro Fabrizio di 34 anni, fidanzato della Scanu e autore materiale della rapina in Corso Casale e di quella di via Aosta.

Per le persone individuate, tutte gravate da precedenti, è stato emessa ed eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere.