PIEMONTE ARTE: BOLLEY, FONTANA,VIGNALE MONFERRATO, DI GAETANO, PAOLA MALATO

BARDONECCHIA, I LIRICI IDEOGRAMMI DI EUGENIO BOLLEY

La Biblioteca di Bardonecchia, in viale Bramafam 17, ospita una suggestiva mostra personale dell’artista Eugenio Bolley, intitolata «Il Giappone tra noi».

Un appuntamento con l’arte, con un lirico linguaggio, con i suoi ideogrammi-alfabeto che raccontano dei soggiorni in Giappone, dell’incontro con una cultura che rivela il fascino di spazi incommensurabili, di farfalle e aquiloni e giardini.

E sono composizioni che evocano i versi haiku del giapponese Taneda Santoka, un monaco buddhista che scrisse oltre novemila poemi: «E lanciano/ gli aquiloni/ i bambini a schiera -/ vento di primavera».

Bolley è da sempre legato a un mondo di fiabeschi accadimenti, di letterati, di studiosi con i quali ha tracciato, di volta in volta, un cammino verso un’interiore spiritualità.

E il segno si fa sentiero montano, cielo percorso da bianche nuvole, albero, vulcano, fiore permeato da un colore impreziosito dalla luce.

E anche questa esposizione rappresenta un momento della sua visione del tempo, della societĂ , di una unanitĂ  sempre alla ricerca della propria segreta identitĂ .

E dalla trama dei fondi finemente elaborati emerge l’essenza di una personalissima figurazione tra sogno e poetici incantamenti.

                               Angelo Mistrangelo

 

Bardonecchia, Biblioteca Centro Culturale, viale Bramafam 17, orario:lun.- mar.9,30-12,30/ mer. e sab. 15,30-18,30, gio. e ven. 9,30-12,30/15-18, sino al 31 agosto.

 

PALAZZO MADAMA, MOSTRA DI FRANCO FONTANA

Palazzo Madama presenta, dal 13 luglio al 23 ottobre 2017, la mostra Franco Fontana. Paesaggi, un nuovo importante appuntamento con la fotografia d’autore nella splendida cornice della Corte Medievale.

La mostra, a cura di Walter Guadagnini, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, rende omaggio al celebre fotografo Franco Fontana (Modena, 1933) attraverso venticinque immagini di grande formato in prestito dalla UniCredit Art Collection, una delle principali raccolte d’arte in Europa a livello corporate. Leitmotiv del percorso espositivo è il colore, inteso come rivelazione, come fondamento di poetica, come linguaggio assoluto attraverso il quale passa ogni possibilitĂ  di espressione. Questo è, sin dai precoci inizi alla fine degli anni Sessanta, il fondamento della poetica di Fontana, maestro di una fotografia di paesaggio intimamente e profondamente anti-naturalistica e anti-documentaristica, paradosso questo che da sempre rappresenta la sua forza, la sua caratteristica primaria. Nel colore Fontana cerca e trova gli equilibri compositivi, e con il colore risolve lo spazio: nulla importa, a chi guarda, dove quella fotografia sia stata scattata, nĂ© quando, nulla importa del contesto. In questo senso, il suo è un paesaggio puro, liberato dalle necessitĂ  e dai vincoli della contingenza, poichĂ© il vero soggetto della sua fotografia è il gioco delle cromie e delle luci, il taglio dell’inquadratura, l’estensione emotiva di questi elementi, non della natura in quanto tale.

 

L’esposizione – realizzata con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la CittĂ  Metropolitana di Torino – arricchisce con un nuovo capitolo il filone delle mostre fotografiche che ormai da qualche anno Palazzo Madama accoglie in Corte Medievale.

 

Accompagna la mostra un programma di eventi collaterali presto disponibili sul sito www.palazzomadamatorino.it

 

VIGNALE MONFERRATO, SCULTURE E FOTOGRAFIE DEDICATE AI PAESAGGI VITIVINICOLI

In collaborazione con il Club per l’Unesco di Vignale Monferrato

Palazzo Callori – Piazza del Popolo

Inaugurazione sabato 22 luglio 2017 ore 18.30

MOSTRA

di sculture e fotografie dedicate ai paesaggi vitivinicoli

del Sito Unesco Langhe-Roero- Monferrato

22 luglio – 8 ottobre

Aperto il sabato h 16.30-18.30 e la domenica 16.00-19.00

Per visita su appuntamento chiamare Roberta Bianchi 3483026840

PAESAGGIO DISEGNATO

Sculture di Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli

Il progetto Paesaggio disegnato riguarda la realizzazione di opere dedicate al racconto dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, patrimonio italiano e dell’umanità.

Con questo progetto si intende collaborare al processo di valorizzazione di Langhe, Roero e Monferrato, già in atto, in collaborazione con gli attori attivi sul territorio, credendo nell’idea di funzione dell’arte quale speciale strumento di comunicazione. Il lavoro intende coniugare la scultura con altre forme di espressione, in particolare con la fotografia.

Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo

Fondano C&C Studio alla fine del secolo scorso. Scultori e architetti, hanno oggi raggiunto riconoscimento internazionale e sono ospiti di mostre e musei in Italia, Francia e Svizzera.

Conducono un lavoro alla ricerca di un proprio segno con realizzazioni e progetti dedicati a costruzioni, fon-tane, pezzi unici tra scultura e architettura. Nel 2009 nasce il progetto Profili, sculture dedicate al tema del paesaggio e all’indagine del rapporto tra terra e cielo, che porta alla collaborazione con fotografi di fama internazionale. Il loro lavoro è caratterizzato da una costante ricerca sull’espressività del segno, dove l’utilizzo del taglio laser, tipico del contesto industriale, arricchito da uno studio delle patine di ossidazione e liberamente relazionato alla lavorazione più classica della fusione o al lavoro sui lapidei, acquisisce una forte valenza poetica.

C&C Studio è, a Torino, il laboratorio di scultura e architettura di Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo. Un luogo di produzione e di ricerca artistica che negli ultimi vent’anni ha coinvolto con entusiasmo una moltitudine di collaboratori dalle competenze diverse, nucleo di aggregazione e lavoro alla ricerca delle affinitĂ  elettive di chi lo compone.

www.studiocec.it

VITE NOTTURNE

Fotografie di Enzo Isaia

Fotografie scattate in vigna di notte con l’ausilio di un solo punto luce e di uno specchio.

Non vogliono essere immagini didascaliche bensì solo di effetto, assolutamente decontestualizzate.

Enzo Isaia

Nato a Pordenone, dopo un percorso universitario presso il Politecnico di Architettura di Torino, sceglie di dedicarsi interamente alla fotografia.

Specialista del settore pubblicitario, con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi ed aerei – ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su paesaggio, ritratto, reportage, architettura. Per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati.

www.enzoisaia.com

 

TORINO, DI GAETANO PER OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO

Il 26 luglio inaugura l’opera del 3° artista selezionato da Christian Caliandro per Opera Viva Barriera di Milano, il progetto site specific ideato da Alessandro Bulgini e sostenuto da FLASHBACK che scandisce i mesi che mancano all’apertura della fiera il 2 novembre 2017.

Si tratta di Cristiano De Gaetano, artista precocemente scomparso nel 2013 a soli 37 anni che, con la sua ricerca, ha indagato nuclei tematici precisi: l’identità vissuta ed esperita come continua mutazione; l’identità personale, ancora, scavata ed espansa nel tempo, fino a inglobare parenti, antenati, sconosciuti, immagini e opere d’arte appartenenti ad altre epoche; una memoria “biologica” quindi, una narrazione di ricordi che tende a esorbitare dai suoi confini e ad assumere in contorni di un intero mondo figurativo e simbolico. Un mondo di frammenti, di scaglie, scorie del tempo passato e futuro, che si dispone e si ricompone sotto i nostri occhi; che sta passando e continua a passare, in perenne transizione. Un mondo convincente e persuasivo, anche a tratti malinconicamente apocalittico.

“L’età del ghiaccio” De Gaetano l’ha intravista e catturata prima degli altri, insieme a pochissimi; l’età del ghiaccio è arrivata, è questa. Quella di Cristiano De Gaetano è un’opera meravigliosamente circolare e autoconclusa, che continua a pulsare e a interrogarci, a indicare all’arte e alla critica una strada possibile e percorribile. Un approccio – una “disposizione d’animo” – costruito attraverso una relazione costante con la vita, con lo spazio-tempo esistenziale (proprio e degli altri). I suoi lavori funzionano come dispositivi aperti verso direttrici diverse, differenti, alternative della produzione – e della ricezione – artistica del e nel presente. Esattamente quelle che la sequenza di Opera Viva Barriera di Milano tenta di seguire e indicare.

 

BORGO SAN DALMAZZO: PAOLA MALATO, DIALOGHI

Art Gallery LA LUNA Via Roma 92, Borgo San Dalmazzo (Cn), dal 14 luglio al 13 agosto 2017. Inaugurazione 14 luglio 2017, ore 21,00

Palazzo Marchionale Sede del Municipio di Chiusa Pesio, Piazza Cavour 10, dal 16 luglio al 31 agosto 2017. Inaugurazione 16 luglio 2017, ore 11,30

presentazione in catalogo di Francesco De Bartolomeis

 

E’ un’unica mostra, questa, distribuita su due sedi per documentare la complessitĂ  del lavoro di Paola Malato negli ultimi vent’anni: una ricerca che la vede impegnata soprattutto nella scultura, con l’uso prevalente della terracotta, a volte combinata anche con altri materiali come il ferro, il rame, il marmo, il legno, il piombo, il gesso, il vetro, il mosaico ….. Tutto comincia con lastre da parete, che poi diventano sculture singole nello spazio, sempre piĂą grandi, fino alla nascita delle grandi installazioni con elementi che dialogano tra loro come remote forme archetipiche o come frammenti archeologici, a testimonianza della storia e della cultura dell’umanitĂ , con significative motivazioni contemporanee. Nell’opera di Paola Malato la scultura dialoga con l’architettura: sono archi, pilastri, strade, strutture che si ribaltano e si compenetrano. “E’ giusto il riferimento all’architettura… – sottolinea infatti De Bartolomeis nella presentazione – … particolarmente interessanti le distorsioni, le irregolaritĂ , e la capacitĂ  di ricondurre all’unitĂ  compositiva … “.

In tempi piĂą recenti l’artista procede sperimentando strumenti linguistici alternativi per   la conquista di diverse soluzioni formali e concettuali: il plexiglass, per esempio, le consente di verificare nuove possibilitĂ  della luce e della leggerezza, oppure l’uso di pagine scritte (del suo stesso diario giovanile) che non si manifestano solo come segni grafici ma assumono anche valore di memoria individuale e quindi collettiva. L’opera “Contaminazioni: est-ovest”, – donata dall’artista al Comune di Chiusa Pesio – è destinata ad una collocazione di prestigio nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana del centro storico del paese. Se ne prevede l’installazione definitiva nel prossimo mese di settembre.

Orari di apertura: Art Gallery La Luna sabato 10,30 – 13,00 / 16,00 – 19,00 domenica 10,30 – 12, 30

Orari di apertura: Comune di Chiusa Pesio dal lunedì alla domenica 10,00 – 13,00

lunedì, martedì, giovedì 14,00 – 16,00

 

 

ESTATE D’ARTE ALLA CONSERVERIA PASTIS

Alla Conserveria Pastis, in piazza Emanuele Filiberto 11/a, Quadrilatero Romano, proseguono gli appuntamenti del ciclo #Fuoriclasse a cura di Daniele Galliano.

Dopo le presenze di Nicus LucĂ  e Nina Silla, è ora la volta di Alice Belcredi che marcoledì 19 luglio, alle 19, inaugura il suo intervento performance e l’installazione sul tema «Ali Menta»: «Vinco premi, scrivo bene ma scelgo di esprimermi con le immagini, plasmo materia ma ho scelto di esprimermi con le immagini..Con la luce…».

Organizzata dall’Associazione Culturale Azimut, la mostra resterà aperta sino al 25 luglio, con orario dalle 18 alle 02.

A settembre ultimo incontro del ciclo con gli intensi lavori di ricerca e sperimentazione di Turi Rapisarda.

In questo locale vengono ospitate le esperienze di giorvani creativi con sequenze fotografiche, innovativi oggetti di design e gli ironici disegni di Federica De Leonardo.

 

(A. Mis.) Â