Chieri, Vicolo Albussano: marciapiede coperto da escrementi di piccione

Mentre le piazze principali e gli edifici decadenti di Chieri si preparano ad essere rifatti a nuovo, sorgono alcune problematiche nelle vie meno frequentate della città. È il caso di Vicolo Albussano, stradina dallo scarso passaggio pedonale, adiacente a Via Vittorio Emanuele II. Proprio a ridosso di quest’ultima via, il marciapiede appare tappezzato di escrementi di piccione, che rendono il passaggio a tratti sgradevole o addirittura impraticabile. La causa scatenante è che gli uccelli hanno trovato un habitat ideale in cui posizionarsi sia di giorno che di notte; essi infatti possono appoggiarsi in tutta tranquillità alle sporgenze del muro di mattoni che costeggia la strada. La bellezza stessa di questa parete, che fiancheggia il lato del Monastero delle Benedettine Cassinesi, è stata compromessa e rovinata dalla presenza dei volatili. Le persone che decidono di camminare lungo questo tratto di strada si trovano dunque ad un bivio: proseguire il tragitto sul marciapiede con la certezza di calpestare escrementi di piccioni, camminando però con il naso all’insù per evitare spiacevoli inconvenienti, o passare incautamente sul lato della strada facendo attenzione alle macchine in arrivo. Oltre ad essere disgustoso, è risaputo che il guano può essere dannoso per la salute umana in quanto veicola diversi agenti patogeni e potrebbe trasmettere quindi alcune malattie; oltretutto, per via della sua corrosività, può arrecare danni ad edifici od automobili. In aggiunta, proseguendo verso Nord in Vicolo Albussano, gli abitanti riferiscono di aver avuto, negli ultimi mesi, problemi a causa dei numerosi scarafaggi nelle zone adiacenti i portoni delle abitazioni. È lecito domandarsi se non solo la grande afa abbia contribuito, ma anche la sporcizia sopra descritta abbia giocato un ruolo importante. È risaputo che, una volta appropriati di un determinato spazio, allontanare definitivamente questi animali non è semplice, ma si richiede comunque un’azione riparativa per salvaguardare sia la salute dei cittadini che l’integrità degli edifici coinvolti. I residenti in zona ci comunicano di avere fatto dei reclami al comune di Chieri, senza però ottenere ancora delle risposte. Si spera che, dopo il prevedibile rallentamento dei lavori estivi, i cittadini potranno vedere dei miglioramenti per questa situazione, anche se proprio a causa del gran caldo di questo periodo sarebbe opportuno un celere intervento.

 

Natascia Tagliata