ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

SALUZZO (CN)- PROTAGONISTA ASSOLUTA L’ARPA-

L’arpa, leggende a parte, nasce storicamente da un esemplare di un vaso in bronzo (dopo 2.000 a.C.) che la raffigura come una cassa verticale inclinata leggermente in avanti rispetto al suonatore che la tiene contro il petto, Tale cimelio, un’opera d’arte di valore assoluto, è custodita al British Museum di Londra: anche se ha subito un colpevole restauro, basta a rendersi conto di come fu la prima arpa conosciuta. Sulla cassa sono rappresentate scene dominate dalla figura del gigante Gilgames, eroe della mitologia mesopotamica, grande cacciatore di belve, che abbraccia due tori androcefali, simbolo di sintesi tra prestanza fisica e intelletto, attraverso formulazioni diverse, fino alla virtus latina. L’arpa si sviluppò nelle civiltà del bacino del Mediterraneo a partire dagli Egizi cui seguirono gli Assirri, i Caldei e i Seleucidi. Una fiorente creatura musicale testimoniata dalle sole fonti iconografiche poichè la notazione non esisteva ancora. La prima significativa evoluzione dell’arpa si registra in Irlanda ad opera dei monaci Gallo e Colombano che riassettarono la cultura medioevale dopo le invasioni barbariche. Fino al primo Rinascimento lo strumento resta immutato quando viene considerato tra gli strumenti ad accordatura stabile. Poi lentamente, l’arpa si evolve fino alla forma odierna, soprattutto grazie all’uso della pedaliera e alla chiave d’accordatura come capotasto mobile che permette rapidi passaggi cromatici su una sola corda. Questa in estrema sintesi il percorso storico di questo affascinante strumento musicale che in questi giorni è protagonista assoluto della rassegna “Suoni d’Arpa 2017” che ha luogo a Saluzzo con una serie di concerti e un importante concorso internazionale.

 

Il Concorso (3-5 settembre) avrà luogo presso la sede della Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale, situata nel cuore del centro storico medioevale della capitale del Marchesato, prestigiosa istituzione che promuove cultura musicale con attività formativa di primo livello. Il Concorso ha raccolto 69 adesioni da Austria, Belgio, Cina, Corea, Francia, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, oltre, naturalmente, da varie città italiane. Una occasione straordinaria di confronto tra prestigiose scuole strumentali diverse per tradizione concertistica e didattica. La Competizione si articola in quattro categorie diverse, tre di solisti divisi per età e una di duo con arpa obbligata. I singoli concorrenti sono liberi nella scelta dei brani che spaziano dalla letteratura arpistica, alle trascrizioni e rielaborazioni storiche fino alla musica contemporanea, folk e d’avanguardia. Ai vincitori andranno borse di studio, concerti retribuiti, realizzazione di un CD per l’etichetta Tactus, libri, spartiti e buoni acquisto per un valore complessivo di 20 mila euro. Tra i partners del Concorso, la Salvi Harps, il Comune di Saluzzo, l’Hong Kong Harpe Centre, Ut Orpheus Edizioni, Reicontres Internatioales de la Harpe en Ile de France, il Centro Culturale Italo Tedesco. La direzione artistica di Emanuela Degli Espositi e di Lorenzo Montenz (anch’essi commissari giudicanti) ha riunito una giuria di valore internazionale: Alessandai Magrini del Conservatorio di Grasse, Park Stickney, docente alla Academy of Music di Londra, al Conservatorio di Lione e alla Haute Ecole de Musique di Losanna, Irine Zingg docente alla Civica Scuola di Musica “C.Abbado” di Milano, Edith Pun, direttirce dell’Hong Kong Harpe Centre, Benoit Wery direttore artistico dei Rencontres Internationales de la Harpe en Ile de France e Marcella Carboni, arpista, docente e compositrice.

 

Sono previste visite guidate al Museo dell’Arpa, unico al mondo,, presso lo stabilimento fondato da Victor Salvi, già arpista nella NBC Symphony Orchestra di Toscanini, con sede a Piasco, distante una decina di chilometri da Saluzzo, Un’autentica eccellenza italiana, leader mondiale nella produzione di arpe fornite alle più importanti orchestre del mondo dalla Filarmonica di New York a quella di Berlino. Le maestranze sono completamente artigiane: pensate che per un’arpa occorre assemblare oltre duemila pezzi tutti a mano, doratura compresa. I prezzi sono elevati fino a centomila euro per una singola arpa. I concertisti che possono permetterselo hanno tra le mani un autentico gioiello che consente brillanti sonorità. Capolavori di cui, nonostante tutto, solo l’Italia è in grado di produrre.

 

 

 

Sede del Concorso: Saluzzo, Fondazione Alto Perfezionamento Musicale (sala Verdi), via dell’Annnziata 1b

 

Dal 3 al 5 settembre. Audizioni pubbliche a ingresso libero (a partire dalle ore 8.30)

 

Nei giorni suddetti è possibile prenotare visite guidate al Museo Dell’Arpa Victor Salvi: roberta@museodellarpavictorsalvi. It

 

Sempre presso la Fondazione Alto Perfezionamento Musicale è allestita la mostra di fotografie d’epoca della cultura arpistica curata da Sara Simari e Maria Lucia Marsicovetere

 

 

Prossimi concerti:

 

Saluzzo, Confraternita della Croce Nera (ore 21.00), ingresso libero:

 

 

venerdì 1° settembre- arpisti JANA BOUSKAVA ed EMANUELE RAVIOL

 

 

sabato 2 settembre- Duo d’arpe MARA GALASSI-FLORA PAPADOPULOS

 

 

domenica 3 settembre- “L’arpa in America Latina, ritmo e cultura” con il celebre arpista paraguayano LINCOLN ALAMADA

 

 

lunedì 4 settembre- Concerto vincitori del Concorso e dell’artista PARK STICKNEY che si adopera per introdurre l’arpa tra gli strumenti consoni alla musica jazz.