PIEMONTE ARTE: RIVOLI, MALFATTI, SACRI MONTI, KRAUS, ALBANO, SPECCHIO PATIBOLARE, PORPORATO

RIVOLI: ENZO TOMASO OLIVA E LA MICROCELLULARITA’

Al Museo Casa del Conte Verde, in via Fratelli Piol 8 a Rivoli, s’inaugura il 9 settembre, alle 18, la mostra antologica di Enzo Tomaso Oliva «Arte di nutrimento, tutto il mio DNA», ideata e coordinata da Flavia Curti e curata da Patrizia Novelli. Realizzata dalla Città di Rivoli, con l’intervento dell’Assessore alla Cultura Laura Ghersi, la rassegna ha visto il costruttivo impegno di Laura Salvatore, Giovanna Lombardo, Costanza Mariniello, Giulia Incarnato e Francesca Riccardo.

L’esperienza di Oliva appare legata a un tempo segnato dai versi di Kerouac: «Cammino per la strada/ con Allen/- un vecchio sogno/ lo stesso sogno».

Cammino per la strada con Allen, si legge nell’haiku di Jack Kerouac, uno degli scrittori della Beat Generation con Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti e William Burroughs.

Idealmente il suo cammino si unisce, tra cultura letteraria e artistica, all’itinerario della «Microcellularità» di Enzo Tomaso Oliva, che, in quasi cinquant’anni di attività e di studi, ha attraversato le stagioni della conoscenza, degli incontri, di un’arte che appartiene alle esperienze creative del Novecento e a quella visione che oltrepassa il vero per raggiungere lo spazio delle neuroscienze.

E in questa dimensione, Oliva ha sviluppato una ricerca in cui segno e colore esprimono le interiori visioni dell’umanità, lontane galassie del pensiero, scansioni di un dire che si snoda con la leggerezza di un sogno, di una riconsiderata poetica dell’immagine, di un dialogo profondamente meditato: «La nostra epoca – suggerisce Gillo Dorfles – è ricca di impulsi creativi, dove, naturalmente, si inseriscono gli elementi costitutivi della neuroarte, di un’indagine scientifica che si lega alle intuizioni di pittori, grafici e scultori. L’arte può essere una sorta di benessere per il corpo, perchè l’arte è vita!».

L’arte è, inoltre, gioco, ricercata libertà, suggestione di subitanee impressioni che diventano raffigurazioni come «Anatomia meccanica» e «Composizione microcellulare» e paesaggi della memoria, in una sorta di osmosi, di interscambio di pulsanti vibrazioni, di mappe dai lievissimi confini.

E così l’artista della microcellularità restituisce al tempo l’incanto dei rossi e dei gialli, dei verdi e azzurri, in una fittissima sequenza di punti e cerchi e percezioni «In questo cielo così limpido così puro/ In questo spazio senza limiti infinito…»(Enzo Tomaso Oliva).

Nell’impercettibile fluire dell’immagine evocata, si delinea, quindi, una misura espressiva che rivela «un pittore di colore come il suono di una musica» (Albino Galvano). Mentre si avverte il clima di un linguaggio che esprime il senso di un «tessuto cellulare», di un «processo di aggregazione spontanea» sino alle modulazioni «della Wiener-Secession care al nostro Zecchin e a tanti pittori del primo Novecento, a cominciare da Klimt»(Giuseppe Marchiori).

Ora si rinnova il suo percorso tra sperimentazione e «pointillisme», elaborazione concettuale e scrittura, segnale e approdo ai valori di una umanità in continuo divenire.

 

Angelo Mistrangelo  

 

 

Rivoli, Museo Casa del Conte Verde, via Fratelli Piol 8, orario: martedì-venerdì 16-19, sabato e domenica 10-13/16-19, sino all’8

ottobre.

 

BENE VAGIENNA: MOSTRA“FAR DEL BENE E ANCHE DI PIÙ…”DI GABRIELLA MALFATTI

Città di Bene Vagienna – Chiesa di San Bernardino dei Disciplinanti Bianchi

Personale di Gabriella Malfatti

dal 01 Ottobre al 26 Novembre 2017

Chiesa di San Bernardino dei Disciplinanti Bianchi

(Via Roma, 16 bis)

Personale di Gabriella Malfatti. A cura di Gian Giorgio Massara e Luca Mana. Inaugurazione mostra ore 10,30 del 01 ottobre

Seguirà – a Casa Ravera – presentazione della cartella di stampe della pittrice, curata da Gian Giorgio Massara e Luca Mana.

L’ingresso alla mostre è libero e gratuito con le seguenti modalità:

Chiesa dei Disciplinanti Bianchi giorni festivi 10,00-12,00 / 15,00-18,00

Giorni feriali – per gruppi – prenotarsi all’Ufficio Turistico Tel. 0172.654969

info@amicidibene.it – www.amici di bene.it

 

24 SETTEMBRE, GIORNATE DEL PATRIMONIO: SACRO MONTE DI BELMONTE E DI CREA

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il museo archeologico di Cuorgnè, che contiene i reperti del Sacro Monte di Belmonte, sarà aperto domenica 24 settembre14 alle 17, in Via Ivrea 100. Lo stesso giorno, alle 10, visita guidata al Sacro Monte di Crea.

 

 

 

TORINO, MUTABILIS: “BRICIOLE DI MEMORIA” DI ROLAND KRAUS

Inaugurazione: 12 settembre dalle ore 18.00 – Mutabilis, via dei Mille 25/c Torino. 12 – 23 settembre 2017. Orari: da martedì a venerdì 15.30-19.00; sabato 10.30-13.00/15.30-19.00- chiuso domenica e lunedì

La pittura di Roland Kraus s’iscrive nella corrente dell’espressionismo astratto, nutrita al tempo stesso di spiritualità orientale e di iconografia arcaica. La sua ricerca é di ordine spirituale, da cui deriva l’interesse per i miti orientali che lo riportano alle origini, agli archetipi sepolti nell’inconscio collettivo, alle forze basilari della vita. Da qui anche la sua predilezione per la pratica della gestualità, in quanto tecnica che consente di versare sulla tela pura energia vitale, senza transitare per la mente, in un superamento di sé, uno stato di trance simile ad una danza sacra. In effetti, solo la sintesi tra Oriente e Occidente gli offre un inizio di risposta alla problematica spirituale. Nel 1985, trasferitosi da Berlino a Bruxelles, nell’atmosfera della città europea, tesa alla costruzione della casa comune, in superamento dei passati conflitti nazionali, percepisce la necessità di volgersi indietro, in un ultima valutazione del percorso di un figlio tedesco della guerra. Scultura. Nascono cosi 8 stele di ricordo, denominate “ totem di lutto per una vita in piedi”. Questa rivisitazione di un passato doloroso si realizza tramite una nuova materialità: cemento, legno bruciato, resti calcinati, frantumi di specchi. Altro aspetto del suo lavoro, i momenti più intimi, meditativi, vicini all’arte orientale, trovano espressione sul supporto cartaceo, sovente Fabriano, mediante tecnica mista, disegno, acquerello, pittura acrilica, carboncino. I collages sono opere recenti, ricomposizione di antichi lavori lacerati e diversamente assemblati in un riutilizzo giocoso dei frammenti del passato in forme attuali.

 

CANTALUPA: MOSTRA “ENIGMATICA BELLEZZA” DI SERGIO ALBANO

In occasione della XVIII edizione della manifestazione Canta-Libri organizzata dall’associazione Centro culturale Cantalupa, nella villa comunale di via Chiesa 73, dal 9 al 17 settembre 2017 saranno esposte le opere grafiche del pittore Sergio Albano. Gli appassionati potranno ammirare una rassegna di disegni, acqueforti e litografie realizzate tra gli anni ’60 e i ’90.

Conosciuto soprattutto come maestro della pittura ad olio Sergio Albano (Torino 1939- Pinasca 2008) è stato autore anche di disegni a grafite, carboncino, biro, matita grassa, e sopratutto a china, realizzando opere ritraenti perlopiù monumenti barocchi (a ragione del suo amore per il vedutismo settecentesco del Bellotto). E di incisioni, con le tecniche in cavo (punta secca, acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc..), e altre numerose opere ottenute mediante stampa in piano (litografia e serigrafia).

Le opere selezionate per la mostra rispecchiano le tematiche predilette dall’artista, spaziando dall’architettura alla figura umana, secondo il suo tipico stile difficile da categorizzare, a metà fra il metafisico e il classicismo dell’arte quattrocentesca italiana. Tra queste spiccano le conosciutissime litografie L’amante del torero e Gran Bar, le architetture di Vicolo e Roggia, e le suggestive acqueforti Rocce e La sfinge. Non mancano altre importanti opere, nel 1989 ha realizzato un’acquaforte promozionale per Lancia (Y10 seconda serie) e nel 2006 una cromolitografia in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, raffigurante la tenuta seicentesca dei conti Claretta-Assandri, a Grugliasco, ora sede del Museo del Grande Torino.

 

TORINO, AZIMUT: “SPECCHIO PATIBOLARE”

Azimut Associazione Culturale presenta

Fuoriclasse #8 Appuntamenti d’Arte a cura di Daniele Galliano

Specchio Patibolare

– Turi Rapisarda, Daniel Fuss, Giovanna Preve, Ilaria Viale –

Inaugurazione venerdì 8 settembre ore 19

In mostra fino al 15 settembre – dalle 18 alle 00 dal lunedì al sabato

@Conserveria Pastis – Piazza Emanuele Filiberto 11 a | Torino

Si chiama Fuoriclasse il progetto con cui Daniele Galliano si sveste temporaneamente dei suoi panni di artista e diventa curatore d’eccezione per una serie di mostre e iniziative che si terranno nello Spazio Espositivo Azimut nella Conserveria Pastis del Quadrilatero Romano.

Fuoriclasse, perché si tratta di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali.

Lo Specchio Patibolare è un gruppo di ricerca sulla cultura visiva che lavora con la fotografia analogica.

“La fotografia oggettiva è lo specchio della realtà. Noi abbiamo frantumato lo specchio nel momento in cui abbiamo deciso di fermare l’inafferrabile istante in cui tutto comincia, quando esiste solo la luce, quell’energia che sta prima dell’immagine. Non più dunque un riflesso coeso per raccontare il presente ma fotografia espressiva per annunciare l’inizio di una nuova fine, la tribolazione insita nella condizione stessa dell’esistere.

La sperimentazione in camera oscura, il girotondo intorno alla luce, ha portato alla composizione di uno spartito che permette diverse esecuzioni ma di una stessa musica. Le note sono i toni che noi abbiamo scelto di far suonare sulla carta ai sali d’argento sotto la luce dell’ingranditore.

L’arte entra nella fotografia oltre l’immagine. Il processo tecnico diventa anche pittorico dove il segno non copre ma scopre dettagli. L’artista interviene due volte sulla realtà, quando scatta la fotografia e quando svela l’immagine latente generando copie uniche. Il risultato sono dipinti di luce, istantanee senza tempo in un bianco e nero a colori.

All’interno dello Specchio Patibolare noi guardiamo l’umano. Ogni parte che sia energia o corpo, deforma lo spazio perché influenza il moto del corpo vicino.

L’evoluzione dell’immagine, del processo e della ricerca culturale ha come causa solo ed esclusivamente l’immagine stessa.

Lo Specchio Patibolare è la visione che si sostituisce all’occhio. E’ un’immagine che si ha con il cappio al collo.”

Testo a cura de Lo Specchio Patibolare

 

DRUENTO, MOSTRA DI LUISA PORPORATO “IL SEGNO E LA LUCE”

Circolo del Golf “I Merli”- dal 7 settembre al 24 settembre 2017

Il 7 settembre 2017 alle ore 18.00 si inaugura al Golf Club “I Merli” di Druento la mostra personale del pittore-incisore Luisa Porporato intitolata “Il segno a la luce”. Saranno esposte le incisioni dell’artista: acqueforti e maniere nere con soggetti che vanno dalle immagini di Torino a quelle ispirate dalla natura. Dai segni all’acquaforte che fissano particolari delle architetture della nostra città, alle maniere nere che con lampi di luce fanno affiorare i soggetti dal nero profondo.