LE PERLE NERE DELLA MUSICA – A cura di Edoardo Ferrati

NOWOWIEJSKI, Quo vadis?, opera oratorio in due atti, libretto di Henryk Sienkievicz nella traduzione tedesca di Antoine Jungst

Interpreti: Rafel Siwek (tenore), Alexandra Kurzak (soprano), Artur Rucinski  e Sebastian Smunski (baritoni) Philharmonia Orchestra di Warmia e coro “Gorecki” diretti da Piotr Sukowski

Dux 1327/1328 (2 cd), reg. aprile 2016, durata 95:50

 

Che era Feliks Nowowiejski? Un musicista polacco (foto)-1877-1946- particolarmente versatile e noto per la musica d’organo e per le composizioni patriottiche. Nasce a Wartembork (l’attuale Barczewo) da una famiglia che asseconda il suo formidabile talento musicale, pur trovandosi in ristrettezze economiche. Pertanto, provvede al propri mantenimento suonando il violino nell’orchestra del Reggimento Granatieri e scrivendo musica per bande militari. A diciannove anni vince un premio in denaro con la marcia Sotto la Bandiera della Pace che gli consente di studiare al Conservatorio di Berlino, città dove incontra spesso intellettuali polacchi, sviluppando così un forte amore di patria che sarà determinante in molte delle sue composizioni. Insegna all’Accademia “Paderewski” di Cracovia, assume la direzione dell’Orchestra Sinfonica di Varsavia. In occasione del plebiscito della Prussia Orientale (1920) si schiera tra i sostenitori dell’autodeterminazione dei polacchi, subendo l’ostracismo della Germania dove non si esegue più la sua musica e viene presto dimenticato. Vive in clandestinità a Cracovia fino al 1945 in seguito all’invasione tedesca della Polonia (1939).

La produzione musicale di Nowowiejski è ampia e abbraccia vari generi musicali: nove messe, brani legati alla liturgia, l’opera La leggenda del Baltico, quattro sinfonie, quattro concerti per organo, decine di arie per voce e pianoforte, inni corali. Nel 1935 papa Pio XI° gli conferisce il titolo di Ciambellano Pontificio.

L’imponente opera oratorio Quo vadis?, dopo la prima rappresentazione ad Amsterdam nel 1909, portò la sua fama a livello internazionale con oltre duecento rappresentazioni in Europa e nelle due Americhe. Il romanzo Quo vadis? è scritto dal polacco Henryk Sienkievicz (Premio Nobel Letteratura 1905), un romanzo storico pubblicato dapprima a puntate nel 1894 sulla Gazzetta Polacca e quindi raccolto in volume due anni dopo. Sullo sfondo della Roma imperiale, soffocata dalla tirannide di Nerone, viene narrata la storia d’amore contrastata e impossibile fra Licia, una cristiana, e Marco Vinicio, patrizio romano. Il loro è un amore segnato dalle differenze ideologiche: quello pagano nel suo massimo splendore di gloria e di decadenza morale, e quello dei cristiani delle catacombe intriso di preghiere e amore fraterno. La loro storia ha le radici in quella serie di eventi storici che condurranno all’incendio di Roma e, di conseguenza, alla successiva persecuzione anti-cristiana. Sienkievicz decise di dare il titolo al romanzo in ricordo del noto episodio ripreso da una tradizione popolare, non contenuta nei Vangeli, in cui Gesù appare a San Pietro che gli rivolge la domanda Quo vadis, Domine? (Dove vai, Signore?).

Nowowiejski non è un innovatore, stilisticamente si colloca nel tardo romanticismo. I critici spesso hanno giudicato la sua musica accademica e priva di personalità, tuttavia le sue composizioni continuano ad essere popolari, ammirate  ed eseguite in Polonia e Russia. Quo vadis? È un lavoro travolgente, raffinato nella capacità armonica, evidente, in particolare nelle scene drammatiche. L’esecuzione è assolutamente idiomatica nel radunare le migliori voci polacche del momento e guidata con grande partecipazione da Piotr Sukowski. Un prodotto elegante accompagnato da un corposo booklet di presentazione con un unico neo: le note sono in inglese e polacco, assente il testo del libretto. Questo doppio CD si inserisce all’interno delle manifestazioni organizzate in Polonia per ricordare i 140 anni della morte di Nowowiejski e i 70 anni dalla sua morte.