Ospedale unico dell’asl 5: “Saitta va avanti su Vadò”
Con o senza consiglio comunale aperto, l’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, sembra andare avanti per la sua strada. L’ospedale unico si farà: lo ha ribadito ai sindaci dell’asl 5 che ha incontrato di recente. “Abbiamo parlato con Saitta – dice Claudio Martano, sindaco di Chieri – per verificare la sua disponibilità a partecipare ad un consiglio comunale aperto con i cittadini. Ci ha risposto di non poter aderire, perché la prassi già prevede altro, e cioè di interfacciarsi istituzionalmente con noi sindaci del territorio. Ma ci ha anche detto altro, e non sono cattive notizie. Saitta è più che mai deciso a portare avanti la realizzazione dell’ospedale unico.”
Il percorso, per quanto con tempi ancora abbastanza indefiniti, è stato tracciato. Prosegue Martano: “Saitta ribadisce che in testa a tutto c’è il piano economico-finanziario, che la Regione sta preparando ma che non è ancora pronto. Quando sarà completato, si entrerà nella fase, a mio avviso, più delicata, quella della valutazione ambientale del sito che la Regione ha da tempo individuato, quello di Vadò tra Moncalieri e Trofarello.” Di qui in poi, l’opinione di Saitta e quella di alcuni sindaci diverge. “Saitta – dice sempre il sindaco di Chieri – è assolutamente convinto che il sito di Vadò supererà senza difficoltà la valutazione ambientale, anche grazie ad alcuni accorgimenti che la Regione ha previsto per quel sito, da molti sindaci criticato perché giudicato non adatto, soprattutto per l’esondabilità. Se però (ed è una ipoitesi che al momento Saitta non prende in considerazione) il sito di Vadò non dovesse superare l’esame della valutazione ambientale, quel piano economico-finanziario sarebbe utilizzato per gli altri siti che sono in lizza per la costruzione dell’ospedale unico.” Voci di nuovi movimenti di sindaci nella zona di Villastellone confermerebbero che la eventuale seconda scelta, qualora Vadò venisse bocciata, potrebbe essere quella. Saitta ha anche indicato dei tempi. “ Ci ha detto – conclude Martano – che per fine ottobre, massimo metà novembre, il piano economico finanziario sarà completato e approvato a livello ministeriale. Di lì in poi, si tornerà s discutere di valutazione ambientale.”