PASSIONE FUMETTI: ad ALEcomics Martin Mystère, Morgan Lost, He-Man e 22.000 partecipanti.


La 3ª edizione di ALEcomics è stata un grande successo. Nel splendida location della Cittadella di Alessandria, tra sabato 23 e domenica 24 settembre, i visitatori sono stati ben 22.000 (erano 17.000 nel 2015). Tra bastioni, mura antiche, prati verdi e casermette, sembrava di essere in una piccola Lucca. C’erano tutti, appassionati di fumetti, di games, di giochi, tantissimi cosplayer e tanti visitatori curiosi. Mancavano solo i grandi editori. Peccato, per loro. E non male per una manifestazione completamente gratuita, grazie al grande lavoro organizzativo dei ragazzi dell’Associazione Culturale ALEcomics che hanno curato la gestione delle varie sezioni in spazi adeguati e ben allestiti, hanno coinvolto autori e associazioni e organizzato incontri significativi: da Dragonero a Corrado Roi, da Martin Mystère a Morgan Lost 2.0.


All’incontro su Martin Mystère hanno partecipato il Presidente dell’AMys Luca Salvadei, i disegnatori Fabio Piacentini e Gino Vercelli e lo storico sceneggiatore Federico Memola, intervistati da Francesco Borgoglio e Giuseppe Galeani.
Fabio Piacentini, disegnatore relativamente recente sul personaggio, ma particolarmente apprezzato per lo stile morbido e pulito, ha rievocato il suo esordio sulla serie regolare con le matite del n. 241 “Le mille gru di Hiroshima” (testi di Andrea Cavaletto e chine di Roberto Cardinale) e il suo apporto sulla nuova serie de “Le nuove avventure a colori di Martin Mystère”. “Per Martin Mystère a colori ho lavorato in digitale, nella parte iniziale mi sono occupato dello studio del viso di Martin e di quello di Max. Abbiamo lavorato molto in team, siamo partiti già con la sceneggiatura pronta e il layout. Tutto questo è servito per uniformare lo stile sulla miniserie. Si parla di una eventuale seconda stagione, ma nulla è ancora stato deciso.”


Federico Memola ha ricordato i tempi del suo esordio sulla serie negli anni ’90: “ho iniziato a lavorare su Martin Mystère quando era già in edicola da circa 10 anni. Ai tempi la longevità dei personaggi era una caratteristica della Bonelli. Tutte le pubblicazioni speciali della Sergio Bonelli Editore sono state ideate da Alfredo Castelli: Speciali, Almanacchi, Storie brevi, Maxi, tranne di Giganti (quelli arrivano dal Texone). Ai tempi il pubblico dei lettori Bonelli era considerato un’entità unica, senza un’età precisa. Oggi è in atto una diversificazione, per i più giovani, ma anche per gli adulti”.
Sempre da un’idea di Alfredo Castelli – e su Martin Mystère – sono nati i team-up in casa Bonelli, vale a dire gli incontri tra protagonisti di serie diverse. Tra questi quelli tra Martin Mystère e Nathan Never, di cui sono usciti due albi negli anni 1996 e 2001, entrambi disegnati da Gino Vercelli, “Prigioniero del futuro” e “Il segreto di Altrove”.


Nel corso dell’incontro è stato ricordata la forte identificazione di Martin Mystère con il suo creatore Alfredo Castelli, anche se all’inizio Castelli aveva creato un personaggio avventuroso più vicino allo stile di Indiana Jones. “Martin Mystère Le nuove avventure a colori” invece è nato come script per una serie televisiva. Quando il progetto è stato dirottato al fumetto, Castelli ha riunito 6 sceneggiatori e gli ha chiesto di scriverlo come lo avrebbe fatto lui se il personaggio fosse nato oggi. Ha dato però indicazioni: nella nuova versione dovevano esserci più disegno e meno dialoghi. Disegni molto dettagliati e ricchi ma in stile linea chiara, pensati per il colore. E poi velocita e tanti colpi di scena, rivolto ad un pubblico giovane e dinamico, quello che guarda le serie TV come Sherlock. Tra le curiosità raccontate nell’incontro quella relativa al cambio di assistente di Martin Mystère: essendo stata pensata per la TV, la figura di Java rischiava di essere ridicola, per cui gli è stato affiancato un assistente ispirato allo scrittore Hemingway, nell’aspetto e anche nell’indole. Le vendite della miniserie sembrano essere state costanti per tutti i numeri e aver portato qualche nuovo lettore anche sulla serie regolare. La seconda stagione potrebbe avere il formato del nuovo Morgan Lost.


All’incontro su Morgan Lost hanno partecipato Claudio Chiaverotti e il disegnatore Cristiano Spadavecchia, sempre intervistati da Francesco Borgoglio e Giuseppe Galeani. L’attenzione è subito andata alla nuova stagione Morgan Lost Dark Novels (come annunciato sul retro copertina del n. 24 “Serial Toons”) che proseguirà con le spettacolari copertine di Fabrizio De Tommaso. In rete è iniziata a circolare quella provvisoria del n. 0, albo in uscita nel mese di novembre ma che verrà presentato in anteprima a Lucca, dove avrà anche una variant. Claudio Chiaverotti, senza fare spoiler, ha anticipato che nel numero zero – disegnato da Val Romeo – ci saranno i 6 anni di vita di Morgan Lost che intercorrono dal rapimento all’avventura narrata nel n. 1 della prima stagione. Scopriremo come ha vissuto il dramma della perdita di Lisbeth, come è diventato un cacciatore di serial killer, chi gli ha dato la macchina e la pistola, come ha conosciuto Smiley, insomma, come è diventato quello che è ora.


La nuova stagione – in formato maggiorato e di 64 pagine – avrà una continuity molto stretta, come una storia molto lunga suddivisa in più capitoli. “Ho dovuto reinventare il mio modo di scrivere” ha dichiarato Claudio Chiaverotti, “mi sono riletto il Frank Miller di Sin City e Batman The Dark Knight e ho seguito alcune serie TV, ma anche tanti film di azione, che amo molto. Mi sono creato uno schema generale, che poi ho sistematicamente distrutto, perché voglio che Morgan e la serie si evolvano e crescano con me”. Chiaverotti ha evidenziato come la nuova stagione di Morgan Lost avrà anche un’impronta più adulta. Lo è già, ma avrà ancora meno censure. Paradossalmente sarà meno violenta, ma ci sarà più violenza psicologica. Torneranno molti personaggi importanti della prima serie, in particolare i cattivi principali, che diverranno ancora più protagonisti.


Tra i cattivi più amati della serie di Morgan Lost ci sono sicuramente i Coniugi Rabbit, protagonisti della bella storia disegnata da Cristiano Spadavecchia, ci cui l’autore ha ricordato la genesi e gli studi effettuati, insieme a Claudio Chiaverotti, per arrivare ad una maschera credibile ed inquietante. Morgan Lost, come Brendon (l’altro figlio di Claudio), è un personaggio che riesce a instaurare un forte legame con il lettore, capacità che nasce già dal lavoro dei disegnatori, come ha evidenziato bene Cristiano: “per disegnare io parto sempre dalle emozioni che mi danno le sceneggiature di Claudio”.
Chiaverotti è poi tornato sulle caratteristiche della nuova stagione, precisando che non ci sarà il frontespizio e che la continuity non sarà come quella storica degli albi di Tex e Zagor, ma con uno stile più all’americana. Ogni albo sarà realizzato da un disegnatore diverso. Tra questi ci sarà anche Corrado Roi, oltre al team già visto all’opera sulla prima stagione.
Torneranno anche i Coniugi Rabbit.


Ad ALEcomics si è visto anche He-Man con i suoi Masters of the Univers. Oltre alla mostra di tavole e al portfolio (con le illustrazioni di Daniele Statella, Stefania Caretta, Emiliano Santalucia, Simone Garizio, Fabio Ruotolo, F. Barbieri, B. Sudario, Fabio Piacentini, Giuliano Piccininno, Fabrizio De Fabritiis, Federica De Meo, Francesco Mortarino e Renato Ricci), nello stand allestito da Creativecomics si poteva visionare anche il “presepe dei Masters”, una sorta di ricostruzione di Eternia, realizzata con la collaborazione del collezionista Riccardo D. Cavalli e con i gadget di Massimo Fiorio. Un’atmosfera vintage anni ’80 (He-Man viene spesso citato dal Trio Medusa su Radio Deejay Chiamate Roma Triuno Triuno) che è proseguita anche nella conferenza di domenica 24 settembre.


Grazie ALEcomics, con l’augurio, per il 2018, di una 4ª edizione ancora più imponente.