Franco e Gianni, 52 anni d’amore in un libro per i diritti civili. A Torino il 27 ottobre. A Trofarello il 1 dicembre.

Franco e Gianni

Franco e Gianni, chi non li conosce. Sono stati i primi ad unirsi civilmente nella città di Torino, nell’agosto 2016, alla presenza della sindaca Appendino. Quel 6 agosto ha rappresentato una giornata di grande felicità per entrambi: dopo 52 anni d’amore la loro unione era riconosciuta anche dinnanzi alla legge. Ma si è trattato anche di una giornata simbolo, il cui significato è andato oltre le vite di Franco e Gianni: il simbolo di una vittoria nella una lunga lotta portata avanti da loro, e tanti altri come loro, desiderosi di vedere riconosciuto il loro rapporto.

Pochi mesi dopo Franco ha ceduto alla malattia che lo logorava da tempo, ma la loro storia è da considerarsi tutt’altro che conclusa, così come la lotta della quale sono stati attori e protagonisti per oltre mezzo secolo.

Di Franco e Gianni sono note le vicende degli ultimi anni, ma ora sarà possibile ripercorrere il loro intero percorso, grazie ad un libro a firma di Roberta Fontana e Stefano Peiretti, che sta per essere presentato in anteprima a Torino, il 27 ottobre alle ore 21.00 presso il Circolo dei Lettori. Due autori per raccogliere la narrazione di Gianni, due voci per un cammino che ha segnato la storia della società civile italiana.

Stefano Peiretti

Abbiamo incontrato Stefano Peiretti, trofarellese, per saperne di più.

Come nasce l’idea di questo libro?

«L’idea di scrivere questo libro nasce da un desiderio di Franco che, a causa di un tempo tiranno, non è riuscito a portare a termine il suo sogno. Sogno rimasto tale fino a maggio di quest’anno, quando qualcosa è cambiato. Io e Roberta Fontana lo abbiamo scritto per un sogno, per portare speranza in chi oggi non ne ha molta, soprattutto nei giovani. Questo racconto cerca di essere il primo passo verso qualcosa di nuovo, di davvero diverso».

Ci racconti qualcosa in più su lei e Roberta

«La vita ha portato me e Roberta su strade diverse da quelle della scrittura, anche se è una passione che ci accomuna. Ma quando sento dire che “il destino non esiste” devo dire che noi stiamo la prova che così non è . Ci siamo conosciuti per caso ad una serata in cui si parlava di diritti, e ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda. I nostri mondi apparentemente opposti sono riusciti a fondersi al meglio tra di loro, creando un mondo unico. Quello che ci auguriamo, con tutto il cuore, possa diventare quello che ci circonda».

“Franco e Gianni – 14 luglio 1964” (Echos edizioni)

Ci parli del libro

«Il libro si intitola “Franco e Gianni – 14 luglio 1964”, dalla data in cui si sono incontrati. E’ il racconto reale di una delle coppie gay più longeve della storia. Franco e Gianni hanno raggiunto le 52 primavere insieme vivendo il loro rapporto senza diritti, in anni in cui essere omosessuali non era affatto facile. Ma loro hanno sempre avuto qualcosa in più rispetto a tanti altri: la dignità nel lottare per ottenere ciò che desideravano: essere cittadini di serie A, loro che sono sempre stati, comunque, una famiglia».

Cosa significa per Gianni questo libro?

«Gianni con questo libro realizza innanzitutto l’ultimo sogno del suo compagno, anzi, di suo marito. E’ un riscatto, una speranza, la prova tangibile della volontà di continuare a lottare per chi ci sarà dopo. Questo libro è il futuro. Gianni è un buon esempio da seguire, tutti noi dovremmo imparare da lui, perché nonostante le difficoltà e le insidie della vita ha lottato insieme al suo amore per 52 anni, ed oggi, rimasto solo, continua a farlo».

Il libro, patrocinato dal Coordinamento Pride, e distribuito tramite il sito ufficiale www.francoegianni.it, vede il supporto di Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, e di Magda Zanoni, Senatrice della Repubblica. La prefazione è curata da Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino. Madrina d’eccezione dell’opera è Orietta Berti. Alla prima assoluta del 27 ottobre seguiranno incontri di presentazione in tutta Italia. Per quanto riguarda Trofarello l’appuntamento è per venerdì 1 dicembre, ore 21.00, presso il centro culturale Marzanati.

Sandra Pennacini