Sanità, sì del ministro alla Città della Salute e a Novara. E l’ospedale unico dell’Asl 5?
“Ringrazio il ministro Lorenzin per aver fornito certezze che aspettavamo da molto tempo. Ora abbiamo la sicurezza che saranno a disposizione i finanziamenti statali per il Parco della Salute di Torino e per la Città della Salute di Novara“. Cosi l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha commentato la lettera inviata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione del convegno organizzato dall’Unione Industriali di Torino sul Parco della Salute, a cui ha partecipato insieme al presidente della Regione Sergio Chiamparino e al commissario della Città della Salute Gian Paolo Zanetta. Il ministro Lorenzin ha annunciato la disponibilità del Governo a sottoscrivere l’accordo di programma per la realizzazione delle due strutture, che prevedono un finanziamento statale di 238,5 milioni di euro, a cui si aggiungono 12,2 milioni di euro di risorse regionali. Questo stanziamento metterà in moto un finanziamento privato aggiuntivo di 525,6 milioni di euro, per un investimento edile di 776,2 milioni sulle due opere. Se si contano anche i 146,1 milioni necessari per le tecnologie, l’investimento totale fra pubblico e privato sarà di 922,4 milioni di euro. “Finalmente possiamo dire di essere alla vigilia della gara d’appalto per il Parco della Salute di Torino: contiamo di affidare i lavori entro il 2018 e di realizzare l’opera in 3-4 anni – sottolinea l’assessore Saitta – Coinvolgere i privati ci consente di velocizzare i tempi e mantenere standard qualitativi alti. Nel frattempo noi abbiamo lavorato con l’obiettivo di dare certezze e garanzie ai privati, arrivando all’approvazione della variante urbanistica e alla realizzazione delle bonifiche sull’area prima dell’avvio dei lavori e occupandoci della correttezza di tutte le procedure attraverso un costante rapporto con l’Anac“. Il Parco della Salute, aggiunge l’assessore, “vuole essere un grande esempio di collaborazione fra sanità, università, imprese e ricerca. Non sarà semplicemente un edificio, ma un polo di livello internazionale in grado di esaltare le nostre eccellenze e di attrarne altre dall’esterno“.
Adesso ci si domanda se il passo successivo sarà l’avvio dell’operazione per la costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl 5 (a Vadò?) o la fine di una speranza. Lo si saprà quando anche questo piano finanziario sarà presentato al vaglio del ministero.