Guardia di Finanza: donati al Cottolengo di Torino oltre 3000 capi sottratti al “mercato del falso”.

Importante iniziativa di solidarietà della Guardia di Finanza di Torino nei confronti dei cittadini più bisognosi. I Finanzieri Torinesi hanno nei giorni scorsi consegnato alla “Piccola Casa della Divina Provvidenza” di Torino, più nota con il nome di Cottolengo, oltre 3.000 capi di abbigliamento sottratti al mercato della contraffazione nel corso di una recente operazione. Le Fiamme Gialle, considerato che l’enorme quantitativo di materiale sarebbe andato distrutto, hanno chiesto la possibilità di devolvere in beneficenza parte degli articoli sequestrati; il Tribunale di Torino, il Presidente dei Gip e l’ufficio corpi di reato del tribunale, accolta l’istanza e rilevata l’effettiva esigenza ed il sicuro utilizzo a fini umanitari della merce confiscata, ne ha disposto la devoluzione, previa rimozione dei marchi distintivi. Alla consegna del materiale, calze da uomo, giacche a vento, piumini, maglioni, pantaloni, indumenti intimi e scarpe ginniche, avvenuta presso la sede del Cottolengo nel quartiere Aurora del capoluogo sabaudo, hanno assistito, in rappresentanza dell’opera pia, alcuni religiosi che giornalmente prestano la loro opera caritatevole per i meno fortunati. L’Istituto Cottolengo, dal nome del suo fondatore, il sacerdote piemontese San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fin dai tempi della fondazione si è costituito in diverse comunità di ospiti e di religiosi, realizzando nel corso degli anni una varietà di servizi di assistenza ai bisognosi, privilegiando sempre le persone in stato di abbandono ed in difficoltà. L’iniziativa della Guardia di Finanza di Torino, si pone nel variegato quadro del costante impegno del Corpo a favore della collettività ove, a fianco alla lotta ad ogni forma di criminalità economico-finanziaria, trovano spazio diverse iniziative benefiche volte ad assicurare la vicinanza del Corpo ai più bisognosi in nome di una maggiore giustizia ed equità sociale. In tale “terreno comune”, termini come “lotta alla contraffazione” e “solidarietà” si fondono in un connubio ideale.