Chieri, Strada Andezeno: nuovo marciapiede dalle Rocche al Murè, si fa nel 2018
La scorsa settimana la Giunta ha approvato il progetto definitivo del nuovo marciapiede che collegherà la zona delle Rocche con il Murè, lungo Strada Andezeno. L’opera verrà realizzata nel 2018, sul lato destro della strada uscendo da Chieri, con una spesa di 100 mila euro, che derivano dagli oneri di urbanizzazione di un intervento edilizio in Via Avolio. “Gli abitanti della zona – dice l’assessore alla mobilità del Comune di Chieri, Massimo Gaspardo Moro – chiedevano da tempo il marciapiede, per poter raggiungere a piedi in sicurezza la città. Il tratto di Strada Andezeno da Strada S. Silvestro alla rotatoria che segna l’ingresso nella zona residenziale è in curva ed è percorso da un traffico piuttosto veloce. C’è il capolinea del bus urbano 1 e ci sono abitazioni anche sul lato di Via Verdi. Oltre al marciapiede, verrà realizzato anche un attraversamento pedonale, oggi inesistente, per attraversare la strada con maggiore sicurezza dove ci sono le fermate del bus e per permettere agli abitanti della zona di Via Verdi di raggiungere il marciapiede.
Purtroppo non è stato possibile, insieme al marciapiede, trovare lo spazio per realizzare il percorso ciclabile che il Bicicplan prevede in quel tratto di strada, per collegare la città al percorso ciclabile realizzato anni fa nel Comune di Andezeno nella zona industriale, lungo la Strada Provinciale 119.
Le abbiamo provate tutte, ma la normativa dice che le strade percorse dagli autobus devono essere larghe almeno 7 metri, più le banchine, e che un percorso anche solo ciclopedonale deve essere largo più di 2 metri e mezzo. Le norme dicono che, se quelle misure non ci sono, bisogna rinunciare al percorso ciclabile e le biciclette devono viaggiare sulla carreggiata. Il problema è che passare in bicicletta sulla carreggiata, specie nel tratto in salita, quando si va molto piano, è pericoloso, specie per i ciclisti più lenti, come i bambini e gli anziani. Una soluzione sarebbe stata restringere a 6 metri la carreggiata, mettere un limite di velocità inferiore e recuperare spazio per il percorso ciclopedonale, ma le norme non lo permettono.
Altrimenti, per realizzare un percorso ciclabile, avremmo dovuto allargare la strada, espropriando le fasce laterali. I tempi sarebbero stati molto lungi e incerti, i costi sarebbero aumentati molto e nel frattempo gli abitanti delle Rocche sarebbero rimasti ancora senza marciapiede.
E’ un peccato che le norme attuali siano così rigide, perché in molti casi sarà difficile se non impossibile attuare le previsioni del Biciplan. Ci dobbiamo aspettare, comunque, che molti ciclisti passeranno sul nuovo marciapiede, per sentirsi più sicuri. E non ce la sentiamo di dar loro torto.”