Emergenza smog: “Ripensare la mobilità a Chieri e in tutta l’area metropolitana”
Emergenza polveri sottili «Urge un ripensamento della mobilità non solo a Chieri ma in tutta l’area metropolitana». È il pensiero di Luca Schiavone, coordinatore giovani di FI Chieri, a seguito del blocco dei mezzi diesel euro 5 imposto a Torino dalla giunta a 5Stelle. «Si tratta di un provvedimento che secondo gli esperti apporta pochi benefici alla qualità dell’aria – spiega – Il problema delle polveri sottili c’è, ma non sono i provvedimenti a spot a risolvere la situazione quanto una gestione oculata della mobilità urbana ed extraurbana». A Chieri l’Amministrazione non ha ancora adottato misure antismog (i comuni sono in attesa dell’adozione di una Delibera Regionale che detti al Tavolo della qualità dell’aria della Città Metropolitana le misure da adottare) ma ha invitato i cittadini a limitare l’uso dell’auto ed evitare le zone più trafficate. Ma cosa succede se la necessità impone di recarsi a Torino per motivi di studio o lavoro? «La vera priorità del nostro territorio è quella di mettere in campo politiche attive e buone pratiche non solo per la tutela della salute, ma di riorganizzazione della mobilità. Il comune di Chieri, in concertazione con la Città Metropolitana e il capoluogo torinese, dovrebbe sollecitare la messa in atto di un piano del traffico sostenibile, che incentivi il trasporto pubblico e preveda isole di scambio e di mobilità – prosegue Schiavone – Questo significa innanzitutto provvedere, insieme alla Gtt, alla sostituzione dei mezzi vetusti e inquinanti con bus di ultima generazione e creare un tavolo di discussione tra tutte le città dell’Area metropolitana in modo da coordinare le fasce in cui non è possibile utilizzare l’auto, limitando il disagio per i cittadini. Sarebbe anche interessante aprire un dialogo con i gestori delle linee locali, per un eventuale rinnovo delle flotte optando per mezzi green». Fondamentale cambiare il concetto di mobilità: «Una buona politica ambientalista parte dai trasporti – rimarca Schiavone – Oltre a incentivare all’uso dei mezzi pubblici attraverso abbonamenti e convenzioni, è necessario spingere sul completamento della metropolitana e delle piattaforme di interscambio auto-treno così come su bike e car sharing laddove manca». Da non trascurare il potenziamento della linea ferroviaria chierese, che negli ultimi anni ha avuto diversi problemi con ritardi e treni soppressi: «Riqualificare la linea significherebbe garantire un ottimo mezzo di trasporto verso il capoluogo, oltre a promuovere una mobilità più sostenibile con il passaggio da gomma a rotaia». Infine si rende necessario accelerare sulla Tav, l’opera più importante per la futura rete europea dei trasporti su rotaia.