Chieri, Sacco (F.I.): “Su Piazza Cavour, il Comune dica chiaramente che intenzioni ha”

«Evidentemente tutti i tavoli fatti dall’Amministrazione non sono bastati a rassicurare i commercianti sul futuro del centro storico». Resta calda la discussione sulla possibile pedonalizzazione di piazza Cavour. Ora i commercianti del centro cittadino si sono uniti in un Comitato per contrastare il progetto comunale che potrebbe prevedere la chiusura al traffico di almeno una parte della piazza: «Dagli incontri fatti con i commercianti è emerso più volte la volontà del Comune di pedonalizzare – rammenta la capogruppo FI Rachele Sacco – Anche se durante il consiglio comunale di lunedì l’Amministrazione ha detto che si tratterebbe semplicemente di rallentare la velocità delle auto, è palese che in futuro potrebbero chiuderla alle macchine. In piazza Cavour le auto viaggiano già a bassa velocità e un ulteriore rallentamento favorirebbe gli ingorghi giustificando la pedonalizzazione».

Ipotesi fortemente contrastata da chi ha attività in centro: «Il Comune deve dire chiaramente dire quali siano le loro intenzioni. Perchè se è partita una raccolta firme contro la pedonalizzazione è perchè ormai tutti sono convinti che questo sarà il futuro della piazza – sottolinea la consigliera che si è resa disponibile a dare una mano nella raccolta firme – Prima di progettare chiusure delle piazze dovrebbero stilare un progetto globale per la riqualificazione del centro storico. Dal loro insediamento stanno solo portando avanti progetti a spot, senza che venga recepito dalla cittadinanza l’obiettivo finale».

Piazza Cavour, infatti, è solo uno dei casi: «Abbiamo già visto cosa è successo dopo l’eliminazione dei parcheggi di piazzetta Oasi, piazza Duomo e il rifacimento di piazza Mazzini – ricorda Sacco – Tutte le attività di prossimità, in via Carlo Alberto, via San Giorgio stanno progressivamente tirando giù la saracinesca. Stanno lavorando nella direzione sbagliata. Prima devono attrarre turismo e investitori e dopo capire se sia meglio pedonalizzare. Non lavorare al contrario. Quando il commercio sarà morto, chi andrà a sedersi in quelle piazza? Chi ne usufruirà? Stanno continuando a spendere soldi su singoli progetti: 25mila euro per lo Studio Tautemi, 45mila euro per l’incarico del manager del centro storico. Senza pensare al milione di euro per gli oneri di compensazione della Coop che vorrebbero investire su piazza Cavour. Tutto senza pensare a parcheggi e nuove strategie di viabilità. In questo modo non si fa il bene della Città, ma se ne sancisce il declino».