PIEMONTE ARTE: CHIERI, CARMAGNOLA, MOROZZO, M.A.O., PORTALEONE, PHOS…

CHIERI: A PALAZZO OPESSO MOSTRA “BOSCOBILLIAGIARDINAFUBINIPERSICODONORA’”

Il titolo della mostra non offre riferimenti certi, una lunga infilata dei cognomi degli artisti a formare un nome collettivo diviso su due righe. Nomen Omen, dicevano gli antichi romani, il nome contiene il destino. Se così fosse, e immaginiamo che possa essere così, assegnare un nome diventa un atto potente, creativo nel vero senso della parola, ha la forza di accomunare caratteri e indicare percorsi. Un nome che unisce sei individualità e li divide su due righe esprime unità e separazione al tempo stesso, due concetti controversi e attuali, in sintonia con le inquietudini contemporanee: unirsi per accogliere o respingere e isolarsi? Se l’arte potesse rispondere e dare una soluzione universale alla domanda, il dubbio avrebbe esistenza breve, perché da sempre l’arte unisce nella differenza. Un valore aggiunto di grande civiltà che l’arte e la cultura hanno nel proprio dna. Muovendoci da questo presupposto, ci introduciamo nello spazio espositivo, allestito dall’architetto Ernest Hunzinger, dove i sei artisti mettono a disposizione la carica propulsiva delle proprie opere partendo da esperienze e pratiche differenti: Giorgio Billia espone i suoi volti dipinti, maschere che ostentano calma e celano inquietudine, ossimori che interrogano sull’oltre e sull’altro, domande irrisolvibili e vitali; con le sculture di Sergio Bosco ci addentriamo in un mondo istintivo nel quale affiora l’essere interiore ancestrale, un indomito spirito nativo che si ribella al marketing dell’arte e delle idee; i dipinti cromatici di Fulvio Donorà si presentano come gabbie pronte a circoscrivere la materia pittorica, strutture architettoniche, porte dalle quali emergono paesaggi naturali, urbani, industriali; visioni e presenze immaginate in uno spazio pittorico dedito alla meditazione di un universo interiore dinamico; Silvia Fubini presenta tre sculture di grande carica poetica intellettuale, sono sculture cinetiche, “mobile” che sorvolano le nostre teste e sviluppano altrettanti solidi platonici, simboli della perfezione, rivelatori della vera natura dei paesaggi fotografici impressi sulle facce dei poliedri; Silvia Giardina contamina lo spazio pittorico con il disegno del fumetto, dell’illustrazione, della decorazione, dell’architettura e della topografia. Rovine, relitti, ruderi, mappe, sono i luoghi dove spesso troviamo esseri umani che cadono o perdono l’equilibrio. Nell’ultima serie di disegni di piccolo formato interviene anche il collage, ma sempre rigorosamente con penna nera Bic; e ancora Guido Persico, in ultimo solo per una questione di ordine alfabetico naturalmente, che con le sue composizioni liriche ed emblematiche s’immerge con leggerezza nelle profondità del segno e della parola, un palombaro dell’inconscio che utilizza gli arnesi dell’arte, del linguaggio e della memoria per comporre opere che, come rappresentazioni di una realtà quantica, sono la porta di accesso che connette il mondo sensibile con quello delle idee. Sempre coerenti a se stessi e alla propria ispirazione, nello spazio di Palazzo Opesso a Chieri, gli artisti individuano e svelano un personale orizzonte per poi unire i loro percorsi in un’azione combinata che potenzia l’effetto dei singoli.

Gabriele Fasolino

 

CARMAGNOLA: AL VIA LA 6° EDIZIONE DE “L’ARABA FENICE: RIUSO FUNZIONALE, RICICLO ARTISTICO”

Dal 10 novembre, a Palazzo Lomellini, arte, laboratori e creatività all’insegna del riciclo

Il 10 novembre alle ore 18.00 si inaugurerà la 6° edizione de L’Araba Fenice: Riuso Funzionale, Riciclo Artistico, la mostra tematica dedicata alle 4R dei rifiuti: riduzione, recupero, riuso e riciclo. L’Araba Fenice si svolge, come nelle ultime tre edizioni, a Palazzo Lomellini, Galleria d’Arte Contemporanea sita nell’edificio che si affaccia sulla centrale piazza Sant’Agostino, a Carmagnola. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola, in collaborazione con l’Associazione Culturale Peppino Impastato. La mostra unisce l’arte e l’artigianato, la vocazione e il dilettantismo per coinvolgere la comunità contro lo spreco consumistico attraverso un’esposizione di opere artistiche evocative, emozionanti, ricercate e semplicemente belle. La mostra e i singoli eventi collaterali rientrano tra le azioni iscritte alla 9° edizione della Settimana Europea per la Riduzione Rifiuti, che quest’anno ha come tema “Diamo una seconda vita agli oggetti” e che si svolge dal 18 al 26 novembre, con l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti e sensibilizzare sull’impatto ambientale degli stessi. I partecipanti sono nuovamente molto numerosi: 30 creativi del riciclo, alcuni dei quali hanno sviluppato il proprio talento nell’ambito del recupero, con una ricerca continua di nuove modalità espressive e il riconoscimento di pubblico e di critica. I partecipanti sono (in ordine alfabetico): Domenico Audisio, Rita Bo, Laurette Bono, Manuela Cavallo, Roberto De Fanti, Gianni De Paoli, Daniela Evangelisti, Margherita Fantini, Irma Fava, Lorena Fortuna, Italia Furlan, Mario Giammarinaro, Gianni Giannasso, Giancarlo Laurenti, Angelo Lussiana, Giusi Maglione, Laura Daniela Marello, Maurizio Oddenino, Maurizio Rivetti, Marco Roascio, Adriano Rosso, Marilde Saliani, Daniela Santucci, Claudia Scalera, Maximilian Scarlato, AnnaRita Serra, Alice Silvestro, Antonella Spagnolo, Cristina Tomaini, Anna Torazza. Inoltre esporranno i propri lavori alcuni utenti del Laboratorio Creativo dell’Educativa Disabili e i ragazzi della scuola media Istituto Comprensivo Carmagnola I, classi 2 A, B e C con la libreria di cartone realizzata grazie al laboratorio avviato, nella passata edizione, da Angelo Lussiana e Massimo Appendino. La mostra sarà nuovamente teatro di varie iniziative e presentazioni che coinvolgeranno altre realtà associative oltre all’Associazione Culturale Peppino Impastato. Si inizia sabato 11 novembre dalle ore 15.00 con un laboratorio per il riuso di vecchi abiti e maglioni infeltriti; con la collaborazione di una sarta, di una stilista e di una creativa si potranno trasformare capi di abbigliamento ormai inutilizzabili in altri oggetti, personalizzati e anche divertenti, per sé o per farne dono il prossimo Natale. Giovedì 23 novembre ci sarà la proiezione del docu-film “Immondezza- La bellezza salverà il mondo” girato da Mimmo Calopresti nella primavera 2017 per raccontare la corsa contro l’abbandono dei rifiuti “Keep Clean and Run” che ha per protagonista Roberto Cavallo, agronomo e saggista, autore del libro “Meno 100 chili”. La corsa, 350 km dal Vesuvio all’Etna, ha attraversato parchi e paesi, montagne e spiagge, pulendo quello che altri hanno sporcato, in paesaggi e località dalla bellezza mozzafiato. Il film sarà proiettato al Cinema Elios alle ore 21 con ingresso a offerta libera; a seguire apertura del Lomellini per una visita in notturna con buffet. Sabato 25 novembre sarà la volta del workshop dedicato alla serigrafia coniugata con il riciclo. Il laboratorio, con inizio alle ore 16 e della durata di circa due ore, è a cura di Maurizio Rivetti, pittore e serigrafo, al secondo anno a Palazzo Lomellini con L’Araba Fenice. Dopo una breve presentazione delle tecniche di stampa, l’artista offrirà ai partecipanti la possibilità di sperimentare la tecnica della serigrafia, realizzando un’opera originale e personalizzata avvalendosi di materiale di recupero. Per questo evento è consigliata la prenotazione. Giovedì 30 novembre, in collaborazione con il Circolo Legambiente il Platano, alle ore 20,45 Franco Borgogno presenta “Un mare di plastica”, un libro reportage relativo al viaggio e alla ricerca, a cui lo stesso autore ha partecipato, che ha condotto per la prima volta, nell’agosto 2016, un gruppo di ricercatori nel tratto estremo del mare Artico, attraverso il passaggio a Nord Ovest, dalla Groenlandia al Canada Occidentale, per raccogliere dati sulla presenza di plastiche e microplastiche. L’autore e giornalista Franco Borgogno racconterà la propria esperienza e offrirà uno spaccato di quanto si conosce in tema di inquinamento degli oceani e delle acque. Un invito speciale è riservato alle scuole e agli educatori che potranno visitare la mostra, previa prenotazione, anche in orari in cui non è aperta al pubblico. Inoltre il 16 novembre la giornata sarà all’insegna dei laboratori creativi, con i bambini delle elementari, gli utenti del Centro Socio Terapeutico e dell’Educativa Territoriale Disabili.

L’Araba Fenice edizione 2017 chiuderà l’8 dicembre con un finissage sostenibile con musica dal vivo, un’ulteriore occasione per conoscere gli artisti e le loro opere in un piacevole contesto conviviale.

Informazioni utili

Inaugurazione: 10 dicembre ore 18.00

Orari di apertura Palazzo Lomellini

dall’11 novembre all’8 dicembre: giovedì, venerdì e sabato dalle 15.00 alle 18.00; domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Ingresso libero

 

MOROZZO: L’ARTE ITALIANA DEL ‘900. DA FELICE CASORATI AI GIORNI NOSTRI

La rassegna, curata da Giorgio Barberis e Luca Barsi, con l’apporto grafico del Geom. Mario Picco ed il sostegno di molti Enti Pubblici e privati, vuole a portare a conoscenza di un vasto pubblico l’evoluzione dell’arte del ‘900 tramite opere note ed inedite (quadri, sculture, disegni, bozzetti) di grandi autori che hanno cambiato e condizionato l’espressività del linguaggio creativo durante più di un secolo di mutamenti operativi, legati anche alle varie fasi storiche di questo periodo, quali De Chirico, Casorati, Sironi, Fontana, Schifano, Paladino, Pistoletto ed altri confrontandoli con alcuni “liberi pensatori” quali Michele Baretta, Beppe Morino, Carlo Pirotti, Daniele Fissore, Piero Ruggeri, Giorgio Flis ed artisti viventi di chiara fama. Sono molti i movimenti artistici rappresentati in questa esposizione: si va dal Ritorno al mestiere all’Idealismo, passando per la Metafisica del quotidiano, il Realismo magico, il Secondo Futurismo, la Scuola romana, il Gruppo Forma. E ancora l’Onirismo siderale, il Primordialismo plastico, la Scuola di via Cavour e il Gruppo di Piazza del Popolo, l’Arte Povera e la Transavanguardia in un sussieguo di capolavori che conduce sino ai giorni nostri. L’obiettivo è documentare alcuni momenti fondamentali della cultura e dell’arte italiana del Novecento, evidenziando l’importanza dei cambiamenti storici. La novità è che alcuni lavori saranno sostituiti con altri degli stessi autori in un turn-over temporale a cadenza di dieci giorni, e per tutto il periodo di apertura della rassegna, per rendere più attraente curiosa e fruibile la stessa, raccolta peraltro completamente nel prezioso catalogo che la accompagna.Dato finale che si è tenuto in grande considerazione per la scelta della location è che, proprio a Morozzo, a partire dal 1951, e grazie al grande Ernesto Caballo, si sono alternati concorsi di pittura ed esposizioni d’arte che hanno visto presenti con i loro lavori autori del calibro di Giulio Boetto, Eso Peluzzi, Felice Vellan, Teonesto Deabate, Domenico Valinotti, Massimo Quaglino, Ego e Dada Bianchi, Felice Casorati, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci e che la stessa Morozzo fu area prediletta di Lorenzo Delleani che immortalò sulle proprie tele boschi, laghetti e suggestivi scorci della zona.

Durata della mostra: dall’11 novembre al 17 dicembre 2017

Inaugurazione: sabato 11 novembre alle ore 16,30 – Castello di Morozzo – Morozzo (CN)

Orari di visita: Giovedì e Sabato dalle 15.00 alle 18.00

                           Venerdì : previo appuntamento telefonico, dalle 15.00 alle 18.00

                           Domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00

 

 

LA MAGIA DELL’IMPASTO. CERAMICHE ISLAMICHE DAI DEPOSITI DEL MAO.

17 novembre 2017 – 21 gennaio 2018

MAO Museo d’Arte Orientale

via San Domenico 11 – Torino

 

Dal 17 novembre 2017 al MAO Museo d’Arte Orientale una selezione preziosa di oggetti d’arte islamica mai esposti prima emerge dai depositi e si lascia ammirare in un piccolo allestimento temporaneo. LA MAGIA DELL’IMPASTO si inserisce tra gli appuntamenti del ciclo MILLE E UNA STORIA e si pone in continuità con l’esposizione Luce sui bronzi che grande successo ha avuto all’inizio di quest’anno. 18 ceramiche, tra vasellame e piastrelle, e le parole scritte nel XIV sec. dal trattatista iraniano Abi’l-Qasims propongono al visitatore nuove prospettive di osservazione e una conoscenza sempre più ampia del patrimonio artistico del Museo. Come attraverso un piccolo processo alchemico la terra foggiata dall’uomo diviene ceramica. Questo processo – del quale gli artigiani islamici sono sempre stati grandi maestri- e le diverse tecniche di decorazione sono il fulcro del nuovo progetto espositivo. In evidenza le varie vasi di lavorazione che caratterizzano la ceramica, come se si trattasse del “fossile giuda” per eccellenza per archeologi e storici dell’arte: impasto, modellazione, essicazione, impermeabilizzazione, decorazione, cottura. I manufatti esposti daranno prova di una bellezza diversa, quella dello studio, della conoscenza. La selezione di opere scelte per l’esposizione non ha seguito un criterio estetico e stilistico ma è connotata dalla presenza di oggetti splendidamente “imperfetti” che possono mettere in evidenza elementi che oggetti integri non consentirebbero di rilevare, quali l’osservazione in “frattura” di un corpo ceramico o gli stadi di lavorazione di una piastrella non terminata. Proprio un’opera “rotta” sarà il fulcro attorno al quale il pubblico potrà tornare bambino, chiedendosi come è fatto?”, “che cosa c’è dentro?” e cercando le risposte nell’apparato didascalico chiaro, semplificato ma esaustivo, ricco di citazioni dal testo “Ardyis al-jawahir wa nafasis al- atayb” (Tehran 1345). Se, in base alla definizione dell’ICOM, il compito dei musei è conservare, studiare e valorizzare il proprio patrimonio, con questa mostra – seppur piccola – il MAO assolve perfettamente a questa funzione. L’esposizione è compresa nel biglietto d’ingresso del museo.

 

GALLERIA FOGLIATO: MOSTRA DI DANIELE PORTALEONE

Inaugurata la mostra di DANIELE PORTALEONE che si protrarrà fino a giovedì 30 novembre 2017. L’artista è presente con una cinquantina di opere tra cui dipinti ad olio ed acquerelli. Daniele Portaleone è nato a Torino il 25 dicembre 1940. Allievo del pittore torinese Riccardo Chicco, presso la Scuola di via Cavour, ha frequentato lo studio dello scultore Roberto Terracini. Ha ampliato la sua attività praticando l’incisione ad acquaforte presso l’associazione “Senso del Segno” di Torino. All’attività artistica unisce la professione di architetto. Vive e lavora a Torino in via San Marino 3.

Orario galleria 10-13 / 16-19,30 – chiusi lunedì e festivi

 

PHOS: MEKONG, A CONTEMPORARY PHOTOGRAPHY MISSION

Fino al 15 dicembre.

PHOS Centro Fotografia TorinoVia Giambattista Vico, 1Orario: da lunedì a venerdì h 15:00 – 19

Il delta del Mekong raccontato attraverso le immagini e le parole di sette autori in mostra: Elisa Baglioni, Federico Masini, Fabio Oggero, Mattia Paladini, Paolo Tarenghi, Serena Vallana, Francesca Vergnano. Nell’ambito della settimana dedicata all’arte contemporanea a Torino, PHOS – Centro Fotografia Torino presenta una mostra collettiva di sette autori impegnati nell’ambito delle arti visive e della scrittura, invitati a sviluppare un progetto personale sul delta del fiume Mekong in Vietnam. Il contrasto tra l’andamento lento del fiume e la velocità con cui il Paese si muove è la cornice nella quale si collocano le oltre sessanta immagini in mostra. Le forme e gli agglomerati architettonici di Fabio Oggero, il gesto in un lampo di luce colto da Federico Masini, un alone di poesia e leggerezza nei volti ritratti da Paolo Tarenghi, la contemplazione curiosa e rispettosa delle case degli “altri” nelle immagini di Serena Vallana, il dialogo tra architettura, presenza umana e natura nelle composizioni di Mattia Paladini, la natura che si annoda intorno ai villaggi che popolano le rive del fiume negli scatti di Francesca Vergnano e il contributo narrativo di Elisa Baglioni poetessa e scrittrice. “Sông” nasce da una proposta di Enzo Obiso ed è presentata da PHOS – Centro Fotografia Torino. L’evento è inserito nell’edizione 2017 dell’Independent Art Festival organizzato da Nesxt. La mostra resterà fino al 15 dicembre.

Orario apertura: da lunedì al venerdì 15.00 / 19.30, il sabato mattina su appuntamento. Sabato 4 novembre dalle 15:00 alle 20:00.

 

 

 

VAN GOGH, IL LIBRO DI DRAGONE PRESENTATO IN ANTEPRIMA AD ASTI

La prima presentazione in Italia del libro Vincent van Gogh, I miei quadri raccontati da me, a cura di Piergiorgio Dragone, Donzelli editore, Roma 2017, si svolgerà ad Asti, Palazzo Mazzetti, corso Vittorio Alfieri 357, sabato 18 novembre alle ore 18. Prevista nell’ambito del Premio Asti d’Appello, e voluta dal suo Presidente ing. Piero Ghia, sarà introdotta dall’ing. Ghia e dal dott. Michele Maggiora, Presidente della Fondazione Palazzo Mazzetti; partecipano Sergio Ariotti, giornalista e regista, e il curatore del volume. A Torino il libro verrà presentato al Circolo dei Lettori, via Bogino 9, mercoledì 29 novembre alle ore 18. Partecipano Sergio Ariotti, giornalista e regista, Guido Curto, direttore di Palazzo Madama, e il curatore del volume. Brani dall’epistolario di Van Gogh letti da Lorenzo Fontana. Sarà presente anche l’editore Carmine Donzelli. L’importante presentazione a Roma, presso la Galleria Nazionale, viale delle Belle Arti 131 (dove sono conservati i due soli Van Gogh in Italia, uno dei quali illustrati nel volume Vincent van Gogh, I miei quadri raccontati da me, a cura di Piergiorgio Dragone, Donzelli editore, Roma 2017), si terrà mercoledì 17 gennaio 2018, alle ore 18. Con il curatore del volume, partecipano i professori Barbara Cinelli ed Enrico Crispolti. Sarà anche presente l’editore Carmine Donzelli.

 

CAVOUR: DANIELE GALLIANO, FOLLIA SACRA

Abbazia di Santa Maria di Cavour – Museo Archeologico di Caburrum

a cura di Bruna Genovesio e Claudio Petronella

1 novembre 2017 – 7 gennaio 2018

Il complesso monastico di Santa Maria di Cavour con la compostezza millenaria dell’Abbazia benedettina è la splendida cornice in cui è allestita la mostra Follia Sacra di Daniele Galliano, artista di rilievo del panorama artistico contemporaneo. Il dialogo tra la contemporaneità artistica e i luoghi del passato, in questo caso con la straordinarietà del complesso abbaziale è un elemento di prestigio che va ad arricchire di una valenza culturale il fiorente tessuto cavourese. La personale di Galliano presso l’Abbazia, allestita negli spazi privilegiati della suggestiva cripta, fa interagire le opere contemporanee sfiorando la spiritualità e attivando esperienze umane che parlano dell’uomo con le sue vicende non solo terrene. Le tele in mostra raccontano di volti, il volto come specchio dell’anima dell’artista che appare e scompare come fosse una proiezione di luci che (s)velano i segni che costruiscono le immagini, in una dimensione sospesa tra sogno e veglia, sulla soglia tra luce e tenebre. Volti che prendono forma attraverso pennellate gestuali, frutto di uno sguardo empatico di ciò che abbiamo dinanzi: in questi autoritratti sembra quasi esserci tutta la “folla” che una sola persona può contenere dentro di sé con le proprie esperienze di vita vissuta. Dipinti in cui si mescolano la dimensione figurativa e quella astratta, nei quali riconoscere la bellezza dell’essere umano che passa attraverso l’esperienza di vivere, l’arte di un artista che crea meravigliose visioni spingendosi lucidamente al limite delle cose per scoprire la poesia racchiusa in esse. Invitiamo la folla di visitatori a scendere nel sottosuolo della chiesa landolfiana, a varcare la soglia per entrare in contatto con le opere e partecipare al rito collettivo dell’arte di Daniele Galliano. L’artista attraverso Follia Sacra ci farà compiere un viaggio catartico alla scoperta della luce che, nonostante le molteplici ombre che si celano in noi, illuminerà il nostro cammino di un bagliore verso nuova conoscenza di sé e del mondo a cui apparteniamo, come solo l’arte sa fare.

La mostra sarà visitabile dal 1 novembre 2017 al 7 gennaio 2018

sabato e domenica dalle 10 alle 18

Per info, visite guidate alla mostra e su tutte le attività in programma al complesso abbaziale di Santa

Maria contattare il 3349774348/3427615830 – sito: www.abbaziasantamaria.it

ORARIO

Sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 18

APERTURA STRAORDINARIA

dal 4 al 12 novembre 2017, tutti i giorni dalle 15 alle 18, nell’ambito della Manifestazione di TUTTOMELE

ORARI DI APERTURA ALLE SCUOLE

da martedì a venerdì dalle 10 alle 16 su prenotazione

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

PER VISITE GUIDATE E ATTIVITA’ CORRELATE ALLA MOSTRA

Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 334/9774348 – 3427615830 e-mail:

lab@abbaziasantamaria.it

www.abbaziasantamaria.it

Abbazia di Santa Maria via Saluzzo, 72

10061 – CAVOUR (TO)

Associazione Culturale Anno Mille

 

CENTRO STUDI PETRIE, CONFERENZA: “RESTAURO E CASI DI STUDIO SUL CORREDO TESSILE DELLE MUMMIE EGIZIE”

a cura di Cinzia Oliva, restauratrice

Giovedì 9 Novembre 2017 – ore 18.00

Sala Valfrè

Via Accademia delle Scienze 11

Torino

Giunge al III anno l’attività di incontri e conferenze organizzato dal Centro Studi Petrie. Si riparte giovedì 9 novembre alle ore 18, presso la Sala Valfrè, via Accademia delle Scienze 11, Torino,   con la dissertazione a cura della restauratrice Cinzia Oliva dal titolo: “Restauro e casi di studio sul corredo tessile delle mummie egizie”. Le mummie da sempre sono state associate all’affascinante cultura egizia. Nei secoli spesso venivano danneggiate per trafugare i “tesori” avvolti tra le loro bende. Grazie all’analisi di questi particolari tessuti e alla presentazione di alcuni risultati ottenuti da casi di studio e restauri direttamente condotti da Cinzia Oliva su alcune mummie verranno presentate al pubblico informazioni preziose sia sul procedimento di fabbricazione dei tessuti sia sui metodi di bendaggio dei defunti. Il III ciclo di conferenze avrà come filo conduttore l’Antico Egitto e in particolare il periodo iniziale del Nuovo Regno. Alcuni nomi come Thutmose III, Akhenaton, Tutankhamon hanno concentrato su di loro l’attenzione, diventando spesso sinonimo della XVIII dinastia.

Il programma completo:

9 Novembre 2017 ore 18

“Restauro e casi di studio sul corredo tessile delle mummie egizie”

A cura di Cinzia Oliva, restauratrice

 

16 Novembre 2017 ore 18

“Sulle tracce di Amenhotep I. La ricerca della tomba”

A cura di Gianluca Franchino, ricercatore

 

23 Novembre ore 18

“Colui che tutto divora. L’aldilà egizio e il percorso notturno di Ra”

A cura di Federico Bottigliengo, egittologo

 

30 Novembre ore 18

“La ceramica fra Secondo Periodo Intermedio e Nuovo Regno”

A cura di Federica Facchetti, egittologa Museo Egizio