Piazza Cavour a Chieri, Zullo: ‘Prima di progettare la riqualificazione, un protocollo d’intesa tra amministrazione e portatori di interessi’
Se davvero l’amministrazione non vuole ‘pedonalizzare’ Piazza Cavour, allora prima di dare qualsiasi incarico di progettazione per riqualificare la piazza il sindaco Martano firmi un protocollo d’intesa con i diversi portatori di interessi che hanno una ricaduta economica, commerciale e lavorativa sulla piazza e, in particolare, con i proponenti della petizione. Lo chiede, con una mozione che sarà discussa in consiglio comunale stasera, venerdì 10 novembre, il Capogruppo “Lista X Chieri – Lancione”, Antonio ZULLO. “Nel Consiglio comunale di stasera la “Lista X Chieri”, con la collaborazione del gruppo LI.RE. (rappresentato dal Consigliere Bosco), ha presentato una mozione avente ad oggetto: protocollo d’intesa da stipulare con i proponenti della petizione inerente la riqualificazione di piazza Cavour . Questa mozione nasce in seguito alla discussione avvenuta
nello scorso Consiglio Comunale dove, alla nostra precedente richiesta di “non pedonalizzare permanentemente piazza Cavour”, sia l’Assessore Zopegni che alcuni Consiglieri di maggioranza hanno affermato che la piazza in questione non verrà pedonalizzata. Vista questa disponibilità, ponendoci in una posizione di politica costruttiva nei confronti della Giunta Martano, abbiamo pensato di richiedere, formalmente, un impegno del Sindaco a non avviare alcuna attività procedurale di progettazione definitiva di riqualificazione di piazza Cavour senza aver prima stipulato un formale protocollo d’intesa con i diversi portatori di interessi che hanno una ricaduta economica, commerciale e lavorativa sulla piazza e, in particolare, con i proponenti della petizione (ad oggi hanno raccolto 220 firme), al fine di attestare la reale condivisione del progetto. Nel contenuto di questa mozione, non rileviamo alcun motivo ostativo, vista la disponibilità affermata in più occasioni dall’Amministrazione Martano di agire solo nel momento in cui fossero rispettati i reali principi in tema di partecipazione e condivisione.”