PIEMONTE ARTE: FERRARI, NUOVA G.A.M., BORGOMANERO, CHIERI, GLOBART

A MARZO LA GRANDE MOSTRA SU GAUDENZIO FERRARI

Finalmente una grande mostra su Gaudenzio Ferrari, un artista che nel Cinquecento venne ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”.

“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” coinvolgerà, dal 23 marzo al 1 luglio 2018, tre città del Piemonte – Novara (Castello), Vercelli (L’Arca) e Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte) – estendendosi, al di là delle sedi espositive, in chiese ed edifici delle città e del territorio, dove sono presenti affreschi e altre opere del Maestro. Per la sede di Varallo è prevista la proroga fino al 16 settembre 2018. Il grande progetto culturale è promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte e dal Comune e Pinacoteca di Varallo, dai Comuni di Novara e Vercelli. L’esposizione è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con la supervisione di Gianni Romano, a lungo Soprintendente del Piemonte, professore emerito dell’Università di Torino e massimo specialista dell’artista. L’organizzazione è affidata all’Associazione Abbonamento Musei.it. “Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni – dichiara Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte. Un’esposizione di valore, capace di riunire l’opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico”.“Il percorso di Gaudenzio Ferrari, nonostante gli studi passati e recenti, è ancora ricco di incognite”, affermano i curatori. “Un’esposizione ampia delle sue opere permetterà di scandire meglio cronologicamente la sua carriera, di risolvere alcuni problemi di autografia e di ottenere nuove informazioni sulle modalità di lavoro di Gaudenzio. Nella mostra non saranno presenti solo sue opere ma anche dei suoi contemporanei: sia degli artisti che per lui sono stati importanti come Leonardo e Perugino, sia di chi sulla sua lezione si è formato”.

A concedere le opere di Gaudenzio e degli artisti “di confronto” sono istituzioni territoriali quali la Diocesi di Novara, la Galleria Sabauda, il Museo Civico d’Arte Antica e l’Accademia Albertina di Torino ed importanti musei italiani e stranieri. Tra questi ultimi il Louvre, il Ringling Museum of Art di Sarasota, lo Städel Museum di Francoforte, il Szépmuvészeti Múzeum di Budapest, oltre che storiche collezioni private come quella dei principi Borromeo. Nelle tre sedi – da intendere come altrettanti atti di un’unica manifestazione – il pubblico potrà ammirare quasi un centinaio di dipinti, sculture e disegni. In ciascuna sezione saranno presentate, in ordine cronologico, le opere di Gaudenzio, dei suoi contemporanei e dei suoi seguaci. A Varallo sarà affrontato il primo tratto della carriera dell’artista: dagli anni di formazione alle prove del Sacro Monte; a Vercelli la stagione della maturità; a Novara gli anni estremi, dove il pittore è soprattutto attivo sulla scena milanese tra la marea montante del Manierismo. A integrare il percorso espositivo saranno le “opere immobili” presenti nelle diverse aree territoriali: i cicli di affreschi e le statue, opportunamente valorizzati in loco, riuniti a comporre un unico catalogo. Il volume, edito da Officina Libraria, sarà arricchito dalle immagini appositamente realizzate da Mauro Magliani. Nel catalogo sarà compreso un elenco ragionato, curato da Roberto Cara, di tutti i documenti noti su Gaudenzio. Le novità de “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” non saranno solo scientifiche, legate alla più puntuale conoscenza di un artista tra i maggiori del XVI secolo. Molti sono infatti gli aspetti innovativi del progetto. Innanzitutto il forte coinvolgimento, accanto ai curatori, di giovani studiosi, usciti dalle Università piemontesi e lombarde. Poi la particolare attenzione ai diversi pubblici, grazie anche alla grande cura riservata alla didattica, sia nelle sedi espositive che online, aspetto per cui è stato coinvolto il Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino. Per i più piccoli, ad esempio, la mostra sarà“A dimensione famiglia” consentendole di fregiarsi del marchio “Nati con la Cultura”. Si è inoltre scelto di garantire al visitatore di ciascuna sede un’esperienza completa sull’artista, in modo che anche la fruizione di una sola, possa comunque risultare significativa. Speciali pacchetti permetteranno, a chi è interessato, una fruizione “slow” della mostra valorizzando le molte opportunità di visita e conoscenza che il territorio offre, valorizzando gli itinerari sul patrimonio gaudenziano a Vercelli e Novara, grazie al supporto offerto dalla Consulta per i beni ecclesiastici del Piemonte e dalla rete dei musei e dei beni culturali. Insomma un grande progetto di “rete” culturale che unisce una grande mostra all’arte, architettura, ambiente, tradizioni dei territori in essa coinvolti. Informazioni e prenotazioni: www.gaudenzioferrari.it

 

TORINO, LA G.A.M. CON UN NUOVO ALLESTIMENTO

Il 19 dicembre 2017 inaugurerà alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino il nuovo allestimento delle collezioni permanenti. L’ordinamento del patrimonio del museo sarà focalizzato sulle diverse epoche della storia del museo. Il Museo Civico di Torino apre nel lontano 1863 sotto la direzione di Pio Agodino, nell’ambito di una Torino Capitale del Regno d’Italia appena costituito nel 1861. Il secondo piano sarà dedicato al periodo 1863-1913 e il primo piano alle opere eseguite principalmente tra il 1914 al 1966. Il riallestimento delle collezioni, guidato dal direttore Carolyn Christov-Bakargiev, sarà curato da Virginia Bertone, coadiuvata da Fabio Cafagna e Filippo Bosco per l’800, e da Riccardo Passoni coadiuvato da Giorgina Bertolino per il ‘900. La GAM ha deciso di offrire al pubblico l’opportunità di scegliere un’opera delle collezioni che sarà esposta in museo. Durante la serata del 30 novembre il direttore Carolyn Christov-Bakargiev mostrerà ai partecipanti, attraverso la proiezione di immagini, una selezione di circa 800 opere appartenenti alle Collezioni della GAM, che spaziano dalla fine del ‘700 al 1966.

Il pubblico avrà a disposizione una scheda di valutazione, che permetterà al museo, attraverso un sondaggio, di verificare i gusti dei propri visitatori e di individuare le opere preferite, che saranno esposte a rotazione e valorizzate nelle sale della GAM. Nel 2018 è previsto il riallestimento del periodo dell’arte contemporanea dal 1966 ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi a cura di Elena Volpato.

 

BORGOMANERO: “MAGIE”, OPERE DI GIANFRANO ASVERI, GIORGIO CHIESI, EMANUELE LUZZATI, GIOVANNI MUSANTE

Galleria Borgoarte – Borgomanero, 7-12-2017 / 30-12-2017

INAUGURAZIONE:           sabato 07-12-2017 Galleria Borgoarte dalle ore 18.00

 

Un’esposizione lieve e delicata, giocata sul filo dell’ironia e della poesia, nella quale le immagini si propongono come raffigurazione di ricordi del passato o dell’infanzia, immersi nel colore.

A partire dalle opere di Gianfranco Asveri che, pur esemplificazione del suo stile fortemente istintuale ed emotivo, qui si presentano come immagini costruite con piacevole semplicità, quasi con candore, per i toni allegri dei colori, per i soggetti definiti da un segno di contorno forte e preciso, per la loro bidimensionalità. Immagini nate dall’osservazione del reale – animali ma anche fiori e grafismi suggeriti dalle pagine dei quaderni – che si affollano in uno spazio privo di dimensioni, sovrapponendosi ed intersecandosi con grande libertà: lo spazio della memoria.

Sogno, realtà, memoria sostanziano anche i lavori di Francesco Musante e di Emanuele Luzzati.

Nelle opere di Musante personaggi usciti dalle fiabe rincorrono nuvole colorate, si cercano sotto piogge di cuori e filamenti di colore, si incontrano sui vagoni di un treno oppure in un cielo pieno di stelle. In alcune compare un filo sospeso che, scrive Maurizio Vanni, «non trasfigura semplicemente una prova d’abilità legata all’equilibrio, ma diventa simbolo di divisione tra dimensioni differenti, tra stati diversi, tra finito e infinito, tra giorno e notte, tra realtà e favola, tra vita vissuta e vita auspicata”. Immagini in cui la vita quotidiana e il sogno si contaminano, si mescolano, originando scenografie intrise di poesia per un’umanità alla ricerca di se stessa.

La stessa felicità espressiva caratterizza anche le opere di Luzzati, dove personaggi usciti dalle opere liriche o dalle fiabe per l’infanzia come Papageno e Papagena (dal Flauto magico di Mozart), si impongono per gli abbigliamenti fantastici creati con collage di carte e tessuti , colorati e lucenti. Personaggi in grado di rendere magici i luoghi da cui provengono, anche questi nati dal sogno e dalle suggestioni provate durante l’infanzia, per raccontare storie senza tempo.

Completano l’atmosfera sospesa dell’esposizione la tonalità pura del colore e la raffinatezza delle forme degli assemblaggi di Giorgio Chiesi. Anche le sue opere, infatti, create con insiemi di elementi diversi, dagli impasti di colore ai frammenti di antichi documenti, impronte di chiavi e tracce di pittura, si pongono in relazione con un tempo della memoria. Non sognato ma vissuto.

Antichi vigneti di Cantalupo – Ghemme

Borgo Arte   corso Mazzini, 51 – 28021 Borgomanero (No)

Tel/fax 0322 834262 cell.: 333-8093905 email: galleriaborgoarte@gmail.com

orari:

Galleria Borgo Arte

mercoledì, giovedì dalle 16.00 alle 19.30

venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30

domenica dalle 16.00 alle 19.30

 

CHIERI, BALDASSA ALLA GALLERIA STORICA DEL GIALDO

Dall’8 al 24 dicembre l’artista chierese Lino Baldassa Balì espone una decina di suoi dipinti all’interno della Galleria Storica del Gialdo.

 

 

 

 

 

 

2007-2017 DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DELLA GLOBART GALLERY

Animata da Adolfo Francesco Carozzi, con il sostegno del figlio Eugenio, la GlobArt Gallery ha cercato negli anni di svolgere un’attività anche culturale, promuovendo e facendo conoscere, attraverso l’allestimento di numerose rassegne, gli esponenti storici dell’arte contemporanea e riservando una particolare attenzione anche alle nuove proposte. Per ricordare i dieci anni di attività (la prima mostra, dedicata ad Eugenio Carmi, risale infatti al 2007), viene allestita un’esposizione delle opere di tutti gli artisti che, in questo decennio, hanno tenuto una personale nei locali

della galleria, oltre ad una selezione dei protagonisti delle numerose collettive. Si possono quindi apprezzare le opere, molte di esse inedite, realizzate con diverse tecniche, dalle tele estroflesse di Simeti ai dipinti ad olio su tela di Vaglieri, Paulucci e Morlotti, dagli acrilici di Griffa ai puzzle di Nespolo, ai legni di Ceroli. Tra i cinquanta e più artisti spiccano inoltre nomi come Gilardi, Galliani, Veronesi, Carmi, Melotti, Costalonga, Music, Scanavino, Chia, Uncini, Brown, insieme ai giovani Di Cola, De Luca e Casati. Particolare attenzione viene inoltre riservata ai protagonisti delle due mostre che hanno avuto per protagonisti i lavori realizzati con le più disparate materie

plastiche. Così che si possono vedere le sculture in vetroresina smaltata dei Plumcake e di Gianni Cella, le plastiche riciclate di tutti i componenti, sia storici che attuali, della Cracking Art (da Ronda a Nucara, da Valente a Alex Angi) fino ai plexiglass luminosi di Lodola, ai mosaici di Lady Be ed ai pluriball del chierese Theo Gallino. Una rassegna, dunque, che racchiude e presenta contemporaneamente uno spaccato ricco e vario della più recente produzione artistica, assemblata con competenza e professionalità mirata a fornire ai collezionisti una scelta ricercata e diversificata per soddisfare una passione definita da molti come un’«inguaribile sana malattia». La Mostra, che si inaugurerà con un brindisi di benvenuto sabato 2 dicembre 2017 alle ore 18 e si concluderà il 13 gennaio 2018, si potrà visitare nei locali della GlobArt Gallery di via Aureliano Galeazzo 38 ad Acqui Terme,

il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.30 e gli altri giorni su appuntamento telefonando al numero 0144 322706, mentre tutte le opere sono anche visibili sul sito: www.globartgallery.it.