Alba- Grande successo per la Fiera Internazionale del Tartufo: oltre 100.000 ingressi
L’87ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si conferma la più importante manifestazione al mondo dedicata al «Re dei Funghi», il Tuber magnatum Pico. Un evento che, per otto settimane, ha acceso i riflettori su Alba, sulle colline di Langhe, Roero, Monferrato, sull’agroalimentare di qualità e sulle eccellenze del nostro Paese, diventando una delle più ambite e prestigiose vetrine del Made in Italy.
Il Tartufo Bianco d’Alba dimostra ancora una volta di essere l’ambasciatore di un contesto molto ampio e variegato, il portabandiera nel mondo di un territorio ricco di bellezze paesaggistiche, tradizioni, cultura e di una qualità enogastronomica che è uno dei principali motori economici della zona. Nonostante la non facile stagione climatica, caratterizzata da una prolungata siccità autunnale e una oggettiva scarsità di prodotto, i Tartufi pregiati delle colline Patrimonio dell’Umanità Unesco hanno dimostrato di essere qualitativamente eccezionali. Per preservare questa qualità, la Fiera ha moltiplicato gli sforzi di analisi e controllo, garantendo ai consumatori la sicurezza dei propri acquisti e la certezza di un ambiente dove questa stessa qualità viene protetta e valorizzata.
Il pubblico ha premiato le scelte della Fiera con numeri importanti: dall’inaugurazione del 6 ottobre, avvenuta alla presenza del ministro Graziano Delrio, fino alla chiusura del 26 novembre, gli ingressi al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba hanno superato le 100 mila unità.
L’affluenza internazionale è stata importante e qualificata: una persona su tre che ha varcato la soglia del Mercato Mondiale proveniva dall’estero.
Hanno raccolto un pieno successo anche le esperienze sensoriali legate al Tartufo Bianco d’Alba, appuntamenti che, accanto al Mercato Mondiale del Tartufo, si stanno rivelando sempre più centrali per la Fiera, strumenti didattici che un pubblico qualificato ed esigente richiede per conoscere e vivere il mondo che si cela dietro il «Re dei Funghi», la sua cultura fatta di luoghi, tradizioni, gesti e persone. Foodies Moments, Analisi Sensoriali del tartufo e Wine Tasting Experience hanno segnato un tutto esaurito. Sono 44 gli chef saliti sul palco dell’Alba Truffle Show che hanno proposto al pubblico piatti studiati per esaltare i profumi del Tartufo Bianco d’Alba: un rosa d’eccezione che, in totale, ha portato in Fiera 24 stelle Michelin.
I Foodies Moments, tutti esauriti, hanno superato i 2.000 partecipanti, con prenotazioni provenienti da ogni parte del mondo, in particolare da Usa, Svizzera, Brasile, Regno Unito, Russia, Svezia, Germania, Corea del Sud, Belgio, Olanda e Giappone. Il successo delle esperienze sensoriali della Fiera è stato possibile anche grazie al sistema di prenotazioni online, favorito da una piattaforma digitale costruita per l’acquisto cumulativo di più eventi sul territorio (ingresso al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, Foodies Moments ed esperienze sensoriali).
L’87ª edizione della Fiera ha assistito a un considerevole aumento della vendita di servizi a turisti e visitatori – commenta Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – Questo dato si traduce in un pubblico più esigente, preparato e attento al contesto del Tartufo Bianco d’Alba. Un pubblico desideroso di portarsi a casa non solo un buon ricordo della nostra enogastronomia, ma un pezzo dell’esperienza di Langhe e Roero, della vita, dell’ospitalità, delle tradizioni e delle conoscenze che rendono le nostre colline così attraenti e affascinanti nel mondo “.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ha saputo coniugare occasioni enogastronomiche e di spettacolo con importanti appuntamenti culturali a cominciare da “Tagliato per il design”, grazie al connubio con l’alta progettazione di Alessi che, al termine del progetto “De Truffle”, ha portato alla creazione del nuovo affettartufi “Alba” ideato e realizzato dal designer di fama internazionale Ben van Berkel.
Il matrimonio tra food e design è diventato una mostra esposta nel corso della Fiera nella Sala Romana del Palazzo Banca d’Alba e che sta facendo il giro del mondo
Oltre 25 mila persone hanno visitato, nella bella Chiesa di San Domenico, la mostra di Tullio Pericoli “Le colline davanti. Viaggio nelle terre di Langhe, Roero e Monferrato”, 85 lavori inediti che il maestro paesaggista ha voluto dedicare al nostro territorio.
Grazie all’impegno della famiglia Ceretto il Coro della Maddalena ha ospitato con grande successo Marina Abramović, una delle più importanti esponenti dell’arte contemporanea mondiale, presente con la video installazione “Holding the Milk”, che ha superato i 25 mila ingressi. L’artista è stata inoltre protagonista di un incontro al Teatro Sociale di Alba, un momento di straordinario arricchimento culturale che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico presente nella sala storica del teatro albese.
Il Palazzo Banca d’Alba ha ospitato la mostra “Miroglio 70 anni: l’innovazione è la tradizione del nostro territorio”: 20 abiti realizzati con grafiche e stampe degli anni ’50 provenienti dall’archivio storico di Miroglio Textile e reinterpretati nelle dimensioni, colori e accostamenti in chiave moderna. Le due mostre di Palazzo Banca d’Alba, in totale, hanno contato oltre 25 mila ingressi.
Lo scorso 18 novembre, presso la Sala Mostre del Palazzo Banca d’Alba e visitabile fino al 17 dicembre, ha inaugurato l’esposizione organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes e curata da Marco Vallora “Poeti/Pittori/Poeti”: un’interessante retrospettiva di protagonisti della pittura del ‘900, molti dei quali furono anche poeti, tra cui Filippo de Pisis, Pierpaolo Pasolini, Mario Lattes, Giuseppe Zigaina e Carlo Levi.
Il penultimo weekend di Fiera è stato allietato da “In Poetica”, festival trasversale delle arti a cura di Alessandra Morra, una serie di incontri aperti a tutti tra parole, musica e arte performativa che hanno acceso i riflettori sui nostri grandi scrittori Fenoglio e Pavese passando per la letteratura americana, i ritratti di Bruce Springsteen realizzati dal fotografo Frank Stefanko e la musica di Manuel Zigante e Giorgio Li Calzi, per citarne alcuni.
Continuano inoltre a migliorare i dati digitali della Fiera, confermando gli sforzi che l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ha profuso per rafforzare la presenza della kermesse dedicata al Tartufo Bianco d’Alba sui Social Network e sul Web. Le campagne di promozione lanciate su Facebook hanno raggiunto 2 milioni e 300 mila utenti.
Quest’anno poi, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ha avuto l’onore di ospitare la Selezione Italiana Bocuse d’Or, tappa nazionale del più importante concorso gastronomico al mondo. Un grande evento che, lo scorso 1 ottobre, ha incoronato lo chef Martino Ruggeri come portabandiera del Tricolore alle Selezioni Europee di Torino, in programma l’11 e 12 giugno del prossimo anno. L’impegno della Fiera e di tutto il territorio non si esaurisce con la Selezione Italiana, ma prosegue attraverso l’opera dell’Accademia Bocuse d’Or Italia. Obiettivo dell’Accademia è quello di formare e sostenere i migliori chef italiani lungo le difficili prove del Bocuse d’Or, facendosi carico di supportare i vincitori delle Selezioni Italiane nelle successive fasi della competizione. L’Accademia svolgerà il ruolo di una vera e propria palestra di cucina per portare l’Italia a conquistare il podio del Bocuse d’Or, che finora non ha mai conosciuto i nostri colori.
È stato un autunno d’oro per le manifestazioni, la cultura ed il turismo della nostra città – dichiara il Sindaco di Alba Maurizio Marello – Durante la Fiera, le presenze in città sono esponenzialmente aumentate rispetto agli anni passati, portando un turismo internazionale di qualità. Dalla nostra, abbiamo avuto sicuramente il bel tempo ma anche un ritorno del grande lavoro fatto negli ultimi anni, insieme al riconoscimento Unesco sui nostri paesaggi vitivinicoli. A fine ottobre abbiamo avuto anche l’onore di ricevere un altro riconoscimento Unesco che certifica l’eccellenza della nostra gastronomia a livello mondiale. Sono pochissime le Città Creative Unesco per la Gastronomia: solo 26 nel mondo e due in Italia, Alba e Parma. Questo ci responsabilizza e ci impegna a fare sempre meglio. Contemporaneamente porterà sicuramente ulteriori incrementi sul comparto turistico enogastronomico del nostro territorio. Per questi successi, desiderio ringraziare tutti coloro che lavorano costantemente a questo miracolo che ha portato Alba ad essere, a pieni voti, uno dei principali poli turistici internazionali del nostro Paese».