PIEMONTE ARTE: BORGARELLO, CARMAGNOLA, POLO DEL ‘900, CIRCOLO DEGLI ARTISTI, MEMO, BORRELLI, BARDONECCHIA…

RIVA PRESSO CHIERI: CON LE SCULTURE DI BORGARELLO L’ARREDO DI PIAZZA DELLA PARROCCHIA

Nel settembre-novembre 2014, in occasione della mostra Giardini d’Autore, erano state accostate al verde dell’attuale giardino comunale alcune opere dello scultore Giovanni Borgarello di Cambiano. Le sculture avevano voluto evocare il rapporto tra la libera natura ed elementi architettonici e plastici prodotti dall’uomo. Borgarello aveva messo a disposizione lavori del proprio studio e altri già allestiti in spazi pubblici cittadini ed aveva voluto creare una nuova opera: Fontana. E’ stata avanzata e sostenuta la proposta che l’opera potesse trovare negli spazi antistanti il palazzo comunale. Adesso Borgarello rinnova la sua collaborazione con il Comune con la realizzazione di quattro panchine e di sette vasi per piante e fiori. “Non sono semplici panche e vasi. Si tratta – scrive Andrea Gastaldi dell’Associazione Il Carro di Riva – di vere e proprie sculture , fruibili al pubblico. Con riferimenti al Museo , attraverso le forme scolpite ed i segni grafici che richiamano le onde sonore. Grazie alla creatività ed alla generosità dello scultore il Comune acquista gli elementi di arredo al costo del puro taglio , come erano stati proposti. L’Associazione Culturale Il Carro si è fatta promotrice dell’iniziativa dell’arredo, perché non fosse un banale intervento commerciale, ma un arredo artistico, coerente con il valore del Palazzo, della Chiesa e anche del Museo.” Il valore commerciale delle opere supera i 40 mila euro.

 

CARMAGNOLA, MOSTRA “CON TANTI AUGURI SORRIDENTI”

Con tanti auguri sorridenti

Quando gli umoristi si scambiano gli auguri di Natale

mostra a cura di Dino Aloi

15 dicembre 2017 / 14 gennaio 2018

Palazzo Lomellini Carmagnola

piazza S. Agostino 17

Orario:  

giovedì, venerdì, sabato 15,30 – 18,30

domenica 10,30 – 12,30 / 15,30 – 18,30

inaugurazione venerdì 15 dicembre ore 18,00

ingresso libero

Atmosfera natalizia, ma anche tanto buonumore nella mostra di fine anno a Palazzo Lomellini (Carmagnola) che, dal 15 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018 presenta “Con tanti auguri sorridenti”, una singolare raccolta di divertentissime tavole realizzate da umoristi famosi per lo scambio degli auguri di Natale

Una serie di foglietti, stampe originali o tipografiche, fotocopie colorate e ciclostili, raccolti dall’Editrice Il Pennino di Torino, in un periodo di circa venticinque anni.

Il percorso espositivo, curato da Dino Aloi, presenta una raccolta di disegni e biglietti, in larga parte inediti, provenienti da collezioni private: circa 300 modi diversi di farsi gli auguri realizzati da 90 firme dell’umorismo, fra autori nazionali ed internazionali.

Si passa da disegni dell’umorista Giorgio Cavallo, inviati negli anni Sessanta a sue opere originali realizzate per le occasioni festive, per arrivare ad una collezione che parte dagli anni Ottanta e giunge fino ai nostri giorni. Affascinante la varietà della tipologia espressiva che spazia dalle fotocopie colorate in originale, alle cartoline stampate in tipografia o con il sistema digitale, fino ad arrivare ai file inviati attraverso la posta elettronica, sempre in maggior crescita nell’ultimo periodo.

Segnaliamo grandi maestri come Osvaldo Cavandoli, ideatore di Mr. Linea per i Caroselli della Lagostina, Marco Biassoni, altro protagonista con il suo Re Artù di indimenticabili siparietti per la Gran Pavesi. E come se non bastasse, si possono osservare i disegni di Bruno Bozzetto, tra i più apprezzati registi del cinema di animazione mondiale, così come quelli di Marilena Nardi, artista amata in tutto il mondo grazie al suo tratto elegante e poderoso. Tra gli altri si potranno ammirare i colori sfolgoranti di Giuliano, le trovate di Bruna e Paparelli o l’eleganza dei francesi Rousso, Million, San Millan e Ballouhey e ancora la freschezza di Milko e di Bernardi o le geniali trovate di Origone. La mostra è realizzata in collaborazione con il giornale on line www.buduar.it che da alcuni anni dedica uno speciale proprio agli auguri che gli umoristi si scambiano a Natale.

Anche questa volta il pubblico di Palazzo Lomellini potrà ammirare, nelle sale della Civica Galleria d’Arte Contemporanea, una mostra di notevole valore artistico, un’esposizione di opere nelle quali l’arguzia e l’abilità di ciascun disegnatore impreziosiscono il messaggio augurale, con esiti di grande fantasia e raffinata giovialità.

Sarà un invito a vivere le prossime festività aggiungendo ai tanti auguri che dispenseremo, il dono semplice e sempre molto gradito di un sorriso sincero.

 

TORINO, POLO DEL ‘900: “COOLTURA – FESTIVAL DI CULTURA GIOVANE”

11-16 dicembre 2017, Polo del 900

Dall’11 al 16 dicembre avrà luogo a Torino, presso il Polo del ‘900, una rassegna di eventi culturali rivolta alle giovani generazioni dal titolo “COOLTURA – Festival di Cultura Giovane”. La manifestazione, interamente ideata ed organizzata dai partecipanti al progetto 900/Giovani, sarà suddivisa in giornate, ognuna delle quali conterrà diversi eventi e sarà dedicata ad una tematica particolare: integrazione, libertà di informazione, linguaggi contemporanei, gender issues, andare oltre. Il filo conduttore di tutto il festival sarà la “cultura giovane”, formula che intende definire sia i nuovi linguaggi sia le nuove forme della cultura. Infatti, in linea con la mission del progetto, l’obiettivo della settimana sarà quello di coinvolgere attivamente il pubblico durante gli eventi, in modo tale da trasformarlo da semplice fruitore a creatore di contenuti.

Partendo da un sondaggio effettuato con lo scopo di individuare il ruolo della cultura vista dalla new generation, è stata creata COOLTURA: una settimana di eventi dove l’arte si plasma a misura d’uomo e dove il pubblico si intreccia all’opera, come in un viaggio: i paesaggi sono sempre gli stessi, ma le esperienze delle persone che li vivono sono uniche e irripetibili. Il team di COOLTURA vi aspetta al Polo ‘900, insieme daremo vita a una nuova “smartvision” culturale. Dall’11 al 16 dicembre, al Polo del ‘900, sarà possibile partecipare ad innovative e stimolanti esperienze: vestire i panni di un giornalista attraverso la simulazione di una redazione, scoprire nuovi sapori all’interno di un aperitivo multietnico, provare a dipingere un “murales” come un vero writers, sfidare altri contendenti a colpi di rime in una freestyle rap battle, scoprire luoghi magici e nascosti di Torino attraverso una caccia al tesoro in città, portare i tuoi scatti migliori in un contest fotografico e molto altro ancora!

Il progetto 900/Giovani, a cura del Centro studi Piero Gobetti, è stato realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, nell’ambito del bando OPEN_Progetti innovativi di Audience Engagement.

Audience engagement, concetto chiave del progetto 900/Giovani e del festival, indica il coinvolgimento di nuovi pubblici giovanili attraverso forme di partecipazione attiva, al fine di diffondere e stimolare gli interessi culturali delle nuove generazioni.

 

MUSEO ACCORSI-OMETTO: VISITE GUIDATE E INCONTRO

Venerdì 8 dicembre il Museo Accorsi-Ometto è aperto con il seguente orario: 10-13; 14-19. Visite guidate al museo ogni ora. Visite guidate alla mostra GIACOMO GROSSO, ore 11, 17 e 18. Visite guidate alla mostra LA GIORNATA DI UNA SIGNORA, ore 12 e 18. PERCORSO MODA (visite guidate alle mostre GROSSO + GIORNATA DI UNA SIGNORA): ore 11 e 17.

Tutti i sabati e le domeniche, ore 11.00 e ore 17.00

PERCORSO MODA – Visita guidata alle mostre GIACOMO GROSSO e LA GIORNATA DI UNA SIGNORA DURATA: 1 ora e 45’

COSTO: € 6,00 oltre al biglietto d’ingresso delle due mostre

Domenica 10 dicembre, ore 10.30 LA GARDE-ROBE D’UNE FEMME

Galateo e immagine a cavallo tra Otto e Novecento

Incontro con Silvia Mira, curatrice della mostra LA GIORNATA DI UNA SIGNORA

 

TORINO, CIRCOLO DEGLI ARTISTI: 156^MOSTRA SOCIALE

Al Circolo degli Artisti si è appena inaugurata la 156° Mostra Sociale, curata da Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo, presso le sale espositive di Palazzo Graneri della Roccia in occasione dei 170 anni dalla fondazione del Circolo degli Artisti. L’esposizione rimarrà aperta sino al 12 Gennaio 2018, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30.

Chiusa dal 23 dicembre al 1 gennaio

Palazzo Graneri della Roccia – Scala B – piano ammezzato

digitare 4444+icona campanella – Via G.B. Bogino 9, Torino

Per informazioni: 011.8128718 – segreteriacircoloartisti@yahoo.it – www.circolodegliartistitorino.it

 

GALLERIA FOGLIATO: MOSTRA DI SILVIO BRUNETTO

Giovedì 7 dicembre 2017 alle ore 17,30 verrà inaugurata la mostra di SILVIO BRUNETTO che si protrarrà fino a sabato 13 gennaio 2018.

L’artista sarà presente con una sessantina di opere tra dipinti ad olio ed acquerelli.

Orario galleria 10-13 / 16-19,30 – chiusi lunedì e festivi – aperture straordinarie 8, 10, 17 , 24 dicembre    

 

BIASUTTI, MOSTRA SULLA PITTURA ITALIANA DEL ‘900

La Galleria Biasutti & Biasutti presenta nelle proprie sale espositive una mostra dedicata alla pittura italiana del ‘900. Questa rassegna ripercorre un lungo capitolo, nel quale si possono trovare infinite riflessioni, attraverso le opere di de Chirico, Dova (Composizione – 1951), de Pisis, Guttuso, Levi (Tre scodelle – 1920), Mondino (D’apres Millet – 1984), Ruggeri (Iridescenze 2 – 1975), Salvo (Senza titolo – 1987), Sironi (All’osteria – 1930), Tabusso (Verso Dalmine – 1967), Tozzi (Figura – 1968) e altri artisti. Un panorama nel quale cambiamenti storici e sociali hanno influenzato l’espressione di un artista nella sua testimonianza per catturare l’attenzione dello spettatore.

 

OPERE SCELTE: COLLETTIVA “MONOCROMI”

La galleria Opere Scelte ha inaugurato martedì 5 dicembre in via Matteo Pescatore 11/d a Torino, la mostra collettiva Senza titolo 2 – MONOCROMI.

Artisti in mostra: Pierre Alechinsky, Schaerbeek, 1927 (B), James Brooks, Exeter, 1974 (UK), Alberto Burri, Città di Castello, 1915 (I), Enrico Castellani, Castelmassa, 1930 (I), Marco Cordero, Cuneo, 1969 (I), Marcel Duchamp, Blainville-Crevon, 1887 (F), Fukushi Ito, Nagoya, 1952 (J), Francesca Gagliardi, Novara, 1972 (I), Giorgio Griffa, Torino, 1936 (I), Dan Halter, Harare, 1977 (ZW), Sol LeWitt, Hartford, 1928 (USA), Piero Manzoni, Soncino, 1933 (I), Robert Morris, Kansas City, 1931 (USA), Pino Pinelli, Catania, 1938 (I), Pierluigi Pusole, Torino, 1963 (I), Jean-Paul Riopelle, Montrèal, 1923 (CA), Turi Simeti, Alcamo, 1929 (I), Renato Spagnoli, Livorno, 1928 (I), Walter Visentin, Torino (I).

 

RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA MEMO

Dal 30 novembre, 2017 al 30 gennaio, 2018 – Magazzini Docks-Dora, via Valprato 68, Torino

Una donna sconosciuta si copre con i suoi bei abiti in un attimo infinito, i colori che indossa narrano di un mondo a noi lontano e ignoto. Nel frattempo un uomo mascherato la sta osservando, immobile in quella corazza di secoli e tradizioni, tenta invano di intimorirla. Qualche metro più in là, una ferita nel muro è lo scorcio da cui si intravede un’umanità devastata dalle guerre e dal dolore. Dalle macerie e dalla distruzione.

Sono narrazioni intime, forti, capaci di descrivere i tempi bui di questo mondo.

Raccolte all’interno degli affascinanti spazi dei magazzini Docks-Dora di Torino, le fotografie di cinque giovani fotogiornalisti pluripremiati, sono pronte ad esser “lette” e ammirate.

 

TORINO: APRE IL BANDO DELLA TERZA EDIZIONE DEL MARIO MERZ PRIZE

11 dicembre 2017 – 31 maggio 2018

L’11 dicembre apre il bando della terza edizione del Mario Merz Prize, il Premio biennale nato con l’intenzione di individuare e segnalare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e della musica. Il 31 maggio 2018 scade il termine per concorrere alla competizione a cui possono partecipare, per la sezione arte, artisti segnalati da curatori, direttori di museo, critici, galleristi o altri membri di associazioni culturali, e per la sezione musica, compositori indicati da istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del mondo della musica. I compositori e gli artisti non possono nominare loro stessi. I cinque artisti finalisti saranno protagonisti di una mostra collettiva, mentre i cinque compositori finalisti presenteranno un brano da eseguire in un concerto. La giuria di preselezione sarà svelata a bando concluso. In una fase successiva una giuria internazionale insieme al voto del pubblico sceglierà i vincitori.

La giuria è composta da: Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid), Lawrence Weiner (artista), Massimiliano Gioni (Direttore Artistico New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz per la sezione Arte e da Dieter Ammann (compositore), Thomas Demenga (violoncellista e compositore), Alexander Lonquich (pianista) e Willy Merz per la sezione Musica. All’artista vincitore verrà commissionato un progetto per una mostra personale in Italia e in Svizzera, al compositore un brano per orchestra d’archi da eseguire in un concerto e una sonorizzazione di uno spazio museale. La prima e la seconda edizione del Premio hanno registrato un alto livello qualitativo e ottenuto un eccellente risultato di partecipazione in termini di candidature e votazioni in entrambe le sezioni. I vincitori della prima edizione sono Wael Shawky per la sezione arte e Cyrill Schürch per la sezione musica. I vincitori della seconda edizione sono l’artista Petrit Halilaj e il compositore Geoffrey Gordon.

Petrit Halilaj sarà protagonista di due mostre personali alla Fondazione Merz e al Zentrum Paul Klee di Berna, mentre Geoffrey Gordon presenterà il suo brano in un concerto. Il Mario Merz Prize è stato creato con la volontà da un lato di ricordare la figura di Mario Merz e dall’altro di avviare un nuovo progetto che sia proiettato verso il futuro dell’arte e che permetta di individuare e segnalare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e che, parallelamente, consenta a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica contemporanea. Legato alla Fondazione Merz, il progetto vuol dar vita a una nuova rete di programmazione espositiva e di attività musicale in Italia e in Svizzera. La scelta di gemellare due nazioni è scaturita proprio dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. La Svizzera rappresenta l’origine e la nazionalità dell’artista e l’Italia la sua nazione d’adozione e il luogo di creazione.

Al Mario Merz Prize – che si avvale della collaborazione di un comitato organizzatore ed è sostenuto da un autorevole comitato d’onore internazionale – è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Ha il patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Piemonte, della Città di Zurigo e della Città di Torino.

 

BIELLA: MEMORE – PERSONALE DI DOMENICO BORRELLI

Nell’esaustivo manuale La scultura del Novecento, Francesco Poli la suddivideva in cinque possibili ipotesi: la scultura come forma, come costruzione-assemblage, come oggetto, come corpo vivente e le installazioni ambientali. Cinque variazioni di un linguaggio che si riallaccia a una delle modalità espressive da sempre presenti nell’ambito delle ricerche visive. Sempre Poli, in occasione della personale di Domenico Borrelli del 2014 parlava di scultura come calco, ampliando il ventaglio delle possibilità attuative del sopra citato linguaggio. E ci sembra scelta quanto mai appropriata, per leggere le movenze di un artista eminentemente scultore, ma che invece a una lettura più approfondita ha impiegato diversi mezzi, e sempre con felicità espressiva e risultati da inserire nelle ricerche attuali. A distanza di quattordici anni, Borrelli torna a esporre alla Zaion Gallery di Biella, in questo tramonto del 2017, con la personale Memore, che vede l’artista muoversi sempre tra le coordinate di forma e calco, in una personale rilettura delle forme classiche, attualizzate in quanto a medium e coloriture espressive, e con quei calchi che, da tanto tempo, rappresentano una delle sue magnifiche ossessioni. La cromia è quella che Borrelli abitualmente adopera, monocromo ma non troppo, in cui le eccezioni rappresentano segnali d’allarme, inquietanti: «Non sono troppo interessato ai colori – afferma l’artista – perchè ritengo sia materia dei pittori, che sono decisamente padroni della tavolozza». Ma questa lettura non ci convince fino in fondo, ammirati come siamo dalla forte componente plastica dei suo lavori, dotati di un quid misterioso proprio nel momento in cui si credeva di averli decifrati nella loro interezza. In questa personale espone una decina di lavori, di cui quattro realizzati nell’ultimo anno, e i restanti a partire dal 2013. Lavori in cui, come di consueto, padroneggia con sicurezza tutti i materiali disponibili, dal marmo al bronzo, dalla resina alla tecnica mista su mdf. I tre esemplari intitolati Memore, ideati e materialmente conclusi negli ultimi mesi, rappresentano un ulteriore grado di maturità nella ricerca plastico-visiva di Borrelli, in cui l’incessante analisi dei procedimenti tecnico-formali si sustanzia sempre di un’indagine che punta intuitivamente ai quesiti teoretici, alle intime riflessioni sui concetti e sulle visioni. La verità intuitiva delle forme artistiche. L’opposizione umanistica a una scienza che non conclude. La maturità di questi lavori in resina potrebbe inquadrarsi anche come scontro, quello che avviene tra lo spazio abitato e il corpo umano, motivi ricorrenti nel percorso dell’artista. La resina, che ancora una volta è un calco di mattoni di paraffina, inevitabilmente destinati a sciogliersi. Un collante per imprigionare le memorie di personaggi senza volto, senza testa né tronco. Personaggi entrati in collisione con quello spazio che avrebbe dovuti accoglierli e invece li ha inglobati, trasformati, resi acefali. Eppure la memoria è rimasta impigliata in uno spazio sempre meno disposto ad accogliere l’umano. L’inquietudine questa volta è arrivata dunque a trasfigurare i corpi, a cambiarli, si è diffusa negli elementi costruttivo-ambientali. La maturità si è impossessata di un artista che avevamo erroneamente inquadrato come scultore, ma si è rivelato molto di più.

 

BARDONECCHIA, MOSTRA DI NIKOLINKA NIKOLOVA   “CHROMOEMOTISM RIVELAZIONI”

Mostra personale di Nikolinka Nikolova a Bardonecchia (TO) dall’8 dicembre 2017 al 30 gennaio 2018. Nasce grazie alla collaborazione tra l’associazione Qualitaly e “L’arte incontra…” il nuovo evento che abiterà la sala espositiva del Palazzo delle Feste di Bardonecchia dall’8 dicembre 2017 al 30 gennaio 2018, con la mostra personale di Nikolinka Nikolova e il concerto lirico di Eugenia Braynova, soprano del Teatro Regio, accompagnata dai suoi allievi.

Una celebrazione del colore, della musica e dell’arte, ideata in collaborazione con il Comune di Bardonecchia e a sostegno della Croce Rossa Italiana, che – dopo l’inaugurazione di venerdì 8 dicembre alle ore 18:00 e il concerto benefico delle ore 21:00 – proporrà un calendario espositivo che accompagnerà l’intero periodo delle festività natalizia nella rinomata località sciistica piemontese.

Il tutto nasce dalle rivelazioni artistico-musicali che propone il Cromoemotismo, lo stile unico al quale è approdata Nikolinka Nikolova, artista ed art director di Qualitaly, dopo anni di ricerca sia sul rapporto tra forma e colore sia sull’aspetto contenutistico.

Ma i punti cardine di questa vera e propria corrente ben li illustra Nikolova: “Al centro vi è il concetto di positività che, rilevo, il nuovo millennio può offrire come portatore di costruttività e di apertura mentale; nello stile, poi, con l’uso di una tavolozza di colori accesi, forti, ma mai dissonanti e con un rapporto armonico che si rifà alla musica stessa, il Cromoemotismo tende a trasferire nel quotidiano l’effetto energetico del colore rotante e la sua influenza positiva sul pensiero”.

Ed ecco quindi emergere la “rivelazione” nelle opere esposte a Bardonecchia in personale: “L’artista diventa oggi il portatore di nuovi semi evolutivi, – continua Nikolova – superando il senso negativo (a volte addirittura distruttivo o auto-distruttivo) di tanta arte degli ultimi decenni e proiettando, nelle volute e nelle morbide dinamiche delle sue pennellate, i più profondi valori universali”.

Una rivelazione di “arte positiva” che si rende tale a partire dall’esposizione stessa, sempre ad ingresso libero, ma che – con il concerto lirico dell’8 dicembre – si trasforma in evento benefico a sostegno della Croce Rossa Italiana di Bardonecchia. Concerto in cui, oltre alla Soprano del Teatro Regio Eugenia Braynova, sarà possibile apprezzare anche Franco Roselli, Fabiola Solaris, Valeria Gruppi, Valeria Laino ed Eleonora Maag, accompagnati al pianoforte da Stefania Visalli e con le colorate “scenografie virtuali” ad opera di Nikolinka Nikolova.

La mostra, ad ingresso gratuito , sarà altresì parte integrante ed attiva della vita del Palazzo delle Feste.

Per informazioni: Nikolinka Nikolova , e-mail : nikolinka.n@libero.it , cell. 348 798 2435

Orari: Palazzo delle Feste , www.bardonecchia.it

 

 

“NA SACRA RAPRESENTASSION DLA NATIVITA’ A TURIN”

Il Gruppo Storico-Folk “La Bela Rosin e la soa Gent” del Circolo Beni Demaniali, propone la “vià” (veglia) presso la Real Chiesa di San Lorenzo in piazza Castello a Torino, sabato 9 dicembre 2017 alle ore 17. L’evento si richiama alla nascita di Gesù, tratta da un testo di Nino Costa liberamente adattato, dove la naturalezza dell’espressione dialettale nella cultura popolare piemontese si integra all’eterno messaggio Cristico. Anticipa l’evento un corteo partecipato da Gruppi Storici e Folkloristici provenienti da ogni parte del Piemonte, che partirà da piazza Statuto (monumento ai caduti del Frejus e Moncenisio) e percorrerà tutta via Garibaldi per raggiungere la Real Chiesa in piazza Castello ove si darà vita alla scena. La manifestazione si fregia del Patrocinio della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale Piemonte, della Città Metropolitana e del Comune di Torino.

 

 

TORINO, GALLERIA “LA CONCHIGLIA”: mostra “FIABE E LEGGENDE:UN MOMENTO”

MOMBERCELLI: “PRESEPI E ALTRO”

V Edizione di ” Presepi e altro”

Artisti : Acquani – Alasia – Balestrino – Baruzzi – Bracco – Bosco – Calvi di Bergolo – Ferraris – Leocata – Luparia – Maggiora – Marthyn – Milano – Oldano – Perlinger – Pesci – Presotto – Raiteri – Ramella – Santeni – Scavino – Schaefer – Sicbaldi – Spinoglio – Surbone – Turri – Unia – Virando

e con i lavori degli allievi delle : Scuola Primaria “G. Monticone” – Scuola Media Statale Zandrino”- Scuola dell’Infanzia – Mombercelli, presso il Musarmo di Mombercelli

Via Brofferio, 21 (vicino caserma Carabinieri) – Mombercelli – AT

 

CONDOVE, “I PRESEPI DI SANDRA”

In occasione del Mercatino di Natale nei giorni 8/9/10 dicembre 2017 , gli Amici Chiesa di San Rocco presentano la mostra di Presepi “I Presepi di Sandra di Sandra Coluccia.

L’autrice, Sandra Coluccia Berkol, nasce a Lecce nel 1947. Si laurea in Biologia a Torino dove vive. Eredita dal padre pugliese la passione per il presepe. Dopo i grandi presepi in cartapesta allestiti per il Natale in famiglia, realizza il suo primo presepio in“cassetta” nel 1998. L’idea nasce da un intimo desiderio di rivivere i propri ricordi con gli odori e i colori di un tempo, fermarli… e ritrovarli ogni volta che, pian piano, si apre lo “scrigno”. Con materiale povero e naturale realizza ogni volta ambienti diversi. L’evento emozionante della nascita di Gesù è sempre al centro come simbolo di speranza e di rinascita. Dal 1999 ad oggi ha sempre partecipato alle varie mostre organizzate a Torino, Verona, Alessandria e Roma. Le sono stati conferiti premi speciali a Verona nel 1999, in occasione del XI Concorso Internazionale del Presepio ed a Roma nel 2008 alla Mostra “100 Presepi”.

Chiesa romanica di San Rocco Via Cesare Battisti – Condove

Orari: 10/12 – 15/18;

Ingresso libero

 

SAN BENIGNO CANAVESE, MOSTRA DI SCULTURA “LA TERRA CHE VORREI”

 

TORINO, MUSLI: CONVEGNO “I MILLE E UN ARPINO”

Martedì 12 dicembre alle ore 16.00 si svolgerà al MUSLI (Via Corte d’Appello 20/C – Torino) il convegno “I mille e un Arpino. La produzione per ragazzi”, organizzato dal Centro Studi “Guido Gozzano – Cesare Pavese” dell’Università di Torino e dalla Fondazione Tancredi di Barolo in occasione del duplice anniversario della nascita (novantennale) e della morte (trentennale) di Giovanni Arpino. In chiusura del convegno verrà inaugurata, all’interno del Percorso Libro del MUSLI, la mostra bibliografica dedicata alle opere per ragazzi dell’autore: l’esposizione presenta una rassegna bibliografica di circa 100 volumi, tra cui edizioni originali di Giovanni Arpino e una sezione dedicata alle collane di spicco dagli anni ’60 agli anni ’90, in cui l’autore pubblicò accanto ad altri grandi scrittori. L’esposizione mira inoltre ad individuare il vitale rapporto tra l’opera di Arpino e il mondo dell’arte e dell’illustrazione attraverso le sue collaborazioni con artisti di spicco.

Il convegno è a ingresso libero fino a esaurimento posti.