Chieri: “Fuochi pirotecnici e animali d’affezione”, la mozione di Sacco (F.I.) contro la lettera di Martano
«Contro i botti di Capodanno questo Comune ha un regolamento, e oltre a non essere rispettato, il Sindaco neanche lo ricorda ai cittadini. Anche quest’anno non sarà emessa un’ordinanza che vieti i botti di capodanno.” La spinosa questione è tornata sui banchi del Consiglio comunale con una mozione presentata da Rachele Sacco, consigliera e capogruppo di FI. «Non solo non ci sarà un’ordinanza, ma quest’anno, come anche l’anno scorso, il sindaco Martano ha inviato ai cittadini una “letterina” in cui invita ad evitare l’utilizzo di fuochi pirotecnici – spiega – Si tratta di qualcosa di estremamente irrispettoso perché gli animali d’affezione non solo vengono spaventati da questi rumori molesti, ma alcuni per lo spavento si strozzano con le catene a cui sono legati o fuggono in strada, provocando danni a se stessi e alle persone. Quello che è peggio è che il nostro sindaco non rammenta nemmeno la presenza di un regolamento che ne vieta l’uso». Sacco scrive che “molte sono le associazioni animaliste che stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità in merito all’argomento. L’Enpa di Chieri ha fatto anche circolare un documento, firmato dai veterinari, in cui si spiega quali possono essere gli effetti di petardi e mortaretti sugli animali, che hanno apparati uditivi più sensibili di quelli umani”. «Un animale spaventato può creare problematiche quali randagismo, incidenti, morsicature ai cittadini – prosegue Sacco – Nel 2011 il comune di Torino ha vietato i fuochi e nel 2012 l’Anci ha accolto l’invito delle associazioni animaliste invitando le amministrazioni a emettere ordinanze contro i botti. Noi abbiamo un regolamento di polizia urbana modificato 2013 dal consiglio comunale in cui articolo l’8 vieta di usare fuochi, sparare mortaretti, accendere giochi pirici e così via. L’art 29 titolo 5 parla degli animali e l’articolo 30 individua sanzioni amministrative e chi deve vigilare, ossia le forze di polizia urbana. Un sindaco sensibile all’argomento avrebbe richiamato questo regolamento nella sua lettera ai cittadini, non li avrebbe solo “invitati” ad evitare di sparare i botti. Altri comuni, nonostante i regolamenti, hanno emesso tali ordinanze. Vorrei capire perché a Chieri ci sono così tante difficoltà? Forse al sindaco l’argomento non interessa?».